Creato da: solo_veleno il 10/10/2005
... che con le parole scivola via, lontano da me e dalla mia vita... che si dissolve nel nulla, restituendomi nuove energie...

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Post N° 136

Post n°136 pubblicato il 18 Settembre 2006 da solo_veleno
 

In questi giorni, credo per la prima volta in vita mia, mi sento improvvisamente desiderosa di esprimere alcune mie riflessioni legate ai fatti di attualità più scottanti che occupano le pagine dei giornali. Mi sento chiamata in causa, anche se in passato non ho mai voluto intervenire...

Ad esempio, prendiamo il papa e le sue ultime dichiarazioni, che hanno scatenato reazioni tanto violente in tutto il mondo. Mi verrebbe da scrivere: ma per una volta che dice una cosa che condivido deve proprio finire alla gogna? In fondo, ha solo dichiarato che Dio è amore, indipendentemente dalla religione cui si aderisce, e non può essere contento di vedere gli esseri umani che si ammazzano fra di loro... non mi sembra davvero un brutto pensiero! Invece, lui ieri ha sostenuto di aver citato un brano che non rispecchia in realtà il suo pensiero personale. Allora, perché l'ha citato? E soprattutto, qual è il suo "vero" pensiero personale? Fra l'altro, questa mezza ritrattazione non ha neanche ottenuto l'effetto sperato, e cioè di ricucire lo strappo con i gruppi islamici più estremisti...

Prendiamo la morte di Oriana Fallaci, che in vita è stata tanto controversa quanto quasi unanimamente elogiata al momento della morte: se questa non è ipocrisia! A me le modalità comunicative da lei adottate dopo l'11/09/01 non piacevano affatto, ho sempre ritenuto che una donna intelligente come lei avrebbe dovuto considerare meglio l'importanza del COME stava comunicando, non solo del COSA - mica ho cambiato idea perché è morta. La rispettavo, da viva, per le sue scelte coraggiose come donna e come professionista e per la coerenza con le quali le ha portate avanti: mica la rispetto di meno - o di più - ora che è morta!

Prendiamo infine la vicenda della piccola Maria, la bambina bielorussa nascosta dai genitori affidatari per evitare che tornasse all'orfanatrofio dove è stata seviziata ed abusata.  C'è chi dice che ci sono delle regole da rispettare, e quindi Maria dovrebbe tornare comunque in Bielorussia "con tutte le garanzie del caso". A parte che alle garanzie io non credo affatto, perché in un paese dove i più basilari diritti civili non vengono rispettati io mi fiderei solo se potessi rimanere con lei 24 ore su 24, qualcuno ha considerato che la bimba ha cercato di suicidarsi già due volte? Dire che ha bisogno di amore e calore umano è il minimo, e considerare che non esiste in Bielorussia una famiglia disposta a darglielo è altrettanto lapalissiano. Dato che un orfano è sempre un peso per il bilancio dello Stato, allora io mi chiedo: come mai le autorità bielorusse sono così desiderose di riavere indietro la bambina? Quali interessi si nascondono dietro a questa vicenda? Nella speranza che, anche senza ricevere risposta a tali domande , la vicenda venga risolta nell'unico modo ragionevole ed umano...

Sono solo riflessioni.

Però in questi giorni mi impegnano più del solito.

 
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Post N° 135

Post n°135 pubblicato il 15 Settembre 2006 da solo_veleno
Foto di solo_veleno

Passo di qui alla chetichella, perché il blog mi manca ma non so bene come portarlo avanti.

Sono cambiata. Radicalmente.

La persona che ha aperto questo spazio virtuale è oggi solo una pallida ombra di quella che sono diventata. Quella persona si sentiva traboccare, il passato la colmava di amarezza e di fiele, e sentiva che il solo modo di sopravvivere consisteva nel dare libero sfogo al proprio veleno. Quella persona si stava arrampicando a fatica lungo un sentiero solo in parte tracciato, verso una meta solo in parte compresa ma comunque agognata - quindi si sentiva confusa, impaurita, insicura sull'effettiva validità del percorso intrapreso, del tutto svuotata della necessaria fiducia in se stessa e nelle proprie capacità.

