Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
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Ancora oggi ci fanno ridere ...
Post n°8551 pubblicato il 01 Novembre 2018 da nina.monamour
Stan Laurel e Oliver Hardy si incontrano per la prima volta nel 1921 sul set di “Cane fortunato”; nel film Stan è un poveraccio e pasticcione giramondo che viene pedinato da Oliver, un bandito corpulento e goffo. È forse questo l’atto di nascita di una delle coppie comiche più amate di sempre. In Italia sono conosciuti col nome di Stanlio e Ollio e nonostante la scarsa qualità delle immagini delle loro pellicole sanno ancora farci ridere di gusto.
Il grande comico francese Pierre Etaix diceva che per ridere basta guardarli senza che loro facciano nulla. A divertirci è prima di tutto il piacere visivo che proviamo nel guardare la coppia. Credo che posseggano una sorta di autorevolezza della risata, e sono d’accordo con Etaix, basta guardarli per ridere, per lo stesso motivo per cui se vediamo Buster Keaton di spalle o il volto di Totò già ridiamo, una comicità, quindi, fatta prima di tutto di volti e silenzi. Nella comicità i silenzi sono fondamentali, eppure, per quanto stai lì col cronometro a misurare, a soppesare, sfuggono alla misurabilità, il tempo comico è qualcosa che non puoi cronometrare, è qualcosa che avverti e che il comico riesce ad avvertire prima ancora di te. Carlo Croccolo diceva che bisogna essere abbastanza lenti da far capire ma non abbastanza da far prevedere, cosa che in Stanlio e Ollio è particolarmente evidente. A Laurel e Hardy non interessava tanto divertire con una serie di shock visivi, ma lavoravano molto sull'attesa di qualcosa che già sai che ti farà ridere, aggiungendo poi alla fine un gesto che non potevi aspettarti. Sono passati quasi cento anni dal loro debutto nel cinema eppure sono ancora in grado di farci ridere, nonostante siano cambiati nel corso dei decenni i nostri gusti in fatto di comicità, come dimostrano tanti dei recenti programmi televisivi. Penso che tutti i grandi comici, da Stan Laurel a Totò, ci riportino sempre al mondo che abbiamo conosciuto da bambini, quando ci impiastricciavamo le mani con la marmellata o con i colori a tempera e giocavamo nel fango. A quell'età, insomma, in cui pensavamo che essere adulti significasse poter fare tutto e l'unica responsabilità che portavamo sulle spalle era quella di finire tutta la pasta che avevamo nel piatto. Questi grandi comici ci riportano a un mondo di incosapevolezza e di inscoscienza, un mondo che diverte e inquieta allo stesso tempo, perché ci ricorda di quanto convenzionali, banali e preordinate siano le regole del mondo in cui viviamo”. Ecco perchè Stanlio e Ollio ci fanno ridere ancora oggi..
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