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SOLITUDINE
Stanotte ti guardo, oh luna,
e penso alla mia vita
così pallida e senza colore,
in fondo assomiglia alla tua.
Anche tu come me
aspetti che le ore della notte
volino via
per poter finalmente riposare.
Questi versi sono stati scritti da Mario Serpa, un calabrese sulla cinquantina, ben piantato, con la pelle abbronzata e gli occhiali da sole sempre sugli occhi.
Mario è un ergastolano, detenuto in Sardegna da quasi trent'anni per aver ucciso gli assassini di suo padre. Glielo avevano ammazzato davanti agli occhi. Il padre era affiliato alla 'ndrangheta.
Da qualche tempo esce durante il giorno per andare a lavorare nella cooperativa agricola "Il Samaritano" ad Arborea (Oristano) creata appositamente per accogliere "ragazzi" come lui.
Mi ha regalato il suo libro di poesie... E nonostante tutto ciò che ha fatto, non riesco a togliermi il dubbio che alla fine sia una brava persona.
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Nickname: eyes910
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Sesso: F Età: 36 Prov: VI |
Se mantieni la calma in un momento d'ira, risparmierai cento giorni di dolore
Odi et amo. quare id faciam, fortasse requiris.
nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Odio e amo. Forse chiederai come sia possibile;
non so, ma è proprio così, e mi tormento.
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Inviato da: eco_del_silenzio
il 06/04/2009 alle 22:01
Inviato da: ania1981
il 16/09/2008 alle 12:55
Inviato da: eco_del_silenzio
il 05/09/2008 alle 15:55
Inviato da: ania1981
il 14/08/2008 alle 13:28
Inviato da: eyes910
il 06/06/2008 alle 17:53