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Metamorfosi di una farfalla - Mindfulness & Love Coaching

 

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Inviato da: irene.74
il 19/06/2024 alle 14:24
 
La felicità è un concetto generale. Ognuno è felice a modo...
Inviato da: Anonimo11dgl
il 19/06/2024 alle 14:09
 
Esattamente &#9786;&#65039;
Inviato da: irene.74
il 17/06/2024 alle 22:58
 
Grazie &#128591;&#127995;
Inviato da: irene.74
il 17/06/2024 alle 22:57
 
Lei con questo blog meriterebbe ben altri palcoscenici....
Inviato da: Blogger0dgl
il 17/06/2024 alle 22:52
 
 

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Messaggi di Luglio 2018

E’ finita: che fare?

Post n°422 pubblicato il 30 Luglio 2018 da irene.74
Foto di irene.74

Nonostante non siano poche le delusioni collezionate in ambito sentimentale, ogni volta la fine di una relazione ci mette in crisi. Non è semplice accettare l'idea che la persona che abbiamo amato non farà più parte della nostra vita. Inevitabilmente ci si sente smarrite per quei piccoli e grandi rituali di felicità che si erano costruiti insieme e adesso mancano. Non ci si riesce più a vedere nella condizione di single. Si è assalite dalla gelosia immaginando che ora lui sia libero di rifarsi una vita con un'altra. In poche parole: si sta male. Cosa si può fare concretamente per uscire dalla fine di una relazione in modo sano? Scopriamolo insieme...

1) Smettila di mantenere i contatti con lui. Spiarlo sui social, controllarne l'ultimo accesso a whatsapp, non potrà che prolungare rovinosamente la tua agonia. Devi darci un taglio. Netto. Cancellalo e bloccalo ovunque. Non è oggi, con le ferite aperte, che puoi pensare di salvare un'amicizia con lui. Assicurati che non possa più contattarti e mettiti nelle condizioni di non farlo anche tu.

2) In questo momento sei fragile, prenditi il tempo necessario a metabolizzare l'accaduto. Con estrema pacatezza ritrovati a pensare a quel che non ha funzionato. A ciò che ha portato alla fine della relazione: si poteva evitare? Impara la lezione. Perché la prossima volta tu ne sia consapevole. Potrai decidere di prestare maggiore attenzione o di evitare certe circostanze che in qualche modo hai tollerato, come si evita la peste bubbonica.

3) In ogni rapporto interpersonale inevitabilmente finiamo col mettere in gioco la nostra vera essenza. Cosa hai imparato da questa relazione finita? Già perché qualcosa di bello te lo deve pur aver portato. Facci caso.

E non dimenticare la più importante di tutte le regole, quella dei 30 giorni di cui abbiamo già avuto modo di parlare. Passare da una relazione all'altra non è mai la soluzione giusta. Prenditi tutto il tempo necessario a ritrovare te stessa. Dedicati premure ed attenzioni. Vai dal parrucchiere, cambia look (se ti piace l'idea). Concediti un sano shopping e non dimenticare di trascorrere del tempo con le amiche.

Un bel giorno ti sveglierai e ti accorgerai che è tutto perfetto così. Che non guardi più freneticamente il cellulare in attesa di un suo segno di vita. Che non pensi nemmeno a dove possa essere o a cosa stia facendo. Che sei serena e felice a prescindere da tutto il resto. E comprenderai che l'esperienza è servita. Lasciarla andare è un dono che puoi fare a te stessa.

 

 

 

 
 
 

“Affidatevi alla vita in assenza di credenze”

Post n°421 pubblicato il 27 Luglio 2018 da irene.74
Foto di irene.74

 

Da cuore a cuore: i dossier degli esperti!

