Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
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Post n°8877 pubblicato il 01 Aprile 2020 da nina.monamour
Gaio Giulio Fedro è stato uno scrittore romano, autore di celebri favole, attivo nel I° secolo, il quale rappresenta una voce isolata della letteratura, riveste un ruolo poetico subalterno in quanto la favola non era considerata un genere letterario "alto" anche se possedeva un carattere pedagogico e un fine morale.
Questo detto latino ci fa capire che il problema, come al solito, nasce nella notte dei tempi e, oggi, come al solito, qualcuno approfitta delle debolezze umane e, nel contesto dei social media, e il termine "amico" è usato per descrivere i contatti piuttosto che i rapporti. Abbiamo la capacità di inviare un messaggio ai nostri "amici", ma non è la stessa cosa che avere un vero "rapporto" con quella persona. Inoltre ci preoccupiamo troppo di avere amici mentre dovremmo concentrarci sull’essere un amico. Quanti di Voi si rispecchiano in questa massima? Esistono persone nelle nostre vite che ci rendono felici L'Albero degli Amici, Paul Montes..
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Tuttavia, se si instaura quella corrispondenza interiore, quel filo che mi fa sentire in sintonia con una persona, allora l’amicizia diventa un sentimento non solo importante ma anche duraturo, più che non l'amore stesso. E così nella quasi totalità dei casi dimentico quel che una persona mi dona, però ricordo sempre quel che ricevo.
E' per questo che di amici veri ne ho molto pochi: sono sulla punta delle dita di una mano. Due fra questi sono miei compagni di liceo classico con i quali sono in contatto (anche se geograficamente sono lontani da me per via di scelte di vita messe in atto oltre 40anni fa, una rimpatriata ce la concediamo ogni tanto), anche se uno dei due sta combattendo da qualche tempo con un brutto male (perdita di memoria). Non lo lascerò solo neanche dopo, quando non mi riconoscerà più purtroppo, se è per questo.