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Metamorfosi di una farfalla - Mindfulness & Love Coaching

 

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Ho un sogno. Ma… Da dove comincio?

Post n°611 pubblicato il 21 Maggio 2024 da irene.74

Non si dovrebbe smettere mai di sognare. Perchè quando questo accade ci si spegne inesorabilmente.

Il sogno ci permette di immaginare qualcosa di diverso da quanto sperimentiamo nella nostra vita reale. E ci offre la possibilità di comprendere profondamente il nostro bisogno di cambiamento.

Molti provano a raccontarsela che non hanno bisogno di sognare come quando erano bambini. Perchè conducono una vita invidiabile, per certi versi. E arrivare a sognare qualcosa di meglio significherebbe, in qualche modo, essere ingrati nonostante quanto già si possieda. Ma non è mica vero...

C'è sempre, qualunque sia la condizione in cui viviamo, qualcuno che sta meglio di noi e qualcuno che sta peggio. Se osservare ciò che accade attorno a noi, indubbiamente, ci offre la possibilità di avere un contatto diretto con la realtà oggettiva, non sta scritto da nessuna parte che immaginare di poter migliorare qualcosa sia reato.

Da bambini il sogno era parte attiva della nostra vita. Non ce ne rendevamo conto ma sognavamo continuamente. E questo moltiplicava all'ennesima potenza la felicità nei nostri cuori.

E' però pur vero che, diventati adulti, limitarsi a sognare può prendere il tempo che trova.

Perchè abbiamo smesso da parecchio di credere alla fata buona che, mossa a compassione, ci viene incontro avverando i nostri desideri con la sua bacchetta magica.

Perchè siamo consapevoli che il tempo che sprechiamo impantanati nella situazione che vorremmo cambiare (senza deciderci ad agire), è un tempo che, inevitabilmente, si carica di demotivazione e disincanto.

Ma allora... la cosa giusta da fare qual è?

Una volta che abbiamo ben chiaro il nostro sogno, chiediamoci quale sia il primo passo, anche piccolissimo, che può condurci nella direzione della realizzazione dello stesso e che possiamo fare già oggi, senza aspettare l'aiuto di nessuno.

A questo punto non ci restano che tre semplicissimi step da mettere in pratica:

1) Trasforma quel sogno in obiettivo. Ovvero non inquadrarlo più nella dimensione fiabesca ma esaminalo nella più asettica concretezza. Di quale obiettivo stiamo parlando?

2) Mappa la strada da fare. Se l'obiettivo può essere una sorta di traguardo che siamo chiamati a raggiungere, non possiamo certo procedere a tentoni: ci vuole una mappa. Qual è la strada migliore per arrivare esattamente dove dobbiamo andare?

3) Individua sotto-obiettivi. Come ogni viaggio che si rispetti, quando la destinazione non è propriamente dietro l'angolo di casa, occorre individuare delle tappe intermedie che ci permettano di spezzettare il viaggio, renderlo più gradevole e produttivo e per certi versi anche meno faticoso. Chiediti:

- Qual è la zavorra inutile che mi porto dietro da troppo e di cui mi posso finalmente liberare per far spazio al meglio che verrà?

- Se l'obiettivo si trova in cima ad una scala irta, ognuno degli scalini che dovrò inevitabilmente salire, dove mi condurrà? Di cosa è fatto?

- Sto mettendo dei segnali chiari che mi indicheranno quando sarò riuscita a raggiungerli uno dopo l'altro?

Un po' come quando ti devi cimentare con una ricetta nuova che non hai mai testato prima. Che fai? Ti procuri gli ingredienti, gli utensili che serviranno per la preparazione, e solo dopo segui le varie fasi del procedimento.

E per quanto difficile ti possa sembrare, ricorda che il viaggio comincia sempre con un primo passo. Che puoi fare oggi stesso per cominciare a toglierti da dove sei ed iniziare a dirigerti dove vorresti essere.

Sei pronto? Let's go!

 

 

 

 
 
 

Fly down...