Pietro Priyadeva L'Erede, direttore didattico del centro benessere EDEREL a Massafra, è un insegnante e ricercatore di discipline orientali. Si occupa di formazione e insegnamento di Hatha Yoga e Aikido. E' un operatore Shiatsu. La sua passione per le discipline orientali nasce da ragazzo quando, all'età di 18 anni, conosce lo Yoga attraverso vari maestri di fama mondiale e le arti marziali con l'Aikido. Successivamente inizia uno studio approfondito sul Mizai Shiatsu. Gli chiedo di curare un dossier per le mie ragazze in rinascita e Pietro accetta con entusiasmo. Onorata per questo suo gesto d'attenzione al mio progetto, lo incontro per raccogliere il suo prezioso contributo... 


Pietro... in che modo le discipline orientali possono rivelarsi utili per una donna alle prese con una metamorfosi esistenziale?

Le discipline orientali possono rivelarsi utili per una donna alle prese con una metamorfosi esistenziale perché il primo approccio che si ha è quello di incontrare se stessi attraverso un termine d'unione tra il sé individuale e il sé universale. Il lavoro, quindi, comincia con la convinzione che non ci sia nulla da ottenere o diventare. E' solo un modo per essere in contatto con ciò che diamo per scontato essere il corpo, i sensi e la mente. Tutto ciò ci porta prima a sapere ciò che non siamo e, alla fine, quello che fondamentalmente "siamo" diventa chiaro. Allora corpo, sensi e mente diventano espressione della nostra totalità, fondamentale per sostenere la metamorfosi esistenziale. 


Quale, in particolare, vedi adatta per chi vive un'esperienza di rinascita che comincia sempre a seguito di eventi dolorosi - quando non drammatici - a cui si cerca di reagire?

Il supporto essenziale per un'esperienza di rinascita è essere in unione con il presente, il corpo e i cinque sensi. Questi generalmente sono condizionati da elementi di svalutazione, mancanza di fiducia, paura... tutto ciò che comporta una sorta di auto-condanna di se stessi. Quando i cinque sensi vengono liberati dalla memoria, si comincia a sentire che il corpo è un insieme di stati di emozioni e di sensazioni. Attraverso queste discipline, praticando in particolar modo l'Aikido, possiamo incoraggiare le sensazioni intrappolate nel corpo dando un assaggio del reale sentire.


Perchè l'Aikido e non lo Yoga?

Perchè l'Aikido riporta ad una totalità dell'equilibrio del corpo con lo sviluppo del Ki (Energia) che va oltre il corpo fisico ma che scorre in uno spazio interno.


Una donna che si accosta a questa disciplina, che tempistiche deve mettere in preventivo per poter iniziare ad avere dei benefici tangibili? E in cosa consistono, concretamente?

Le tempistiche possono variare da soggetto a soggetto. In media è sufficiente già qualche mese per riscontrare risultati tangibili. I benefici sono nell'espansione dell'energia vitale nel corpo, dove non si crea contrazione (insicurezza, paura, dolore, sofferenza). L'espansione che rimane è amore. Con l'ascoltare profondo, libero dalle interferenze mentali, i sottili strati di energia del corpo, che di norma vengono paralizzati in queste situazioni di disarmonie, si dissolvono.


Per chi fosse in condizioni tali da non potersi permettere di dedicare del tempo a quest'arte marziale, puoi darci qualche suggerimento pratico, consigliarci... che so... un modo per meditare ed iniziare comunque a far qualcosa concretamente, in questa direzione, in attesa di tempi migliori?

Quello che consiglio è di lavorare su noi stessi attraverso l'ascolto libero, creando spazio all'interno di noi attraverso la consapevolezza dell'essere presente. Attraverso la meditazione, portando attenzione al proprio respiro, il corpo ritrova il proprio stato originario di leggerezza, espansione e la naturale armonizzazione di energia. In questo modo la donna rinasce nella sua sensibilità attraverso la forza vitale, irradiandosi oltre il corpo fisico, pronta per unirsi al mondo circostante. Questa è la prima cosa che facciamo attraverso la pratica, e cioè di risvegliare il corpo per renderlo oggetto di consapevolezza.

Spero che le mie considerazioni siano state chiare e soprattutto fruibili a tutti. I percorsi spirituali (Yoga, Aikido o lo Shiatsu) hanno cambiato in maniera profonda e radicale la mia visione della vita e soprattutto di concepire me stesso. Auguro a tutte voi un buon cammino spirituale e tanta serenità.

