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Era il male..

Post n°7428 pubblicato il 13 Febbraio 2016 da nina.monamour

Era il male, eppure Papa Francesco ha avuto compassione di lui, Pietro gli aveva scritto una lettera e dopo pochi giorni il Pontefice ha chiamato. Pietro Maso racconta l'inaspettato dialogo telefonico con Bergoglio, in una lunga intervista, l'autore di uno dei delitti piu' efferati della storia italiana, oggi 44enne, parla della sua vicenda da quando è uscito dal carcere dove ha scontato 22anni per l'omicidio dei genitori, uccisi il 17 Aprile del '91 a Montecchia di Crosara, provincia di Verona; la scarcerazione è avvenuta tre anni fa.


Pietro Maso


"Erano le dieci del mattino, suona il telefono, rispondo e sento..

"Sono Francesco, Papa Francesco"

 

 

e preso dalla commozione dico ad alta voce "Santità". Gli avevo scritto una lettera in cui chiedo scusa per quello che ho fatto, chiedo preghiere per i miei colleghi di lavoro che mi hanno accettato nonostante quello che ho fatto, chiedo una preghiera per chi opera per la pace".

Maso spiega che la sua lettera è giunta a Francesco attraverso il suo direttore spirituale e qualche giorno dopo il Pontefice l'ha chiamato. Quando ha sentito il Papa gli ha detto che quello che andava al bar John con gli amici non era niente rispetto al Pietro di oggi, se lo avesse saputo si sarebbe comportato bene fin dall'inizio.

Maso si è avvicinato alla fede in carcere e nell'intervista evidenzia il ruolo del Sacerdote che gli è sempre stato accanto. Il suo delitto è stato così orrendo che tutti volevano cancellarlo, anche quando era in carcere, solo il Sacerdote gli tese una mano.

Maso adesso si è trasferito in Spagna, a Valencia, dove vuole aprire una casa che accolga quelli che hanno sbagliato con la società e sono in mezzo alla strada; vuole dare un senso diverso alla sua vita. "Solo chi è straniero capisce chi è straniero, solo chi è stato in carcere capisce chi è stato in carcere, solo chi ha sbagliato capisce chi ha sbagliato".

Per l'omicidio dei genitori Pietro Maso è stato condannato a trenta anni di detenzione,

 

 

che con l'indulto e gli sconti di pena per buona condotta sono scesi a ventidue; nel 2013 è uscito il suo libro-confessione dal titolo "Il male ero io" pubblicato dalla Mondadori.

Commenti al Post:
xy21zjw69k
xy21zjw69k il 13/02/16 alle 17:19 via WEB
Nina l'unica cosa che posso dire e continuo a ripermi.PERCHè HAI UCCISO I TUOI CARI ?? io sbaglierò ma per quelli che commettono omicidi, trattano mali i vecchi, i bambini, i disabili, non ho pietà, lavori forzati a vita...scusa ma la penso così...buon weekend..un forte abbraccio..Wr
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/02/16 alle 18:52 via WEB
Maso ha pagato il suo debito, il massacro gli è servito a darli all'amico suo per l'acquisto di una macchina, se non erro, il problema è che non esiste solo la giustizia, ma anche la coscienza, il ricordo dei genitori massacrati e morti dopo 1 ora di agonia è terrificante, giusto quelli che tu scrivi, ma credo fermamente nella funzione rieducativa del carcere, nell'importanza di offrire un reinserimento sociale, nella necessità di creare motivazioni perché un condannato possa avere una seconda possibilità. Credo nell'evoluzione dell'individuo che passa anche attraverso le strade tortuose del male. Un abbraccio Walther.
 