Mi fa tenerezza, quella persona. Le voglio bene, perché ha sempre e comunque fatto del proprio meglio. Ma adesso sono una persona diversa.

Un primo pezzo di sentiero è stato percorso, sono arrivata ad un ameno altipiano dal quale si gode una vista piacevolissima sulla vallata e dove posso riposarmi per un paio di... secondi (!!!), e quanto meno il risultato mi ha rassicurata sulla direzione intrapresa. La scalata sta già ricominciando, ma ancora assaporo la dolcezza di questo traguardo, e quindi il mio passo è ancora leggero, lieve come la brezza che mi rinfresca e mi rinfranca.

Il punto ora è: cosa faccio di questo blog?

Perché, per tutta una serie di motivi, non ho mai avuto la possibilità di registrare qui i passaggi del mio percorso, ed ora il mio caro vecchio blog è diventato anacronistico. Così com'era non ha più ragione di essere, eppure io ci sono affezionata. Più che altro sono affezionata alle persone che lo frequentano, che mi conoscono con questo nick.

Devo ristrutturarlo?

Devo cancellarlo ed aprirne un altro? Oppure mantenerlo in letargo, in attesa dei tempi bui che certamente arriveranno, perché così è la vita, perché la scalata prima o poi ti sega le gambe?

Devo unirlo ad un altro che già sto scrivendo, e che a sua volta risulta parziale benché - senza un particolare motivo - più aggiornato, più aderente a quella che sono diventata?

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi, amici miei. Davvero, vorrei avere una vostra indicazione... perchè, nonostante le mie assenze ed i miei lunghi silenzi, voi siete diventati importanti per me più di quanto avrei creduto potesse accadere!

 
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Post N° 134

Post n°134 pubblicato il 28 Agosto 2006 da solo_veleno
Foto di solo_veleno

Ci si rivede fra qualche tempo...

UN BACIONE!

 
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Post N° 133

Post n°133 pubblicato il 23 Agosto 2006 da solo_veleno
Foto di solo_veleno

In questi giorni - sarà l'estate, oppure sarà il lavoro un po' particolare che sto svolgendo - mi tornano in mente tanti particolari del mio passato.

Brevi istanti o interi episodi, tutti speciali.

Il primo bacio - sono passati 20 anni, e ancora ricordo la sensazione delle sue labbra morbide sulle mie.

Il profumo delle serate di fine agosto, in montagna: il freddo sulla pelle, le guance in fiamme - 17 anni: un'estate incredibile.

Il momento esatto in cui ho rialzato la testa dopo un lungo periodo nero, e ho deciso di lottare, lottare, lottare - sono passati 12 anni, e quello spirito è sempre vivo in me come fosse ieri.

Il giorno in cui ho letto sul giornale l'annuncio che  avrebbe dato una svolta alla mia vita, quello in cui ho deciso in quale azienda fare il mio stage - cosa che ha definitivamente indirizzato la mia vita - il primo vero colloquio di lavoro. Intorno a 9 anni fa, quando mi sentivo capace di fare tutto, di scalare la vetta del mondo.

La scoperta, inebriante, di poter davvero scalare la vetta del mondo, e di poter andare anche oltre. La consapevolezza di non essere solo quella che gli altri vedono, e nemmeno quella che credo di essere, ma MOLTO DI PIU'. icordo in particolare un episodio di 7 anni fa, anche se poi ne ho vissuti altri, più di quelli che mi fossi guadagnata, con la stessi valenza.

Il giorno in cui ho deciso di licenziarmi - e, nonostante tutte le difficoltà attraversate da allora, ancora credo di aver fatto la scelta giusta, di aver fatto bene a credere nei miei ideali ed in me stessa. Circa 3 anni fa, giorno più giorno meno.

Ed infine, una meravigliosa settimana di circa 4 mesi fa, che mi ha svelto i misteri dell'Amore, dell'Universo, di Me Stessa. Che mi ha svelato il mio Scopo. Che mi ha permesso, per la prima volta in vita mia, di sentirmi al posto giusto a fare la cosa giusta, e non un "eesere indefinito in transito provvisorio".

MOMENTI.

SPECIALI.

CHE MI DEFINISCONO.

 
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