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Metamorfosi di una farfalla - Mindfulness & Love Coaching

 

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Messaggi di Giugno 2018

7 azioni talismano per attrarre l’uomo giusto

Post n°412 pubblicato il 29 Giugno 2018 da irene.74
Foto di irene.74

Se ti aspetti un post in cui io ti descriva dei rituali prodigiosi o dei sortilegi tratti direttamente da qualche antico libro di magia, sei fuori pista, ahimè... Ho intenzione di proporti qualcosa di molto ma molto più interessante...

Ci credi nella legge d'attrazione?

Da anni studio la fisica quantistica, una delle mie più grandi passioni. E la legge d'attrazione è una realtà in cui credo parecchio. Non ti annoierò con lunghe disquisizioni sul tema. Ma una premessa diviene tanto doverosa quanto necessaria: coi nostri pensieri e con le emozioni che generano, abbiamo il potere di condizionare la nostra vita.

Se da anni sei alla ricerca dell'amore ma non riesci mai a trovare il partner giusto, se però nonostante tutto continui a crederci, ho una buona notizia per te: continua la lettura del post e farai scoperte strabilianti...

1) Stasera ritagliati un po' di tempo tutto per te. Sistemati comoda sul divano, tieni a portata di mano un foglio bianco, accendi una candela, diffondi nell'aria il tuo olio essenziale preferito, chiudi gli occhi e respira profondamente fino a sentirti completamente rilassata. Quindi immagina come vorresti che fosse il tuo partner ideale. Non prestare attenzione ai dettagli fisici. Concentrati su quali tratti distintivi vorresti possedesse. Quando individui quelli che ti infondono una sensazione di benessere, annotali. Ti fermerai solo quando, rileggendo ciò che ha scritto, avrai netta la sensazione di essere riuscita a delineare esattamente l'identikit della tua anima gemella. A questo punto arrotolerai il foglio come fosse una pergamena. Lo legherai con un nastro colorato. E lo porrai su un vassoio bene in vista nella tua camera, magari poggiandolo su dei petali del tuo colore preferito. Lo terrai esposto perché dovrai esser certa di poterlo guardare ogni giorno.

2) Se realmente vuoi incontrare il partner dei tuoi sogni, se credi, nonostante tutto, nell'anima gemella, la prima cosa a cui ti chiedo di prestare attenzione per i prossimi 30 giorni, sono i tuoi pensieri. Ne basterebbero 21 a dire il vero ma facciamo cifra tonda :) Cosa intendo con questo? Da domani, come inizierai il percorso, dovrai concentrarti solo ed esclusivamente sui pensieri più belli e felici che possano ricondurti all'amore. Svegliati rivolgendo all'amato il tuo primo pensiero. Lasciati attraversare dalla stessa emozione che proveresti se già oggi tu avessi una persona a cui rivolgere il tuo amorevole buongiorno. Non mollare il letto prima di avere consapevolezza di una felicità piena.

3) Se avessi un partner, se fossi all'inizio di una nuova relazione, cosa indosseresti? Lasceresti forse al caso la scelta dei vestiti? Bene. Inizia a farlo anche se formalmente sei ancora single. Gioca con la tua femminilità. Puoi prendere l'abitudine di preparare dalla sera prima quel che conti di indossare il giorno seguente. Dall'intimo ai vestiti, dalla borsa agli accessori, divertiti a fare in modo che la tua immagine rispecchi esattamente la tua vera essenza. Nella sua versione migliore e completa.

4) Usi abitualmente il profumo? Ti trucchi al mattino? Se la risposta è no, è un ottimo momento per iniziare a farlo. Non commettere l'errore di vivere la femminilità come una condanna. Stabilisci dei piccoli, semplici rituali di bellezza quotidiana. Guarda dei tutorial che ti mostrino passo passo come si realizza il trucco che senti più adatto a te. Lavati i capelli frequentemente e rendili morbidi e lucenti con prodotti specifici e sarai sempre sicura di te stessa e della tua immagine.

5) Bandisci critiche, disperazioni e lamentele. Tue e di chiunque altro. Devi realmente disintossicarti da tutti i possibili veleni che ti appesantiscono il cuore (che tu ne sia consapevole o meno). A volte non ce ne accorgiamo ma finiamo col commettere l'errore di ritrovarci tra amiche solo per raccontarci gli ultimi disastri sentimentali, per scavare nei più lontani meandri della memoria al fine di recuperare ogni possibile frammento di delusione che potremmo sbadatamente aver dimenticato! Non va mica bene così... Se per ore e giorni non fai altro che ripetere che gli uomini son tutti fenomeni patologici irrecuperabili, ti sembra poi così difficile arrivare a credere che la tua attenzione selettiva si posi esattamente sull'ennesimo che manca all'appello?