Post n°610 pubblicato il 14 Maggio 2024 da irene.74

Te lo sei sentito dire qualche volta anche tu? "Vola basso..." Che affermazione fastidiosa... Chissà perché la gente si sente sempre e comunque legittimata ad esprimere giudizi. Come se non esistesse per ciascuno di noi la possibilità di decidere arbitrariamente cosa fare e come farla.

  • Chi, oltre noi, conosce quali sono le motivazioni che ci inducono a voler centrare un obiettivo?
  • Chi. oltre noi, sa come potrebbe cambiare di conseguenza la nostra vita?
  • Chi, oltre noi, immagina la determinazione e l'impegno con cui ci stiamo dedicando alla trasformazione dei nostri sogni in realtà?

Basterebbe rispondere a queste domande per comprendere meglio la situazione...

Ma cosa si nasconde dietro un'affermazione simile?

Alcune persone sono oggettivamente infastidite dall'impegno con cui perseguiamo la nostra felicità. Magari son quelle che hanno smesso di crederci, oppure le persone apatiche che ormai restano indifferenti davanti a tutto e si trascinano per forza di inerzia...

In altri casi si tratta di persone a noi vicine che sanno benissimo che se riuscissimo a tagliare quel traguardo spiccheremmo letteralmente il volo e non saremmo più manipolabili come possiamo esserlo ora...

Quello che vorrei che tu tenessi presente è che dobbiamo imparare a dare ascolto prioritariamente a noi stessi e secondariamente solo a quei giudizi/pareri/consigli che riteniamo meritevoli di attenzione.

Non sempre le persone con cui siamo soliti relazionarci son realmente interessate al nostro bene. Talvolta dovremmo addirittura guardarci le spalle... Ogni volta che hai ben chiaro un traguardo da raggiungere ed il motivo per cui ritieni importante farcela, smetti di cercare l'approvazione degli altri. E' un tuo progetto, un traguardo che porterebbe bene a te. Questo conta. Ridimensiona il resto.

D'altronde non a tutti piace l'idea di volare. Chi, ad esempio, è abituato a strisciare, può arrivare persino ad avere paura del TUO volo libero. E tentare di tarparti le ali per "legittima difesa"...

 

 

 
 
 

Chi ti sta frenando?

Post n°609 pubblicato il 09 Aprile 2024 da irene.74

Ricordi quando da bambini, in questo stupendo mese di aprile, cominciavamo a sentir parlare della gita scolastica? Non importa esattamente dove fossimo diretti, la sola idea di poter trascorrere delle ore spensierate coi nostri compagni, all'aria aperta, ci faceva esplodere il cuore di gioia! Nei giorni immediatamente precedenti non parlavamo d'altro. Pensavamo a cosa avremmo indossato, a cosa ci saremmo portati come pranzo al sacco... E la nostra immaginazione era già proiettata alle mille fantastiche attività che avremmo potuto svolgere coi nostri amici di lì a breve. La notte prima della gita, era un'impresa riuscire a prendere sonno! E il mattino seguente era uno dei pochi dell'anno in cui saltavamo giù dal letto prima ancora che la mamma venisse a svegliarci.

Solo ripercorrere con la mente questi ricordi spensierati fa bene al cuore. Ma da quanto tempo non ti capita di sperimentare qualcosa di simile? Forse sei tra quelli che sentono più familiare la sensazione di un trascinarsi lento e inesorabile di una infinita serie di giorni tutti uguali...

Ma davvero non abbiamo più nulla da aspettare? Realmente dobbiamo rassegnarci che sia giusto vivere così?

La verità è che se la nostra vita procede in questo modo, c'è un freno che ci sta impedendo di correggere il tiro. Non necessariamente ne siamo consapevoli. Ma il freno c'è. Perchè se non ci fosse, sarebbe per noi normale procedere nella vita con un atteggiamento decisamente differente. Molto simile a quello che ci animava alla vigilia della gita scolastica!

