Scrittore Mascherato

Fuga

Ho voglia di scappare.

Sapete un po’ come i personaggi dei primi film di Salvatores (Marrakech Express, Turnè, Meditarraneo e non cito Puerto Escondito perché non mi è piaciuto esageratamente).

Ho voglia di chiudere per un po’ e dedicarmi alle cose che voglio non alle cose che devo.

Trovare una nicchia dove potermela godere in santissima pace.

Lo so che sarà un atteggiamento poco responsabile e di responsabilità dovrei averne ma lasciatemelo scrivere perché è così che mi sento.

Poi tornerò a tutta la mia vita in cui ho tanto come mi dice una mia carissima amica, ma non abbastanza aggiungo io o forse non proprio tutto quello che vorrei.

Sarà il periodo, saranno le condizioni fisiche ma in effetti sono un po’ musone, del resto il mio avatar non è che rida a crepapelle, anzi a volere ben vedere è molto malinconico e cupo.

Scelsi dunque bene quando iniziai circa tre anni fa.

Ponchia: Secondo me ci siamo persi...
Paolino: Non ci siamo persi. Certo se avevo ancora il mio orologio...
Marco: Ancora Paolo! Se avevi ancora il tuo orologio noi non avevamo le nostre biciclette, e quindi...
Ponchia: E quindi... se io non conoscevo voi avevo ancora la mia macchina... e non stavo qua... ma vi rendete conto di dove siamo ragazzi o no... in mezzo al deserto... in bicicletta... probabilmente persi.
Paolino: Non ci siamo persi...
Ponchia: Sicuramente persi, cercando un posto che non sappiamo neanche che posto è, dove forse ci sono i due stronzi, ma dico forse... sulle indicazioni di un dentista... tedesco... albino... drogato... omosessuale... e del suo concubino che è un ergastolano.

Su e giù

Giorni bellissimi in cui il morale è alle stelle lasciano il posto a giorni in cui invece tutto mi sembra nero.

Ad oggi si sostiuisce domani e so già che domani sarò triste.

Scende la sera e i pensieri si fanno opprimenti, l'oscurità fuori invade anche il mio spirito.

Cerco di rimanere aggrappato all'oggi ma questo mi sfugge, divincolandosi e correndo verso ore che saranno solitarie.

Non so bene come fare a contrastare accadimenti che sono innaturali, attese che non dovrebbero esistere.

Scrivo per sfogare il malumore, per riuscire in qualche modo a vedere una luce in fondo al tunnel.

Sono sempre stato ottimista, ma ci sono giorni che non ci riesco proprio.

Da La Briscola in cinque di M. Malvaldi

Gino lo guardò da sotto in su, ammiccò col mento verso l'alto (gesto millenario atto a rafforzare le proprie opinioni quasi invocando presso di se la sapienza celeste: è indispensabile nelle discussioni da bar specie sugli argomenti di non univoca interpretazione quali prestazioni di centravanti, familiarità di una femmina a pratiche orogenitali et similia) (cit.)

Paura

Ho paura di perdere le cose belle che ho.

E più sono belle e più le amo più questa paura percuote con colpi sordi il mio essere.

Non ho paura di non riuscire a fare le cose, non ho paura di essere non adeguato ho paura che in qualche modo mi sfuggano in modo tale per cui io non possa farci nulla.

Ho paura dell'ineluttabilità forse, dell'impossibiltà ad agire.

Stupido forse, ma non riesco a togliermi dalla mente che qualcosa possa andare storto quando sono felice. 

Sono tutte balle

Quale parte della tua vita è troppo piccola e vorresti che diventasse più grande? C’è una situazione troppo coinvolgente e drammatica che vorresti saper prendere più a cuor leggero senza lasciarti opprimere? Sei impegnato in una ricerca che sta diventando claustrofobica e vorresti trovare il modo per renderla più aperta e rilassata? Se hai risposto sì ad almeno una di queste domande, Gemelli, ho una buona notizia per te. Molto presto avrai un incontro ravvicinato con la magia che ti serve per aprire quello che è chiuso e allargare quello che è stretto. Non lasciartela sfuggire. Cerca di imbrigliarla e di usarla a tuo vantaggio.

Rob Breszny