6) Ridi e sorridi. Non c'è donna più bella di quella felice. Tu lo sei? Potrai dirmi che no, non lo sei, perché la solitudine ti fa soffrire, perché per esserlo dovresti avere un uomo accanto. Ma con quel muso lungo, chi pensi che potrai mai attirare a te? Praticamente... è nato prima l'uovo o la gallina? :) In questo periodo devi trovare ogni valido motivo per essere felice. Esci con le persone più solari che conosci. Tieni lontani i musi lunghi. Guarda in tv solo trasmissioni e film allegri. E non perderti nessuna, ma dico proprio nessuna, occasione per sorridere: dalla smorfia di un bambino intento a farti la linguaccia mentre sei in coda al supermercato, al look eccentrico della vicina che incontri in ascensore agghindata come Platinette ad un veglione di carnevale.

7) I sogni son desideri. Cantava la bella Cenerentola. Un'attenzione particolare dovrai prestarla alla qualità del tuo sonno. Non soltanto perché riuscendo a dormire bene ci garantiamo una pelle meravigliosa e i capelli stupendi. E' importante che tu renda il tempo precedente al sonno praticamente magico. Non arrivare a letto quando sei quasi in coma. Abituati ad individuare un orario che ti consenta di dedicare mezz'ora alle tue nuove abitudini. Tv e cellulare rigorosamente spenti, dedica un po' di tempo alla lettura di qualche libro che ti offra contenuti sui quali il tuo inconscio potrà tornare mentre starai dormendo (ti consiglio in primis "The Secret" di Rhonda Byrne). Posato il libro comincia a sognare ad occhi aperti. Visualizza scene nitide della felicità di coppia che attendi. Fai in modo di addormentarti con queste sensazioni addosso.

Bene. Se riuscirai a mettere in pratica questi semplicissimi consigli per 30 giorni, resterai stupita nel constatare cosa saranno in grado di produrre. Ti riscoprirai più serena, positiva, gioiosa. Ti vedrai più bella, elegante. Ti sentirai finalmente protagonista della tua vita.

Cosa ho voluto trasmetterti con questo post? Un senso sottile che sfugge a molte ma che è realmente in grado di fare la differenza. Piuttosto che perdere tempo ad inseguire le farfalle nel disperato tentativo di acchiapparne una, presta attenzione al tuo giardino, curalo, abbelliscilo. E saranno le farfalle ad arrivare a te...

 

 

 

 
 
 

Impara a lasciarti andare e vivi alla grande!

Post n°411 pubblicato il 25 Giugno 2018 da irene.74
Foto di irene.74

Abbiamo il senso di responsabilità che fa parte di noi stesse almeno quanto una gamba o un organo interno. Semplicemente pensare di poter vivere senza, ci manderebbe nel panico più totale. Molte di noi hanno dovuto svilupparlo perché si son ritrovate all'improvviso sole, costrette a provvedere a tutto, senza poter fare affidamento su altri. Ma è pur vero che attraverso queste esperienze di vita si finisce troppo spesso col perdersi in un divenire di situazioni che rischia di sfuggirci di mano. Che fare?

E' evidente che questo post non voglia essere un'incitazione ad andar fuori binario. Nessuno potrebbe anche solo lontanamente pensare di volerti inquadrare in un contesto diverso da quello in cui muovi abitualmente i tuoi passi.

Mi piacerebbe però mostrarti un altro punto di vista, nuovo, in grado di aprirti prospettive che magari non hai mai considerato.

Cominciamo dalla dimensione familiare. Molte di noi in casa vivono le stesse situazioni di quando i figli, oggi adolescenti, erano piccoli, oggettivamente incapaci di essere di aiuto. A volte lo facciamo per abitudine. Altre perché ci sentiamo in colpa e crediamo di rendergli la vita più semplice liberandoli dalle responsabilità. Altre ancora, consapevoli delle ribellioni adolescenziali, preferiamo il quieto vivere. Ma... non va mica bene così... Inizia a chiedere collaborazione. Anche solo con una partecipazione leggera a piccoli gesti che non costano fatica. Chiedi a tuo figlio di occuparsi della sua stanza. Di apparecchiare e sparecchiare la tavola. Di scrivere sulla lavagna in cucina quel che finisce e occorre ricomprare in modo da semplificarti la gestione della lista della spesa. Visto che le scuole son chiuse e non ha compiti da fare, affidagli le piccole commissioni che ti farebbero perdere tempo oltre gli orari di lavoro. Non pensare che si tratti di egoismo. E' giusto che anche tu impari a reclamare ritmi di vita meno faticosi e tempi e spazi un po' più tuoi. E credimi: renderli più autonomi e indipendenti non potrà che fargli bene.

