Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
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La disperazione del fotografo eroe..
Post n°7931 pubblicato il 18 Aprile 2017 da nina.monamour
Le foto fanno il giro del mondo, è sempre più grave il bilancio, almeno 68 bambini e 13 donne risultano tra le vittime dell'attentato terroristico che ha colpito un convoglio di pullman. Abd Alkader Habak era sul posto per documentare l'evacuazione. Una strage, una carneficina. E' sempre più grave il bilancio, almeno 68 bambini e 13 donne risultano tra le vittime dell'attentato terroristico che ha colpito un convoglio di pullman mentre sava evacuando profughi in gran parte sciiti, in fuga dalla città siriana di Aleppo. Il bilancio complessivo dell'attentato kamikaze nella località di Rashideen è salito a 126 morti. Centinaia di persone, tra cui moltissimi bambini, si erano accalcate intorno al furgoncino che trasportava cibo e generi alimentari, che è esploso all'improvviso. Fanno il giro del mondo le strazianti immagini del fotografo Abd Alkader Habak, distrutto dal dolore. Era sul posto per documentare l'arrivo ad Aleppo di civili in fuga da Foua e Kefraya. Subito dopo l'esplosione, con altri colleghi presenti sul posto, ha messo da parte la fotocamera e ha provato a lungo e invano a salvare e trascinare via dalle fiamme bambini e adulti. Continuano in queste ore le operazioni di evacuazione dei civili, circa 3.000 siriani vengono trasferiti da Foua e Kfarya, mentre altri 200, in maggioranza combattenti, saranno evacuati da Zabadani e Madaya. I ribelli negano decisamente qualsiasi responsabilità nell'attentato. L'esercito siriano libero, che dal 2011 combatte militarmente contro il governo di Bashar al-Assad, in un comunicato diffuso via Twitter "disapprova e condanna categoricamente" l'attacco, attribuendo "al regime e ai suoi soci la responsabilità di questo crimine".
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