Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
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U Cudduràci....U Cuddhuràci o a Cuddhùra (italianizzato il Cudduràci, il Cudduràce o la Cuddùra) è un dolce pasquale tipico della Calabria. Il nome deriva dal greco «κολλυρα» = «collura». Fatto sempre con ingredienti semplici e genuini è preparato con farina e zucchero (o anticamente con farina di granturco e mosto cotto oppure sciroppo di fichi). Nell'antichità veniva usato come pane per il viaggio e non era dolce. Secondo la tradizione orale era il pane, farcito di uova, portato dagli Ebrei durante la fuga dall'Egitto, tradizione trasmigrata nelle usanze cristiane ed oggi consumato durante la scampagnata del lunedì dell'Angelo (Pascuni) Tradizione È usanza che le giovani "zite" (fidanzate) preparino un cudduraci al proprio promesso sposo come simbolo d'amore, il dolce viene preparato a forma di cuore e con tante uova sode oppure a forma di "pupa" con l'uovo sodo nella pancia come augurio per la nascita di una felice prole nel prossimo matrimonio; ed è usanza pensare che maggiore sia la grandezza del dolce, più sia l'amore provato per la persona a cui si regala. Ingredienti
Preparazione della pasta Sulla spianatoia creiamo una fontana di farina, al centro aggiungiamo le uova intere, lo zucchero, lo strutto, la vanillina, la buccia grattugiata del limone e infine il lievito. Impastiamo bene con le mani gli ingredienti pian piano, formando una pasta morbida, compatta ed omogenea. Preparazione dei cudduraci Infariniamo la spianatoia, tiriamo con il matterello una sfoglia dallo spessore di 1 cm. circa dalla quale ricaveremo forma diverse. Aiutandoci con la rotella alla pasta daremo la forma di un pesce, di un cestino, di un cuore, di una treccia, di una colomba, di una palma, di un fiore. Mettiamo, ove necessario, un chicco di caffè per gli occhi. A seconda della grandezza della forme ottenute, appoggiamo un certo numero di uova sode e ricopriamo con strisce di pasta ad incrocio. Sbattiamo le uova, spennelliamo i cudduraci e cospargiamo di diavoletti colorati. Inforniamo a 200° per almeno 20 minuti. |
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