Passiamo poi al lavoro. Se sei una che fa più del dovuto, che lavora ad oltranza, che spesso pure nei weekend rifiuta di staccare la spina, ti esorto a sperimentare quanto bene possa fare il riordino in questa dimensione così importante della tua vita. Anche tu hai diritto a riposare mente e corpo. A individuare momenti che siano assolutamente liberi dagli obblighi e dalle responsabilità. Vedrai che con questa nuova abitudine, il lunedì ripartirai con una carica in più.

E infine pensiamo alla tua dimensione di donna. Oltre il ruolo di madre, di figlia, di sorella, di compagna, di lavoratrice... ce l'hai? E' fondamentale che ti inserisca tra le priorità. Individua dei momenti della giornata che possano essere tutti per te. Un break subito dopo pranzo, prima di tornare a lavoro, potrebbe essere l'occasione giusta per leggere. Il tempo prima di dormire potresti dedicarlo alla meditazione. E nel weekend potresti ritagliarti delle pause che siano finalizzate esclusivamente al tuo relax ed alla tua bellezza.

E poi... Sei in fila alla cassa del supermercato? Metti gli auricolari ed ascolta delle tracce di affermazioni di pensiero positivo. Devi andare ad un appuntamento di lavoro? Goditi il tragitto come se fossi in vacanza, dedicando attenzione ai dettagli che colpiscono i tuoi occhi curiosi. Stai preparando i pasti? Prenditi per la gola! Ogni occasione può diventare un'opportunità per prenderti amorevolmente cura di te.

Liberati dai sensi di colpa. Concediti le stesse attenzioni che sei solita riservare alle persone che ami. Se tuo figlio è stanco non gli consigli forse di andare a letto prima, rilassandosi con un buon libro? Fai altrettanto tu. Se vedi il tuo compagno triste perché sta attraversando un periodo difficile, non ti viene voglia di preparargli qualcosa di buono, fargli un massaggio, prendergli un regalino che lo distragga? Bene. Coccola allo stesso modo anche te stessa!

Impara a lasciarti andare: è tempo di vivere alla grande!

 

 

 
 
 

Agite! Solo chi agisce ottiene

Post n°410 pubblicato il 22 Giugno 2018 da irene.74
Foto di irene.74

 

Da cuore a cuore: I dossier degli esperti!

 

Denis Gobbo è un Life and Business Coach. Durante una chiacchierata tra amici gli parlo del mio blog, della pagina "Metamorfosi di una farfalla", del mio progetto pensato per le donne in rinascita. Denis è un uomo estremamente carismatico, capace di profonda empatia. Mi permetto di chiedergli se vuole inaugurare la nuova rubrica del mio blog, "Da cuore a cuore", che andrà a raccogliere i contributi degli esperti che vorranno dispensare amorevolmente consigli alle mie ragazze. Accetta con entusiasmo! Ed eccomi a raccogliere per voi la prima gemma preziosa che andrà ad arricchire questo nostro scrigno virtuale...

Denis, la rinascita parte sempre da un'esperienza di dolore attraverso la quale si è costrette a sfidare ogni certezza. Che si lotti contro una persona che ci vuol fare del male, contro una relazione tossica, contro una malattia o contro noi stesse, poco cambia. Si ha forte il senso della precarietà, piena coscienza dell'inferno da cui si deve uscire e smarrimento per quel che si dovrà affrontare. Qual è il giusto atteggiamento mentale da assumere?

 

E' necessario fare una premessa, Irene... La differenza tra chi ottiene successo e chi insuccesso, sta nella costanza e nella determinazione, nella capacità di annullare la procrastinazione. Chi ha successo individua obiettivi futuri da realizzare con ottimismo. E lotta per raggiungerli. Gli altri ( la maggioranza) si lasciano vivere fino al momento in cui, toccato il fondo, prendono coscienza di avere 2 alternative: affondare o risalire. Solo in quel momento riescono ad utilizzare la paura così come dovrebbe essere sempre usata, ovvero come fonte di energia per agire, alzarsi e riprendere la vita nelle proprie mani. Il giusto atteggiamento è quello di essere positivi, o meglio, di sforzarsi di trovare il lato positivo in ogni cosa. Si dovrebbe prendere l'abitudine, ogni sera, di scrivere su un diario le lezioni imparate nella giornata... cosa ha funzionato e perché... cosa non ha funzionato e come poterlo far funzionare...

