Il Diavolo in Corpo

Sheroes Hangout..

Le ragazzine indiane senza volto risvegliano le nostre coscienze.

Centinaia di giovani donne ogni anno vengono sfigurate con l'acido solforico, e a colpirle per punizione sono le madri, i fratelli, i fidanzati.

Una di loro si chiama Malini, dicono abbia 25anni, dicono perchè lei stessa non è certa della sua età, nella dimenticata comunità rurale dove è nata, nell'India piu' cupa e disgraziata, quella che donne sarebbe proprio meglio non nascerci perchè l'unica certezza è che proveranno a sbarazzarsi di te, non è mai stata registrata all'anagrafe, né ha frequentato scuole. Malini ha contato gli anni partendo da quelli passati dentro e fuori l'Ospedale, che sono stati ben nove.

La sua giovane vità è divisa in due, prima del fattaccio, e dopo; ah, il fattaccio è stata una secchiata di acido che la sua matrigna le scaraventò in pieno viso,

per renderla orribile e far sì che quel suo avventato fidanzato non la volesse piu' in sposa.

Mettersi in testa di prendere marito e andare via di casa, e chi si sarebbe occupata poi delle faccende domestiche? E anche i fratelli non erano d'accordo e fin da quando erano poco piu' che bambini, Malini era servita loro da sfogo sessuale, tutti e due a turno, doveva restare lì, a disposizione, in silenzio.

Così ecco l'acido solforico a mangiarle la carne, che si è fatta scura, venata di rosso sangue; un occhio l'ha perso, l'altro si è salvato per miracolo. Non ha perso l'orecchio destro, Malini, e nemmeno la cartilagine del naso, è una maschera che è difficile guardare, però è viva. E' una sopravvissuta all'acido, come le associazioni per i diritti umani chiamano queste ragazze disperate, vittime in India di ignobili soprusi e di intollerabili dolori fisici, punite in genere da familiari stretti per colpe inesistenti, innamorarsi, tentare di ribellarsi al padre, chiedere di poter studiare come i ragazzi.

Un lontano zio pastore di capre e quasi "benestante" si trovava per caso in paese il giorno del fattaccio e fu Lui a portare in braccio Malini in una sorta di ricovero, e da lì un Medico inglese anche Lui di passaggio la rasferì in un vero ospedale. Vendette quasi tutte le capre, lo zio, per pagare le prime cure alla ragazza, la quale per sua "fortuna" finì nell'orecchio di un'associazione umanitaria che se ne è fatta carico fino ad oggi.

Dicono che abbia subito 11 incredibili operazioni al viso, da un grumo di carne smangiata qual era ridotto il suo viso, ne è uscito un faccino minuto di ragazza che porta il velo a coprire la testa calva. Oggi Malini vive ad Agra, nel nord dell'India, vicino al Taj Mahal,

lo strepitoso mausoleo entrato tra i Patrimoni dell'umanità dell'Unesco nel 1983, luogo che richiama milioni di turisti l'anno da tutto il mondo.

Con un gruppo di altre donne che hanno subito la sua stessa sorte, lavora in una caffetteria, voluta dall'associazione Stop Acid Attacks, perchè in India la pratica di sfigurare le ragazze "scomode", quelle che danno grane, è una pratica consolidata, basti pensare che le denunce ufficiali sono tre al giorno, i casi moltissimo di piu'.

La caffetteria dove lavora Malini si chiama Sheroes Hangout, è un bar,

ma anche una piccola libreria e un negozietto di vestiti confezionati dalle ragazze stesse, tutti i giornali del mondo se ne sono interessati, perchè quei pochi metri quadrati sono diventati un fortino dove le ragazze senza piu' volto possono gridare "noi siamo quì e non abbiamo paura e continuiamo a vivere".

Con i loro visi senza piu' lineamenti, con la casacca da bariste indosso servono ai pochi tavoli, finalmente senza piu' vergogna; sono la coscienza di un Paese ancora troppo arretrato e disumano nei confronti di tutti i deboli, e delle donne in particolare

Sheroes Hangout è una minuscola finestra aperta sul mondo, ed eccoci anche a noi ad affacciarci dentro, per dire basta a violenze disumane e culture dell'orrore.