riccardo20_04
riccardo20_04 il 13/02/16 alle 17:27 via WEB
la storia di Pietro Maso è una storia emblematica nella sua atrocità, simbolica addirittura per il l'ambiente socio-culturale dove è maturato e per le implicazioni che nasconde, implicazioni scomode che chiamano in causa stili di vita e forme di educazione. Sei d'accordo con ciò?
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/02/16 alle 18:46 via WEB
Ho letto proprio l'altro giorno una lettera di una delle due sorelle di Maso che riporto integralmente: "Noi sorelle insieme alla perdita dei due genitori avevamo perso anche un fratello e dunque ci trovammo a ricominciare un percorso nuovo e difficile, con una sofferenza dentro che era abbastanza forte, perché non è facile perdonare una cosa così grave. Ringraziamo don Guido per il suo aiuto, è stato lui ad andare a trovare per primo Pietro in carcere e a seguirlo in questi anni. Così anche noi piano piano abbiamo ricostruito un bel rapporto con quel fratello che avevamo perso, come avevamo perso tutta la famiglia". Una lettera che mi ha fatto riflettere molto, grazie della tua partecipazione Riccardo, buon fine settimana.
 
jo23jo
jo23jo il 13/02/16 alle 17:52 via WEB
È solo un poveraccio per non dire altro .....buona serata Nina ...jo
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/02/16 alle 18:40 via WEB
All'inizio potrebbe essere così Jo, ma dietro questo delitto di orrore ci sono cose inspiegabili, sicuramente frutto di non avere la testa a posto. Nonostante tutto è stato perdonato da tante persone, l'hanno perdonato in ascolto delle parole di Gesù "amatevi gli uni gli altri". E' facile amare quando ci si vuole bene, ma è difficile quando ci si sente dire "ha ucciso i genitori" e sono parole molto forti per tutti, ma noi sappiamo che dobbiamo far nostre anche quelle altre parole di Gesù che dice "Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno". Perdoniamo con l'aiuto di Dio ed ecco che questo fratello che era morto è come risorto ed è lui, a volte, che ci conforta con il suo cammino. Grazie Jo.
 
arturo350
arturo350 il 13/02/16 alle 18:00 via WEB
Il contenuto della lettera che ha avuto come conseguenza l'inanpettata telefonata del Papa,mi ha commosso e mi ha fatto riflettere...non è vero che il carcere non redime...quando c'è un a persona degna di tale nome a ccanto ad un condannato,la pena diventa il mezzo per redimersi...come nel caso descritto...la bella figura del sacerdote è servita a far riflettere il giovane e ad avvicinarsi alla fede...quanto +è importante l'umiltà.la bontà,la predisposizione a far del nbene....oghnuno di noio deve riflettere su tutto ciò...
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/02/16 alle 18:36 via WEB
Pietro Maso vive un cammino di conversione e ottiene il perdono delle sorelle Laura e Nadia, hanno perdonato Pietro, perdonare non vuol dire voltare pagina e fare come se non fosse successo nulla. Vuol dire vedere tutto, anche quel delitto, alla luce della fede, non è che uno dimentica. Il perdono è una cosa profonda e uno deve sentirsela dentro per poter vivere bene, odiando non so come si potrebbe vivere. Ceramente Maso è stato fortunato ad avere un direttore spirituale, gli deve tanto. Buona serata Arturo.
 
avvbia
avvbia il 13/02/16 alle 18:33 via WEB
Io sono MOLTO MOLTO diviso tra due come dire corna el dilemma... il priMo: come si può perdonare un simil delitto? il secondo :ma per tutti DEVE esserci una via di uscita.. lo risolvo. La m orale,la religione ecc. perdonano. la vita REALE no!! insomma sono stato molto farraginoso lo so.. ciaoo. gino
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/02/16 alle 19:14 via WEB
Sentirsi confusi è normale Gino, ma il Maso dichiara che "dedicherà la vita agli altri". In effetti, ha già teso una mano al più bisognoso tra i bisognosi. Quest'uomo che nel '91 ha massacrato i genitori per avere la sua parte di eredità, oggi dice di essere "rinato nella fede". L'ha scritto al Santo Padre e tanto è bastato perchè il Papa lo chiamasse e gli manifestasse la propria compassione. Credo che meriti una piccola chanc, un sorriso, un abbraccio caro Gino e buona serata.
 