 

Alla base di tutto ci sono delle abitudini che dobbiamo tenere sempre presente. Per dirla in breve, dobbiamo dimostrare a noi stessi amore, attraverso comportamenti e gesti ben precisi che devono scandire costantemente la nostra quotidianità:

 

• E' importante alimentarci con cibi sani

Dobbiamo poi bere tanta acqua (orientandoci con questo semplice calcolo... altezza + peso : 100 Ad esempio: 183 (altezza)+ 75 (peso)= 258 258:100=2,58 litri al giorno) Non dimentichiamo che per il 75% siamo fatti di acqua (e il nostro cervello per l'80% è fatto di acqua...)

• E' fondamentale fare regolarmente attività fisica, perché mette in moto gli ormoni del benessere (ossitocina) ed elimina gli ormoni dannosi (cortisolo)

• E dobbiamo imparare a prestare attenzione al linguaggio per arrivare a parlare con noi stessi utilizzando parole potenzianti. Perché? Perché le parole creano emozioni e le emozioni creano i nostri comportamenti

 

  • Bisogna infine agire: alle parole devono seguire le azioni, la differenza sta proprio nel mettersi in movimento.

Ogni cambiamento, chiaramente, necessita di tempo. Ci piacerebbe possedere una bacchetta magica in grado di trasformare radicalmente la nostra esistenza come l'abito stracciato di Cenerentola in quello delizioso per il ballo col principe! La verità è che c'è davvero tanto da fare... Da dove sarebbe corretto cominciare e per quali tappe proseguire?

 

Il tempo è un fattore relativo. Mi spiego meglio... Noi percepiamo la realtà attraverso i 5 sensi e in base alle emozioni siamo in grado di distorcerlo. Faccio un esempio... Ti sarà capitato di trovarti in auto nel bel mezzo del traffico che scorre troppo lentamente. Inizi a lamentarti, a smaniare, magari vedi che la fila accanto è veloce e così inizi a zigzagare... Il tempo ti sembra interminabile... Mentre in un'altra macchina, c'è qualcuno che vede in questo stesso traffico un'opportunità. Ascolta audio corsi, ne approfitta per annotare qualcosa, fa una telefonata... e il tempo gli scorre velocemente. Eppure, un'ora è un'ora per tutto il mondo. Quindi... è il modo in cui lo impieghiamo ad essere soggettivo. Così come l'ottenere risultati, varia da persona a persona.

 


C'è chi per riprendersi da una delusione ci impiega un mese e chi dalla stessa si riprende in 3 giorni: tutto varia in base a come siamo programmati mentalmente. Programmati, riferito a come siamo responsabili ( respons-abili ovvero abili nel dare risposte agli eventi).


Da dove si comincia?


Dobbiamo innanzitutto capire dove ci troviamo in questo momento della nostra vita, dove vogliamo arrivare e cosa ci serve per raggiungere la meta. Questi sono i punti focali, da cui parte tutta una serie di cose da fare...

 

Occorre:

 


Individuare l'obiettivo
Capire se è veramente ciò che vogliamo
Come fare per raggiungerlo
Come non arrendersi
Come utilizzare il nostro linguaggio interno

Guardare con curiosità alla vita, coltivare il senso di gratitudine, prendersi cura di se stesse con amore, mettersi in ascolto della propria felicità... sono sicuramente atteggiamenti vincenti. Ma la parte più difficile della metamorfosi credo resti legata al modo di relazionarsi con gli altri. Con chi ci vorrebbe ancora relegate in quella gabbia da cui vogliamo uscire, con chi è infastidito dal nostro cambiamento... Come ci si pone in questi casi, cosa si può fare per poter uscire indenni, senza correre il rischio di veder sgretolare quanto già faticosamente costruito?

 

Se ami te stesso puoi amare gli altri, quindi, come fai ad amare gli altri se non sai amare te stesso? Come ho detto precedentemente, bisogna iniziare a prestare attenzione a come ci rivolgiamo a noi stessi... Ad esempio, hai sbagliato un qualcosa, cosa ti dici? "Sei un idiota, non capisci niente... bla bla bla..." Con quale tono te lo dici?  "Che sbadato, la prossima volta starò più attento..." "Sei un incapace!  ma è possibile che sbagli sempre!?!" ) Il tono della voce, il timbro, ad esempio, determinano in noi dei sentimenti che, abbinati alle immagini che creiamo con le parole che ci diciamo, possono essere limitanti o potenzianti. E ripeto: se ci trattiamo male, di sicuro tratteremo male anche chi ci sta vicino.