 

(Foto di Pietro L'Erede)


 

 
 
 

Le mosse segrete delle donne in carriera

Post n°419 pubblicato il 23 Luglio 2018 da irene.74
Foto di irene.74

Belle, serene, forti, determinate: non puoi restare indifferente dinanzi alle donne in carriera. Quelle che ti chiedi se dormano la notte, se son belle per uno schioccare di dita (o non si spiega...) Quelle capaci di self control che tu... manco dopo 7 anni in Tibet! Quante volte ti sei domandata come facciano a condurre vite così brillanti? Abbiamo fatto una piccola indagine e lo abbiamo scoperto per te...

1) La donna in carriera sa che il tempo è in assoluto la risorsa più preziosa e che è un reato sprecarlo. E' abilissima nell'ottimizzare le risorse. Non spreca energie dietro ciò che non è essenziale. Quanto tempo passi a lamentarti? Quanto a cazzeggiare sui social network? Quanto ad ascoltare lamentele e pettegolezzi? Facci caso. Passa in rassegna una giornata, prendi nota di tutto il tempo che sprechi e sommalo. Ti renderai conto che avresti potuto impiegarlo meglio altrove: è tempo di farlo.

2) La donna in carriera è super-organizzata. Ha bisogno di tenere la mente sgombera per potersi dedicare al lavoro. Ecco che ricorre alla fedele agenda per annotare tutte le incombenze. Delega ai collaboratori ciò che può delegare. Si concentra nel presente e lavora con impegno ed entusiasmo. Prendi esempio da lei. Annota sul calendario gli impegni familiari della settimana. Scrivi sulla lavagnetta magnetica le cose che occorrono in casa, non pretendere di tenere tutto a mente (tanto lo sai che appena varchi la soglia del supermercato automaticamente dimentichi ogni cosa). Nel weekend dedica una mezz'oretta a pianificare il menù settimanale e la gestione delle faccende domestiche perché il peso delle stesse sia distribuito uniformemente senza gravare troppo su alcuni giorni in particolare.

3) La donna in carriera è bellissima. Non per pura e semplice coincidenza. E' sempre curata, profuma di buono, ha mani impeccabili, capelli in ordine, vestiti scelti attentamente, accessori abbinati... Non tirar fuori la litania da vecchia comare... Grazie al cavolo! Con tutti i soldi che ha! Perché puoi scegliere di fare altrettanto anche tu. Non devi mica puntare agli abiti firmati per vederti bella. Inizia a dedicare più attenzione alla tua immagine. Disponi di poco tempo? Opta per un taglio corto, pratico e facile da tenere in ordine. Non puoi osare lo smalto colorato perché hai le mani in continuo movimento e non ti durerebbe niente la manicure? Scegline uno trasparente che ti dia un tocco elegante nella sua semplicità. Scegli i vestiti la sera prima, abbina gli accessori che ti piacciono di più. Abituati al profumo e non uscire di casa senza trucco. Non devi trasformarti in una seguace di Platinette. Ma un make up semplice, in grado di rendere perfetto l'incarnato e valorizzare i punti di forza della tua bellezza (occhi... labbra...) dovrebbe essere un must-have per tutte.

4) La donna in carriera è padrona di se stessa. Anche se le capitano delle contrarietà, non si trasforma in una strega malefica pronta a scatenare le forze del male contro il povero malcapitato di turno. La donna in carriera è sempre focalizzata sul raggiungimento dei risultati. Prova a cambiare prospettiva. Succede un contrattempo? Qualcuno fa qualcosa che non dovrebbe? O omette di fare qualcosa che dovrebbe? Non imboccare la solita via del... Figurati se non andava a finire così... Tutte a me capitano... Come sono sfortunata... Concentra l'attenzione sull'imprevisto. Tieni gli occhi puntati sulla meta. E valuta quale sia la strada migliore per congiungere i due elementi. I problemi arrivano per tutti. Ma in quanto tali implicano necessariamente delle soluzioni. Investiamo le energie in questa direzione, col chiaro intento di trovarle (il più presto possibile)

5) La donna in carriera è una donna come te. Non idealizzarla come se fosse arrivata da un altro pianeta, dotata di risorse che senti non appartenerti. Anche lei, come te, ha una casa da mandare avanti, figli da crescere, una vita privata. Se ce la fa a far tutto, perché non puoi farcela pure tu?