Sapere che qualcosa di bello ci attende, ci induce a percorrere il nostro cammino con entusiasmo. Non si può mica essere apatici mentre si procede verso una meta che si allinea al nostro personale concetto di felicità.

Il punto è che spesso in noi prevale la consapevolezza che questo possa succedere solo in determinate circostanze collegate ad eventi eccezionali: aspetto di prendere servizio perché ho vinto un concorso, aspetto la nascita di un figlio, aspetto il matrimonio...

Ma è profondamente sbagliato perché non si può pensare di essere felici solo in occasione di parentesi temporanee. La felicità, l'entusiasmo, sono parte di noi. Se ce ne priviamo finiamo con lo svuotare noi stessi. Col dare alla nostra vita un'impronta sbagliata.

Cosa ti frena esattamente in questo momento?

Cosa ti sta impedendo di alzarti al mattino prima che suoni la sveglia, felice per ciò che, giorno dopo giorno, stai costruendo? Hai forse smesso di sognare? O sei tra quelli che vanno avanti per forza d'inerzia e non si aspettano più nulla di buono? O, peggio ancora, qualche delusione, un fallimento, ti hanno messo in condizione di temere la vita?

Pensaci: ogni giorno che comincia è una pagina nuova che ci viene donata. Possiamo scriverci sopra ciò che vogliamo. Se scorrendo velocemente a ritroso le ultime della tua vita ti accorgi che sono tutte uguali, spente, tristi o vuote... Correggi il tiro! Non sprecare altro tempo. Rispolvera i sogni, dedicati a ciò che ti fa stare bene, circondati di persone e progetti che ti trasmettano la voglia di credere che davvero il meglio deve ancora venire! E lo stai costruendo, un pezzetto alla volta, giorno dopo giorno.

Siamo al mondo per procedere liberi verso la felicità che meritiamo. Se sperimentiamo qualcosa di diverso è perché, evidentemente, dobbiamo prendere coscienza di un blocco che sta condizionando pesantemente il nostro cammino. Abbi il coraggio di guardare in faccia la realtà. Riconnettiti all'entusiasmo che hai sperimentato l'ultima volta che ti sei dedicato a qualcosa di bello che ti ha reso felice. E poi riparti da lì. Che non è mai troppo tardi. 

 

 

 
 
 

E se non fosse così?

Post n°608 pubblicato il 02 Aprile 2024 da irene.74

Ci sono per tutti schemi di pensiero considerati al pari di certezze incontrovertibili. Luoghi comuni a cui crediamo automaticamente. Senza che ci sfiori neppure lontanamente l'idea che magari le cose non stiano sempre esattamente così...

Non ce ne rendiamo conto ma si tratta di vere e proprie barriere che arrivano a frenarci il passo. Barricate oltre le quali non ci sogneremmo neppure di poterci spingere.

Ma cosa accadrebbe se ci venisse data la possibilità di superarle?

Hai presente il senso di fastidio che ti assale quando apri la porta ed entri in una stanza in cui l'aria è pesantemente consumata? Non vedi l'ora di allontanarti e di dirigerti in un altro posto dove sia più pulita. E' quanto dovrebbe accadere pure con i nostri pensieri. Dovremmo "cambiare aria" a quelli che sanno di chiuso, che ci ingabbiano la mente da troppo. Ok... ma come si fa?

I nostri pensieri incidono pesantemente sulla qualità della nostra vita. Perchè, come abbiamo detto più volte, ad ognuno è associata l'emozione che ne scaturisce. Quindi se siamo soliti formularne di negativi, non ci meraviglieremo certamente nel constatare di essere arrivati a sera praticamente stremati perché dal cumulo di quei pensieri sarà derivato il carico di emozioni (altrettanto negative).

Ma quant'è bello poter spalancare le finestre e respirare finalmente l'aria più fresca e pulita che c'è?

Preparati a far arieggiare la tua mente! Liberati dei pensieri stantii che non ti portano più nulla di buono. Passa in rassegna quelli che procedono spediti sulla corsia preferenziale e chiediti: "E se non fosse così?"

