Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
« Libera per la prima volta.. | ✿ﻼღ♥ » |
Post n°7428 pubblicato il 13 Febbraio 2016 da nina.monamour
Era il male, eppure Papa Francesco ha avuto compassione di lui, Pietro gli aveva scritto una lettera e dopo pochi giorni il Pontefice ha chiamato. Pietro Maso racconta l'inaspettato dialogo telefonico con Bergoglio, in una lunga intervista, l'autore di uno dei delitti piu' efferati della storia italiana, oggi 44enne, parla della sua vicenda da quando è uscito dal carcere dove ha scontato 22anni per l'omicidio dei genitori, uccisi il 17 Aprile del '91 a Montecchia di Crosara, provincia di Verona; la scarcerazione è avvenuta tre anni fa. "Erano le dieci del mattino, suona il telefono, rispondo e sento.. "Sono Francesco, Papa Francesco"
e preso dalla commozione dico ad alta voce "Santità". Gli avevo scritto una lettera in cui chiedo scusa per quello che ho fatto, chiedo preghiere per i miei colleghi di lavoro che mi hanno accettato nonostante quello che ho fatto, chiedo una preghiera per chi opera per la pace". Maso spiega che la sua lettera è giunta a Francesco attraverso il suo direttore spirituale e qualche giorno dopo il Pontefice l'ha chiamato. Quando ha sentito il Papa gli ha detto che quello che andava al bar John con gli amici non era niente rispetto al Pietro di oggi, se lo avesse saputo si sarebbe comportato bene fin dall'inizio. Maso si è avvicinato alla fede in carcere e nell'intervista evidenzia il ruolo del Sacerdote che gli è sempre stato accanto. Il suo delitto è stato così orrendo che tutti volevano cancellarlo, anche quando era in carcere, solo il Sacerdote gli tese una mano. Maso adesso si è trasferito in Spagna, a Valencia, dove vuole aprire una casa che accolga quelli che hanno sbagliato con la società e sono in mezzo alla strada; vuole dare un senso diverso alla sua vita. "Solo chi è straniero capisce chi è straniero, solo chi è stato in carcere capisce chi è stato in carcere, solo chi ha sbagliato capisce chi ha sbagliato". Per l'omicidio dei genitori Pietro Maso è stato condannato a trenta anni di detenzione,
che con l'indulto e gli sconti di pena per buona condotta sono scesi a ventidue; nel 2013 è uscito il suo libro-confessione dal titolo "Il male ero io" pubblicato dalla Mondadori. |
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