Allora, prima di tutto, impariamo ad amarci.


Se tu sei amorevole, attiri persone amorevoli, se tu sei triste, attiri persone tristi... Quando ci capita un evento negativo, cosa facciamo? Ci pensiamo in continuazione e nella maggior parte dei casi ci accadono altri eventi negativi...


Faccio un esempio... Ti è mai capitato di comprare una bellissima borsa e dopo che esci dal tuo amato negozio, sicura di essere la prima ad averla acquistata, ti rendi conto che inizi a vedere altre donne con la stessa borsa? Eppure non te ne eri mai resa conto prima.


Questo accade proprio perché stai prestando attenzione alla borsa. Bisogna imparare a prestare attenzione alle soluzioni e non ai problemi. Le soluzioni infatti le vedrai quando realmente avrai smesso di pensare ai problemi.

Un'altra cosa importante: dobbiamo imparare a trovare l'intenzione positiva in ciò che ci fanno gli altri (naturalmente mi riferisco a situazioni normali).

Se la mia collega mi ha fatto un torto (è la mia percezione a farmi pensare ciò) invece di inveire contro di lei, dovrei chiedermi: perché si è comportata così? Forse ho detto qualcosa che l'ha turbata? Forse oggi avrà avuto una discussione con suo marito e non ha capito che scherzavo? E la soluzione è andare direttamente da questa persona e con gentilezza chiedere: "Ho notato che mi hai fatto ciò... ho forse fatto o detto qualcosa che, a mia insaputa, ti ha fatto male?" Si parla sempre di assumersi la responsabilità, come fanno i veri leader (lead=conduttore... quindi colui che conduce, innalza, portando valore).

Durante il percorso di rinascita è inevitabile alternare alti e bassi. Subentra la stanchezza legata alla lotta esistenziale, si ha la sensazione di non potercela fare a giungere a destinazione. Eppure abbiamo in noi tutto quel che occorre... Come fare ad attingere alla forza interiore che troppo spesso dimentichiamo di possedere?


Il segreto sta nell'avere più obiettivi suddivisi in varie scadenze.

 

Un obiettivo deve essere:

  • Espresso in positivo (voglio pesare X kg anziché voglio perdere peso)

  • Tempificato (entro quanto tempo lo voglio raggiungere 3/6/12 mesi? 1/3/5/10 anni?)

  • Ambizioso (se aspiri a poco, non sarai entusiasta nel raggiungerlo e al primo no, inevitabilmente, ti fermerai e abbandonerai)

  • Memorizzabile (deve poter essere racchiuso in una frase di 5, massimo 9 parole, in modo da essere facilmente tenuto a mente. Come gli slogan pubblicitari... E' nuovo? No è lavato con xxxxx! oppure Dove c'è xxxx c'è casa)

 

OBIETTIVO GIUSTO: voglio pesare 75 kg entro il 31/12/2018. Voglio fatturare xxxx euro entro il mese di ottobre 2018.

OBIETTIVO ERRATO: Non voglio mangiare dolci. Farò il possibile per fare più soldi...

 

La MOTIVAZIONE (MOTIV-AZIONE ovvero il motivo che mi mette in azione) va cercata dentro di noi, chiediti: per chi o cosa faccio quello che faccio? Qual è la cosa che faccio in cui provo entusiasmo e che mi fa sentire energica al punto che continuerei a farlo ad oltranza? Magari è li che ti devi concentrare, ed è proprio lì che puoi creare un tuo business. Lo stesso vale nella vita, se cominci ad amare te stessa, iniziando a prestare attenzione a ciò che ingerisci, ad amare il tuo corpo dedicando un po' di tempo all'attività fisica, a migliorare il dialogo interno dicendoti che se c'è l'ha fatta la tua amica/nemica allora puoi farcela anche tu e soprattutto se ti decidi ad agire, agire e ancora agire, vedrai che ti alzerai e prenderai la tua vita nelle mani iniziando a plasmarla a tuo piacimento.

"La vita non va mai temuta, solo compresa". Quali atteggiamenti possono aiutarci ad uscire dal ruolo delle vittime e permettere di prendere il meglio che l'esperienza dolorosa può insegnarci?

