Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
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Post n°8457 pubblicato il 15 Luglio 2018 da nina.monamour
Subito dopo il burraco e il giro all’ IKEA, nella classifica over....anta dei passatempi più gettonati viene il mercatino di antiquariato della Domenica che può essere in versione "semplice" o da "gita". Nel primo caso si sceglie un mercatino della propria città oppure a pochi chilometri e ci si fa un giretto con l'amica tanto per trascorrere il pomeriggio del dì di festa, tranquilli, non voglio tediarvi parlando di Leopardi "La donzelletta vien dalla campagna, in sul calar del sole, col suo fascio dell'erba; e reca in mano un mazzolin di rose e di viole, onde, siccome suole, ornare ella si appresta dimani, al dì di festa, il petto e il crine". Il mercatino da gita invece è quello famoso, di cui si è sentito tanto parlare. In questa categoria rientrano il Gran Balôn per i non torinesi, il Mercante inFiera di Parma ma solo due volte l’anno, i mercatini tematici di Cherasco nelle Langhe, quello dei Navigli e via al commercio di anticaglie nelle regioni limitrofe. Per questi ci vuole tutta la giornata, inclusa pausa pranzo in osteria o addirittura un week end da organizzare tra coppie, perché la dialettica matrimoniale del "cosa tene fai, che ne abbiamo già uno uguale" fa parte del gioco. Il mercatino contende alla Settimana Enigmistica il titolo di "passatempo più sano ed economico". Infatti, a meno che non ci innamoriamo pazzamente di un comò spacciato per antico che costa un occhio perché necessita di trasporto con mezzi adeguati, possiamo girellare tra le bancarelle toccando tutto, chiedendo prezzi, commentando "mia mamma ne ha uno uguale, domani glielo chiedo" davanti a ogni servizio di bicchieri o chemisier anni Sessanta, senza comprare assolutamente nulla o al massimo le scatole dei biscotti Lazzaroni, che vengono via due per cinquanta euro, un ottimo affare vista la quotazione attuale delle scatole di latta, quasi tutte ormai in pessime condizioni. Piatti inglesi spaiati a diecieuro, macinini 15 a 30, sgabelli industriali che ci piacciono ma non sapremmo dove sistemare e nemmeno come portarci via da lì, dato che l'auto è rimasta parcheggiata nello spiazzo fuori dalla zona pedonale. E allora si passa oltre, con la solita frase "faccio un giro e ci penso", a cui il venditore non crede ma, per consumato mestiere e conoscenza di mondo risponde "Signora,mai pensarci troppo, se le cose piacciono”. E sappiamo che ha ragione, e non solo per i suoi sgabelli. Buona Domenica |
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