Abbiamo individuato la ricetta di un piatto difficile da realizzare. Ora non resta che cimentarci con la pratica. Non importa quanti tentativi potranno rendersi necessari. Ogni errore commesso sarà un passo in meno verso la meta. Sai che puoi raggiungerla, hai la tua mappa tra le mani. E' tempo di fare sul serio. Che dici? Cominciamo?  

 

 

 
 
 

Voglio un amore summer-proof!

Post n°418 pubblicato il 20 Luglio 2018 da irene.74
Foto di irene.74

L'estate è una stagione che espone maggiormente a tentazioni. Vuoi perché il gran caldo la fa da padrone e ci si ritrova ad indossare capi freschi e cortissimi, scollati, trasparenti (e chi più ne ha più ne metta). Vuoi perché si va in ferie e il desiderio numero uno è smaltire le tensioni accumulate divertendosi.

Fatto sta che in molte mi hanno scritto raccontandomi la preoccupazione di ritrovarsi a salutare l'autunno da single.

"Da mesi le cose tra noi non vanno come dovrebbero, sento che quest'estate ci darà il colpo di grazia... Se nella stagione invernale son riuscita a tenerlo a freno, adesso si è fissato che vuol andare in vacanza da solo con gli amici e... figurati che cosa combinerà! Non mi piace l'estate, quando non lavora ha troppo tempo libero... per fare ca@@ate..."

E siccome queste cose me le avete dette in tante, ho deciso di ricavarne un post.

Punto 1: io non credo che il problema sia l'estate in sé e per sé... Se devi tenerlo a freno, se sei convinta che il tempo libero lo passi a fare cavolate, una cosa dovresti chiederti: sei sicura di amarlo? L'amore ti spinge a lasciarlo libero, presuppone fiducia. Non è mettendogli il guinzaglio e monitorandolo h24 che hai la certezza di non essere tradita. L'amore ti porta a stimare la persona con cui stai. Se lo giudichi un deficiente, che ci stai a fare? Incaponirsi in una relazione radicata su questi presupposti, non credo possa portare niente di buono...

Punto 2: Smettila di lamentarti e di gufare e prova a guardare all'estate come all'opportunità di trascorrere più tempo insieme. E soprattutto cerca di migliorare la qualità del tempo che passate in coppia. Non l'ha prescritto nessun dottore che si debba stare necessariamente insieme. Se lo si fa è perché si ritiene la relazione come un valore aggiunto. Diversamente, si sta meglio sole.

Punto 3: Porti il cane a passeggio ogni giorno? Lo coccoli? Lo cerchi? Lo guardi con occhi pieni d'amore? E allora mi chiedo... perché col tuo partner sei la reincarnazione andata a male della signorina Rottermeier?? Vedo donne maltrattare uomini senza ritegno, anche in pubblico. Guardarli con disprezzo. Parlargli con un tono di voce che più velenoso non si può. Leggo storie di uomini che non hanno intimità con la propria donna da anni. Che son stati relegati nella camera dei bambini a dormire. Mi scrivono di non sentirsi più neppure capaci di destare curiosità in una donna. Spenti, senza entusiasmo, con l'autostima sotto i piedi. A queste donne dico una parola sola: VERGOGNATEVI. Perché se l'amore è andato a farsi benedire, ci si dovrebbe quanto meno lasciare con dignità. Uno step prima del massacro umano. E questo discorso vale non soltanto quando siamo noi a subirlo.