carlingher
carlingher il 13/02/16 alle 19:01 via WEB
Mi dispiace,ma si meritava l'ergastolo. Ammazzare e sempre brutto,ma uccidere chi ti ha dato la vita e una cosa che non riesco a perdonare. un abbraccio Carlo
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/02/16 alle 19:28 via WEB
A me fa pena, molta pena Carlo, di lui scrive.." Non ho ucciso per soldi, perché i soldi li avrei avuti lo stesso. Io sono stato tanto malato da piccolo e i miei mi dicevano “Non andare a lavorare perché sei malato, pensiamo a tutto noi". Allora stai in casa e soffri. Ecco forse questo disagio potrebbe essere la risposta a ciò che ha fatto. E tra le righe della confessione mediatica, Maso conferma anche di aver tentato più volte di uccidere i genitori. Prima di riuscirci veramente, che Dio lo perdoni!
 
brizolatcarlodri0902
brizolatcarlodri0902 il 13/02/16 alle 19:20 via WEB
Nina fa più sconti lo stato che i negozi quando fanno le svendite, penso che, quando viene data una pena definitiva, bisogna scontarla, dopo sono tutti bravi a pentirsi, ma sempre dopo... Tempo fa ho letto che le sue sorelle lo avevano denunciato, perché voleva da loro ancora soldi. Buona serata, un abbraccio C.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/02/16 alle 19:38 via WEB
Maso ha già pagato il suo debito con la giustizia se è per questo! Quanta tristezza per i suoi poveri genitori, ma ancor più per lui, buona serata Carlo.
 
Semplicegeisha
Semplicegeisha il 13/02/16 alle 20:15 via WEB
Oggi Maso, come scrivi tu Nina, dice di "essere un altro uomo, prima ere il male, ora prego. Voglio dedicare la mia vita agli altri". Proprio lui che, nel 1991, uccise i genitori a colpi di pentole da cucina per poi finirli. Soffocandoli poi con un sacchetto di plastica o direttamente con il piede premuto sulla gola. Quella notte, c'erano tre complici, suoi amici poco più che 18enni. Vita mondana, lavori che vanno e vengono e tanti debiti. Fino al collo. Perdoniamo? Sarà difficile!
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/02/16 alle 20:48 via WEB
Verissimo ciò che dici, ma oggi la storia si ribalta, nel senso che Maso non ha ucciso per soldi, perché i soldi li avrebbe avuti lo stesso. Era tanto malato da piccolo, e contestualmente dichiara di essere pentito e di non riuscire a giustificare il suo passato. Non riesce a perdonarsi, sogna di aprire una comunità per individui in difficoltà e ripete di essere cambiato. Un abbraccio e buona serata.
 
nagi51
nagi51 il 13/02/16 alle 21:25 via WEB
Hanno già scritto gli altri tutte le cose che avrei scritto io ...mi chiedo però chi sono io per capire un gesto cosi impiegabile? ..non so dare spiegazioni quando capitano queste cose ..buonanotte Nina ..*____*
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/02/16 alle 21:29 via WEB
Infatti le parole non servono, sono delitti che sono inspiegabili, buona serata Nagi.
 
dolcesettembre.1
dolcesettembre.1 il 14/02/16 alle 09:25 via WEB
era il male e lo è ancora,il ragazzo poco tempo fa è stato denunciato dalle sorelle perchè voleva la sua parte di eredità,motivo per cui aveva ucciso i genitori.buona domenica. :-) Dolce
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 14/02/16 alle 14:47 via WEB
Cara Dolce, Pietro Maso, pur ammettendo il duplice delitto, all’epoca dei fatti rivendicò la sua parte di eredità, rinunciando alla fine perché consigliato (bene, per fortuna) dal suo Avvocato. Che sia cambiato o no, lo dirà il tempo. Diamogli un piccola chance, non costa nulla!
 
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