Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
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Fuori moda..
Post n°7563 pubblicato il 25 Maggio 2016 da nina.monamour
No, questa volta la moda! Da quando le celebrità hanno deciso di dire no alla nicotina, dando un modello di salute positivo ai loro fan, il numero di fumatori si è ridotto sensibilmente nella popolazione. Tra le star italiane hanno smesso di fumare Sergio Castellitto e Virna Lisi, tra quelle straniere Ben Affleck, Daniel Radcliffe, Jennifer Aniston e Drew Barrymore. Tra i cantanti Claudio Baglioni, Nek e Alessandra Amoroso mentre oltreoceano ha rinunciato Adele. Nel mondo dello spettacolo è molto importante non continuare con questo vizio, le modelle e gli attori ne beneficiano per il proprio aspetto, infatti la pelle con il fumo tende ad ossidarsi e a diventare meno luminosa, i cantanti invece devono preservare la propria voce e, sottoponendola ai danni della sigaretta quotidianamente, rischiano di rovinarla irreparabilmente. È finito il tempo delle dive con le sigarette lunghe e sottili, è finito il tempo dei duri da film che parlano con la "paglia" stretta tra i denti.
La dannosa abitudine del fumo è stata per molto tempo correlata anche alla moda, poiché la gestualità della sigaretta era profondamente legata alla sensualità, sia dell’uomo che della donna. Basta fumare! E chi l’ha detto? I Medici? I Ricercatori? Il fenomeno era così radicato che da alcuni anni si è scoperto perfino che moltissimi attori e divi degli anni ’30/’50 tra cui Gary Cooper, Clark Gable, Joan Crawford, Spencer Tracy, Henry Fonda, Cary Grant, John Wayne, Bette Davis, furono pagati profumatamente dalle multinazionali del tabacco per farsi immortalare sul grande schermo con la sigaretta. Molte di queste stesse star ne pagarono poi le terribili conseguenze, John Wayne, Humphrey Bogart, Gary Cooper, Walt Disney e Betty Grable morirono infatti di cancro ai polmoni. Possiamo chiamare la sigaretta vizio, dipendenza, ma in quegli anni era un anche un vero e proprio accessorio, quasi irrinunciabile. Tutti fumavano, pochi erano intenzionati a smettere. Oggi le cose sono molto diverse, se sei un fumatore e la sera al bar con gli amici vuoi farti una sigaretta, che sia estate o inverno, che faccia un caldo soffocante o un freddo immobilizzante, è necessario alzarsi dal tavolo e uscire fuori. Magari devi farlo anche da solo perché sei rimasto l'ultimo dei tuoi amici che ha ancora questo vizio. Oggi se sei fumatore e ti presenti a un colloquio importante puzzando ancora della sigaretta che ti sei fatto dieci minuti prima, potresti indisporre le persone che vai ad incontrare risultando loro sgradevole e poco curato. A niente varrà masticare un pacchetto intero di mentine o spruzzarsi quantità industriali di profumo, peggiorereste solo la situazione. Da fumatrice mi rendo conto di quanto oggi il fumo e i fumatori vengano contenuti, confinati, e condannati. E, sempre da fumatrice, direi che è davvero giusto così. |
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