Punto 4: Che lui vada in vacanza con gli amici, non credo rappresenti in valore assoluto la fine del mondo. Ci può stare che abbia bisogno di tempi e spazi suoi. Invece di immaginare tutti gli scenari più catastrofici, torna al punto di partenza: lo ami? Ti fidi di lui? Lascialo libero e sii felice di donargli quest'opportunità. Concediti magari del tempo con le tue amiche. In modo da mantenere sempre bilanciato l'equilibrio di coppia. Stando in vacanza con loro realizzerai che l'obiettivo numero uno non è andare a caccia di avventure. Ma più semplicemente divertirsi tra donne, facendo cose che annoierebbero lui. Che sta facendo altrettanto coi suoi amici.

Punto 5: E con questo chiudo... Fatti poche semplici domande: sei felice con lui? Vorresti che passaste insieme ancora tanto tempo? Pensi che nella relazione stiate dando il meglio entrambi? Ripartite da qui. Parlate tanto, parlate di tutto. Se ci sono strumenti per migliorare il rapporto, usateli e salvate il rapporto. Diversamente... Lasciatevi... Che l'amore è una cosa seria, non un gioco per bambini capricciosi...

 

 

 

 

 
 
 

Mi tratti male? Te ne pentirai…

Post n°417 pubblicato il 16 Luglio 2018 da irene.74
Foto di irene.74

Commettiamo un grave errore nelle relazioni. Di cui molte di noi non sono ancora neppure consapevoli. Succede perché ci trasciniamo dietro sindromi di abbandono, bisogni di conferme, carenze d'amore. Ma è un passaggio importante sul quale diviene necessario soffermarsi a riflettere se ci si vuole concedere la possibilità di essere realmente appagate e felici in un rapporto di coppia.

Quante di noi sono cresciute con la convinzione che l'amore spetti a "condizione che"? "Se vai bene a scuola, tieni in ordine la tua stanza, ti lavi, ti vesti, mangi e non fai inutili capricci, ti voglio bene perché sei una brava bambina." Diversamente... "Mi hai deluso... sei davvero cattiva... non ti si può voler bene viste queste condizioni..."

Succede così che, diversi anni dopo, ti approcci alla relazione con un uomo su presupposti simili. Lo lasci libero. Di uscire con gli amici, di far vacanze da solo e poi anche di sparire senza dare spiegazioni, di tenerti all'oscuro dei suoi spostamenti, persino di maltrattarti se lo fai arrabbiare, perché... in fondo... te lo meriti... non ti si può voler bene viste queste condizioni...

E dentro di te si radica sempre più forte la convinzione che meriti amore solo se ti comporti bene. La cosa peggiore è che questo tuo convincimento non è neppure a condizione di reciprocità. Che tu ne sia più o meno consapevole, ti senti inferiore. A lui dev'essere concessa più comprensione, più accoglienza, più amore, più presenza, più dolcezza, più tenerezza, più attenzioni... Ok... ma... in tutto ciò tu dove sei?

Grazie a Dio, il tempo del risveglio arriva per tutte. Ed ecco che un bel giorno realizzi che c'è qualcosa che non va. Che ti sei vista ingiustamente aggredita perché gli hai fatto un'osservazione che lo ha irritato mentre era con gli amici (e non devi permetterti di rovinargli le serate con loro!) Che ti ignora alla grande e hai la netta sensazione di doverlo letteralmente inseguire perché altrimenti si dirotterebbe altrove. Che ha tempo per tutto e tutti meno che per te. Che con gli amici ride e scherza mentre con te sembra in punto di morte, acciaccato, lamentoso, pesaaaaaaaante...

Ho una brutta notizia da darti, a questo punto:

è troppo tardi per recuperare.

E quel che farai ancora più fatica a digerire è che in tutto questo disastro una buona fetta di responsabilità è tua. Sì, hai capito bene. Fermati un attimo a pensare... Trovi davvero giusto che lui dedichi più tempo a te che agli amici? Mentre lo fa, tu sei in giro con la tua comitiva o a casa in devota attesa di un messaggio su WhatsApp?