 

Bisogna lavorare sulle convinzioni. Le convinzioni sono cose che diamo per vere ma che vere non sono, sono cose che noi interpretiamo in un dato modo... sono convinto che tutto andrà male, come pensi che andrà? Male! Questo accade per il motivo che prestiamo attenzione a tutto ciò che è negativo... sono sicuro che tutto andrà per il meglio... e la nostra vocina interna... ma a chi la vuoi raccontare, sfigato come sei, andrà tutto male... e sicuramente andrà male. Sono certo che andrà tutto bene... (vocina..) Sì, ne sono sicuro e se andrà male, troverò il lato positivo, imparerò una nuova lezione e la prossima volta andrà meglio.

Un'altra cosa da fare è visualizzare. La mente, se crea immagini reali o irreali, non fa distinzioni, purché siano ricche di dettagli ed emozionanti. Le visualizzazioni vengono usate dagli sportivi prima di grandi incontri, per ripassare mentalmente tutte le tecniche, procedure, possibili eventi e molto altro. Con un aiuto, è possibile cambiare le immagini e trasformarle da limitanti a potenzianti. Un po' come modificare una foto prima di postarla nei social network: puoi cambiare colore, mettergli un bordo, sfocarla, zoomarla, e via discorrendo. Questo ci permette di cambiare emozioni nel momento in cui andiamo a rivivere un ricordo.

Per concludere... cosa senti di dire alle tante, troppe donne che affrontano quotidianamente lotte contro mostri più grandi di loro?

 

Visto che si è parlato di linguaggio, affrontare ogni giorno mostri, non è molto bello da sentirsi dire, perché? Perché nella nostra mente crea un'immagine di noi stessi che tutti i giorni dobbiamo lottare contro i mostri e questo non è incoraggiante. Sono molte le parole che usiamo nel modo sbagliato...

 

- Com'è stata la serata in discoteca? Da paura (   è vero che utilizziamo questa parola per dire che è stata strepitosa, ma il cervello non capisce che stiamo scherzando)
-
Sei andata a vedere in teatro il tuo comico preferito? Si, mi ha fatto morire (   ) dalle risate
-
Com'è stata la serata con il tuo ragazzo? Da panico
(   )

So benissimo che tutti vogliono star bene, ma cerchiamo di fare un piccolo passo e facciamolo tutti i giorni: la vetta della montagna può essere alta, ma la si raggiunge facendo un passo alla volta.

 

 

Amatevi (alimentazione/ idratazione/ attività fisica /linguaggio)
Cercate degli obiettivi che volete raggiungere e pensate come se li aveste già raggiunti, pensate al presente
Agite: solo chi agisce ottiene

 


Curiosità...

Cosa vuol dire Coach? Tutto nacque in Francia quando per Coach si intendeva la carrozza trainata dai cavalli, mezzo di trasporto per portare le persone da un punto di partenza ad un punto di arrivo. Nel tempo presero a chiamare Coach il cocchiere che appunto conduceva le persone da un punto A ad un punto B grazie alla carrozza. Successivamente, in tempi più moderni, col termine Coach si individua una persona che è in grado di guidarne altre al raggiungimento dei propri obiettivi, facendo emergere le risorse individuali. Questo è possibile perché il Coach ci è passato prima, nel senso che ha dovuto superare gli ostacoli in prima persona, e conosce personalmente la strada che mostra agli altri...

 

 

 
 
 

Vuoi morire o andare avanti?

Post n°408 pubblicato il 19 Giugno 2018 da irene.74

Mariarosaria Zurlo, per tutti Rosy Lo, ha 56 anni. E' nata a Castellammare di Stabia, sulla splendida penisola sorrentina, ma è cresciuta a Roma, dove i suoi genitori si trasferirono quando aveva solo 1 anno e mezzo. La sua trasformazione è cominciata quando ne aveva 45 anni. Dopo un grande terremoto che ha colpito la sua vita...

Rosy cos'è successo esattamente? Vuoi dirci qualcosa di più su quel terremoto?

