Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
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Post n°8015 pubblicato il 19 Giugno 2017 da nina.monamour
Raffaele Sollecito stupisce ancora e questa volta lo fa durante la presentazione del suo libro. Il ragazzo indagato e poi assolto per l'omicidio di Meredith Kercher ha raccontato la sua vicenda giudiziaria in un volume "Un passo fuori dalla notte". E proprio durante un convegno Sollecito ha incontrato l'avvocato di Massimo Bossetti, che al Corriere ha raccontato cosa è successo. "Al termine del convegno ho acquistato due copie del suo libro, una per me e una per Massimo. Abbiamo chiacchierato, gli ho detto per chi era la seconda copia, allora lui ha voluto scrivergli la dedica. Insomma Sollecito ha voluto dedicare un messaggio all'uomo che sta scontando l'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio". Intanto un compagno di cella torna a parlare di Bossetti, " è una persona aperta e sincera e sempre a disposizione del prossimo. Io credo alla sua innocenza; più volte ha provato a togliersi la vita anche se non è andato fino in fondo. Alla gente dico di guardare oltre le apparenze e dico a Massimo di tenere duro perché la sua verità verrà fuori. Massimo è una persona molto obiettiva e rispetta tutti, anche chi non crede in lui, ha momenti di sconforto e commozione quando vede sua madre in tv. È una persona molto provata, sta soffrendo, legge molto e scrive", ha affermato ai microfoni di Pomeriggio Cinque. Per quanto mi riguarda questo personaggio è il nulla assoluto, lo schifo sono gli sciacalli come Bruno Vespa, Alessio Sundas e tutti coloro i quali approfittano della perversione della gente, coltivandola e stimolandola, per speculare su fatti di sangue sui quali dove ha fallito la giustizia perlomeno dovrebbe prevalere il silenzio e il rispetto per il dolore altrui. E' davvero eticamente e moralmente squallido anche solo "apprezzare" da lontano la scelta di un italiano famoso in tutto il globo per essere stato sull'orlo di una accusa di omicidio (e che omicidio!), di non essere stato in grado di togliersi di dosso la puzza della morte, e che in quella stessa puzza vada a rimestare per costruirsi un futuro. Schifo da ogni punto di vista!! Essendo stato dichiarato innocente è libero di fare ciò che più gli aggrada ma, partendo dal presupposto che la vicenda, lunga di per sè e con strascichi tutt'ora dolorosi, lascia molteplici dubbi e un'unica certezza, il cadavere di una ragazza uccisa, e direi che le opzioni non gli mancavano; aldilà del bene e del male ha acquisito una grande visibilità mediatica, ha una presenza tutt'altro che sgradevole, è giovane, e anche laureato. Gli si possono veramente spalancare tantissime porte, senza necessariamente riapparire regolarmente nelle case di milioni di italiani, riaprendo continuamente nei familiari di Meredith ferite che mai si potranno rimarginare. Questa è l'Italia!
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