Dobbiamo smetterla di farci andar bene tutto, di accettare compromessi che non portano niente di buono. Se scelgo di avere una relazione è per arricchire la mia vita. Diversamente sto bene da single. E se quest'uomo non è disposto a farmi spazio, se vuole mantenere intatta la sua vita di sempre e crede di potermi relegare in un angolo dove discretamente farmi attendere il momento in cui potrà aver bisogno di me, beh... o mi voto al martirio (perché di questo si tratta) o scappo a gambe levate!

Ma perché in tante ci cadono? Accettano l'inammissibile? Perché partono dai presupposti sbagliati di cui parlavamo prima. Molte di noi son state cresciute da mamme casalinghe che hanno trascorso la vita in un contesto talmente piccolo da impedirle una sana crescita interiore. Legate ad una mentalità antiquata - ereditata da donne ancor più sottomesse ed ingabbiate - hanno creduto giusto trasmetterci quelle stesse condizioni. Ma... quante di loro son state realmente felici? Quante hanno vissuto come pesciolini in una boccia, ignare persino dell'esistenza del mare? E' questa la fine che vuoi fare anche tu?

Se sei in una relazione soffocante, nell'ambito della quale hai tollerato già troppo, probabilmente l'unica cosa saggia che ti verrà in mente di fare sarà darci un taglio netto. E posso dirti questo: funziona. Perché moltissimi uomini arrivano a capire il tuo valore solo dopo averti perso. Perché è possibile che ti abbiano trattata come un burattino semplicemente per farsi fighi agli occhi degli amici. E vedendoti andar via, comprendendo quel che perdono, riescono finalmente ad inquadrare il valore dell'amore che hai donato loro fino a quel momento.

Ma di questo non ci può interessare più di tanto. Io vorrei tu riflettessi su una cosa ben più importante. L'amore è una parte della tua vita. Non la vita intera. Siamo donne lavoratrici, madri, figlie, amiche, sorelle... Ricopriamo tanti ruoli e dovremmo ambire a tenerli tutti in equilibrio sulle corde della nostra felicità. Dobbiamo smetterla di aspettare un fantomatico principe azzurro che ci faccia sentire amate e comprendere che quelle carenze che ci portiamo dietro, se in parte è vero che son legate a figure genitoriali anaffettive, ad ex che non ci hanno saputo apprezzare, nella realtà dei fatti germogliano da un seme invisibile che non possiamo più ignorare: la mancanza di amore per noi stesse.

Come dimostri l'amore a chi vuoi bene? Dedicandogli del tempo, donandogli attenzioni in grado di renderlo felice, rivolgendogli parole dolci ed affettuose. E' tempo di fare altrettanto con te stessa.

Non delegare ad altri la tua felicità. Fino a ieri, al risveglio, spendevi 5 minuti del tuo tempo per inviargli il messaggio del buongiorno? Oggi prendi l'abitudine di ritagliarti quella parentesi per coltivare pensieri positivi e densi di gratitudine, che ti permetteranno di cominciare la giornata col piede giusto!

Invece di farti bella con la speranza di ricevere un complimento, fallo per te stessa. Scegli con cura ciò che indosserai, gli accessori, il profumo. Truccati con calma. Fai in modo che la tua immagine sia valorizzata al massimo: fallo per te stessa.

Comprati dei fiori mentre torni a casa da lavoro. Concediti una passeggiata al parco ogni volta che ne hai la possibilità. Concludi una giornata difficile regalandoti un gelato o un nuovo paio di orecchini. Compera un bel libro da leggere prima di andare a dormire. Deponi le aspettative. Concentrati nel qui ed ora. E smettila di delegare ad altri la responsabilità della tua felicità. E' tempo di imparare a bastare a te stessa.

Chi ti ha maltrattato va allontanato. E nella dimensione dell'assenza troverà il giusto castigo. Ma tu guarda oltre. E non commettere più questi errori. Non sei un peso da sopportare. Non sei una bambina che deve comportarsi bene per essere ritenuta meritevole d'amore. Recupera la tua dignità. Spalanca gli occhi sull'incanto che sei. Amati. Riconosci il tuo valore. E solo allora cerca chi abbia voglia di fare altrettanto.

 

 

 
 
 
 
 

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Un blog di: irene.74
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