Premetto che quando mi sono sposata ho lasciato Roma, il mio lavoro, dedicandomi completamente ed esclusivamente al mio ruolo di moglie e mamma. Non è stata tanto la separazione a mettermi in crisi perché l'ho gestita bene. Il giudice aveva stabilito che non mi spettava alcun assegno di mantenimento, ed io mi ero da subito rimboccata le maniche arrivando a diventare un'imprenditrice. All'epoca dei fatti mio figlio aveva appena finito le elementari. Io ero costretta ad andare a Viterbo per lavoro (mi ero specializzata come sommelière, avevo la mia azienda lì) e non potevo stare sempre con lui. Proprio quando pensavo che nonostante tutto avrei potuto rinascere, è morto mio figlio. Ti lascio immaginare... Un grande cataclisma: l'azienda chiuse e tutto quello che avevo faticosamente tentato di costruire franò irrimediabilmente. L'unica cosa che pensi quando ti muore un figlio è che vuoi morire pure tu. Tocchi il fondo, non pensi più ad altro. Dopo un periodo in cui mi ero isolata da tutto e da tutti, piano piano, le persone venivano a casa, cercavano di farmi uscire, mi esortavano ad andare a lavorare. Ho ripreso lentamente a vivere. In quel periodo ho acquistato il libro "The Secret". Più lo leggevo, più mi si smuoveva qualcosa dentro. Sono andata allo specchio una mattina e mi son detta: "Rosà... che vogliamo fa'?? Vogliamo vivere o vogliamo morire? E se vogliamo vivere... come vogliamo farlo??" Da allora, grazie alla legge di attrazione, hanno iniziato ad entrare nella mia vita le persone giuste.

In quel periodo hai incontrato nuove persone, ti sono stati suggeriti tanti libri. Ti sei accostata alla legge di attrazione, avvicinata alle discipline olistiche, prima fra tutte il reiki. E così ti si è aperto un mondo nuovo. Spiegaci meglio...

Ho pulito tutti i canali energetici. C'erano ancora le giornate no, chiaramente, ma reagivo sempre. Ho iniziato per lavoro a parlare in pubblico. Il mio cuore era ed è tuttora lacerato. Certi dolori non ti passano mai. Ma non ho voluto fare la vittima della situazione. Quando vivi tormenti esistenziali di questo tipo, o trovi la fede o la perdi. Sei praticamente ad un bivio. O muori o torni a vivere. Perché il dolore ti cambia...

Il dolore ci trasfigura, ci svuota interiormente, ci fa estranee a noi stesse. Ma può essere un'ottima opportunità di crescita. Ponendoti dinanzi ad un bivio, come giustamente osservi, ti costringe a scegliere. E dopo niente è più come prima...

Nel momento del dolore ti scatta qualcosa dentro. E ti ritrovi ad affrontare le cose in modo diverso. Da lì, grazie alla legge di attrazione, attiri le persone e le situazioni giuste che ti permettono di non dimenticare l'evento doloroso ma di tramutare quel dolore in amore, non in rabbia.

Oggi sei una life coach, un'insegnante di EFT (Emotional Freedom Tecnique). Hai trasformato quel dolore devastante in un'opportunità non soltanto di crescita personale... praticamente quest'esperienza ti ha portata a scoprire la tua mission: aiuti altre persone a raggiungere i propri obiettivi...

Esatto. Non ho deciso subito di diventare una life coach, E' il percorso che mi ha portato a diventarlo. Io oggi voglio fare la life coach perché voglio aiutare altre persone. Il primo obiettivo quando si fanno queste scelte è aiutare gli altri. Non le si fanno mai per questioni economiche. I soldi sono solo una conseguenza.

Che consiglio senti di dare alle altre donne che oggi sono impegnate nel percorso di rinascita?

Le donne non hanno bisogno di consigli. Da life coach ho imparato che non si può consigliare. Da donna che ha vissuto tutto questo mi sento di dire alle altre: fatevi aiutare. Ma non andando dal dottore a farvi dare le goccine che vi fanno dormire tutto il giorno! Frequentate persone positive, uscite dal solito ambiente, il vostro, dove ci sono persone che sanno solo commiserare il vostro dolore e cercate dentro di voi quella molla che può portarvi al cambiamento. Le esperienze di questo tipo non devono far cadere nei sensi di colpa. Frequentate posti dove c'è tanta energia. Non state in casa. Cercate soluzioni al problema. "Guardate che c'è un'altra via, non accartocciatevi nel dolore!" Questo vorrei dirle. Ma noi nella realtà dei fatti possiamo solo influenzare le persone. Non possiamo far altro. Noi siamo dei fari che devono illuminare il cammino degli altri naviganti. Mostriamo loro una luce. Quando sei sola, persa in una tempesta, senza riferimenti, avere una lucetta che ti aiuti ad iniziare a cambiare il pensiero, è un dono prezioso. Poi spetta a te decidere di passare all'azione. Una cosa è certa: niente succede per caso.

 

 

 

 
 
 

30 giorni (trenta)

Post n°407 pubblicato il 15 Giugno 2018 da irene.74
Foto di irene.74

Un'altra relazione è terminata, sei distrutta, disperata, stanca, sfinita... Vorresti poterlo dimenticare con un semplice schioccar di dita e invece i giorni passano e ti ritrovi sempre al punto di partenza. Che fare?