Se non fosse amore quello che considero tale ma che mi tiene prigioniera di una relazione che mi sta soffocando?

Se non fosse vero che son costretta a portare sulle spalle tutto il peso del mondo perché tocca proprio a me?

Se non fosse vietato sognare a qualsiasi età e mi ritrovassi a riscoprire che ho smesso di farlo semplicemente perché mi sono morti tutti i sogni soffocati troppo a lungo nel cassetto?

Non posso ambire al successo perché alla mia età opportunità non te ne offrono più...

Non posso cambiare città perché sono obbligata a stare in questa in cui vivo da sempre...

Non posso dedicarmi a nuovi progetti perché ormai è troppo tardi anche solo per pensarci...

E se non fosse così?

Prova ad allargare gli orizzonti, abbi il coraggio di abbattere tutte le barriere che ti portano a tenere frenati i pensieri, cambia prospettiva. Nuove meravigliose scoperte ti aspettano...

 

 

 
 
 

Rinasci nella gioia e nella pace

Post n°607 pubblicato il 26 Marzo 2024 da irene.74

La rinascita appartiene a tutti noi. E' un concetto che si intreccia indissolubilmente col percorso di crescita personale. Arriva per ciascuno il momento in cui prepotente avanza il bisogno di fermarsi. Di aprirsi al cambiamento. Di rinascere.

Ma rinascere da cosa?

Dalle ceneri dei sogni che ci hanno frantumato, per accorgersi che non si è stati in grado di proteggerli abbastanza o che non erano quelli giusti a cui occorre invece fare spazio.

Dalle cattiverie degli inetti che consapevoli della propria pochezza vivono invidiando chi è migliore di loro e si divertono a distruggere la felicità degli altri perché totalmente incapaci di costruire la propria, per imparare come non dobbiamo diventare.

Dall'ingratitudine di chi ha sempre e solo ricevuto il bene da noi ma l'ha considerato diritto acquisito, scontato, dovuto, per ricordarci che davvero è un inutile spreco dare perle in pasto ai porci. Occorre imparare a distinguere i contesti in cui è giusto continuare a donare da quelli in cui no. Il metro migliore di valutazione? La reciprocità

Dalla stoltezza di chi si è lasciato abbagliare dalle strategie degli altri ed ha permesso che venissimo sacrificati per assecondare stupidi inganni, per comprendere che è arrivato il momento di allontanare tutto ciò che non merita di far parte della nostra vita.

Rinascere si può e si deve sempre. Purchè la rinascita parta dalla consapevolezza e ruoti attorno al cardine dell'Amore. La consapevolezza ci insegna che solo la Verità può farci liberi e che dobbiamo preferirla sempre, anche quando è brutta, ad una bellissima bugia. E l'Amore, a cui apparteniamo per natura. Perchè sarebbe la peggiore delle sconfitte permettere un cambiamento che si snodasse attorno a qualcosa di diverso.

Il male, la negatività, le cattiverie... vanno respinti al mittente. Sono fardelli inutili, pesanti. Che non portano niente di buono. Che rischiano di rovinarci la vita. Non dobbiamo fargli posto, mai.

Ogni realtà con cui ci relazioniamo custodisce potenzialmente i semi della Luce e dell'Oscurità. A noi spetta il compito di schierarci sempre, con coraggio, dalla parte della Luce. Perchè a quella apparteniamo, di quella siamo fatti.

Che tu sia credente o meno, il mio augurio per te nell'imminenza di questa Pasqua è di poter rinascere con determinazione nella gioia e nella pace. Non importa quanto faticoso possa essere oggi il tuo cammino, quanto male possano farti le ferite che porti con dignità. Fai buon uso di tutto. Guarda oltre. Credi che la strada che percorriamo è sempre la migliore per arrivare esattamente dove dobbiamo andare...

"...poichè oltre la nera cortina della notte c'è sempre un'alba che ci aspetta..."

 

 

 
 
 
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