Vivere una relazione oggi, con impegno, credo sia un'autentica prova di coraggio. Non abbiamo più la spensieratezza dei vent'anni. Nè tanto meno ci confrontiamo con uomini esenti da delusioni. Se superata la quarantina ci si ritrova single, un perché c'è, E impegnarsi per costruire un rapporto appagante e che funzioni, non è cosa automatica.

Se poi succede che, dopo averci creduto, dopo aver messo l'anima, dopo esser tornate a sognare, ci si imbatte nell'ennesima delusione, il discorso si complica ulteriormente.

La prima cosa da fare è prendersi un momento sereno in cui analizzare nella maniera più obiettiva possibile la fine della relazione. Non c'è realmente più niente da fare? Si è davvero al capolinea? O esiste la possibilità di recuperare un legame che magari ha pagato un prezzo che non gli spettava? Se qualcosa oggettivamente si può fare, non esitare a farla. Ma se invece ti rendi conto che davvero l'unica soluzione giusta era porre fine al rapporto, devi convincertene. Senza se e senza ma. Cerca di capire cosa non ha funzionato. Prendi coscienza di quel che si sarebbe potuto evitare. Renditi consapevole dei tuoi errori perché non si ripetano in futuro (sarai mica ancora legata al passato?) Quindi annota ciò che di buono ti resta, quel che hai potuto imparare da questa relazione. Poi chiudi gli occhi e respira, senza pensare ad altro.

Che tu appartenga alla categoria di quelle che giurano a se stesse che non ci ricascheranno più o che tu sia tra quelle pronte a tornare a crederci ancora, dovrai dedicare tempo ed energie ad una cosa importantissima: tornare serena e in pace con te stessa. Ti suggerisco 30 giorni di mission. Segna sul calendario con un cerchio rosso il primo giorno di questo percorso ed il trentesimo. Quindi imponiti che per tutto il mese non frequenterai, non conoscerai, non flirterai con nessuno. Perchè? Semplice! Sei vulnerabile. E dando spazio ad altri mentre sei ancora turbata per un dolore non completamente elaborato, rischi solo di complicare ulteriormente la tua situazione. Non ti sto dicendo di vivere in isolamento. Anzi. Esci con le amiche, vai al cinema, fai shopping. Riordina casa, cambia qualcosa nell'arredamento o nei complementi d'arredo. Scegli un nuovo profumo, cambia taglio di capelli o maquillage. Apriti alla felicità e conceditela ogni volta che puoi. Ma... senza pensare agli uomini! E, logicamente, non pensare al tuo ex! Vietato spiarlo, controllarlo su Facebook, verificare se è on line, spiare quello che posta... Lui fa parte del tuo passato, devi lasciarlo andare. Prendi questo periodo come un vero e proprio detox emozionale. Tanto urgente quanto necessario. Al termine di questi 30 giorni sarai nuovamente centrata su di te, in perfetta armonia con te stessa. Pronta ad aprirti anche alla conoscenza di nuove persone da frequentare. Ma se non ti imporrai questo freno, pagherai un prezzo altissimo. Non soltanto, come detto poco fa, rischiando di esporti in un momento di particolare fragilità. Ma anche perché i tuoi conflitti interiori irrisolti potresti tendere a volerli sbrogliare appoggiandoti ad un nuovo partner che finirebbe col diventare la tua stampella. E se in quel contesto ti fosse capitata a tiro proprio l'anima gemella, varrebbe la pena rischiare di sprecarla così?

Ora non resta che aprirti al pensiero positivo! I trenta giorni son passati, ti sei coccolata, sei tornata serena, ti sei presa cura di te stessa e degli ambienti in cui ti muovi e vivi. Il passato non c'è più, ne conservi solo la lezione che quell'esperienza ti ha insegnato. Sei più consapevole di tante cose. Ecco che puoi tornare a guardare alle cose di sempre con ottimismo. Non metterti mai alla ricerca dell'amore. L'amore non si cerca. E' lui che ti viene a trovare. E non precluderti ogni possibile modo di abbracciare la tua felicità. Pensa positivo, concediti pensieri amorevoli, mettiti in ascolto della tranquillità che meriti. Attrarrai nuove opportunità e meravigliose occasioni di meritata gioia.

Abbiamo più potere di quel che crediamo di possedere. Impariamo ad usarlo al meglio.

 

 

 
 
 
 
 

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Un blog di: irene.74
Data di creazione: 30/09/2013
 
 

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