Creato da unemozione il 07/08/2007

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Post n°6 pubblicato il 09 Agosto 2007 da unemozione

lascio un sospiro nel silenzio di queste note,mentre ascolto il mio cuore urlare....come le corde di una chitarra,la mia anima tesa,ripete di quel vibrare.....

........come fossi tu la musica ed io il tuo strumento...come fossi io la melodia e tu le note dolci ...insieme in un solo ritmo che canta di una storia..

.vorrei fosse la nostra.

..è solo la mia.....                 

                                                                                                                   Unemozione

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Commenti al Post:
fersal2007
fersal2007 il 09/08/07 alle 21:43 via WEB
Ciao...Bellissimo brano e belle le parole che hai scritto. Una risposta a modo mio... FERMEREI IL TEMPO SE POTESSI FARLO Uguali alle nubi, le notti vanno e vengono nell'arena della luna. Qualunque goccia ci filtra e, a volte, lo smarrimento é la nostra reale identità. Fermerei il tempo se potessi farlo perché la nostra saggezza fosse quella dei fiumi. Non ne abbiamo un'altra. Persistere. Andare con i fiumi, onda su onda. I pesci incrocerebbero i nostri visi vuoti. E noi passeremmo limpidi per acque sconosciute. Sapevi che i miei vestiti conservavano l'epidermide del mio sogno ed erano lì, non viaggiavano con me, erano lì, custodi della luna nel cassetto di un ritorno prodigo al padre inconsolabile. Sapevi, madre, anche tu, e conversavi a lungo con i vestiti, conversavi tanti imbrunire con la mia lunga assenza. C'era rumore in essi: pesci in un acquario di flanella e lino. Un sotterraneo ritmo li agitava. Fermerei il tempo se potessi farlo perché le mie poesie, lo so, saranno erranti, come me, da vivo e avranno volto, il certificato di nascita, la levigata avventurosa gioventù dei miei giorni felici. E vivranno nella polvere, o fra i cereali che la mia gente coltiva, nel cesto di nocciole, o con il pane ardente e fresco. Accompagneranno i solitari nella bisaccia delle aurore, andranno con quelli che si amano. Fermerei il tempo se potessi farlo perché vorrei le mie parole insieme a coloro che soffrono o tentano di respirare la nuova vita dell'uomo. Che siano sale e non saranno calpestate. Ma non voglio frontiere o pedaggi per il loro ingresso fra coloro che vivono. E persino di me, che le ho rese in scrittura, non le vorrei pane quotidiano poiché, si sono scritte con questo inchiostro delle cose infinite, ma ugualmente forestiere ai giorni che verranno. C'è tanto silenzio sulla pelle e ci ricoprono solo le mani. Penetra il freddo fino al ventre come un fiume in cerca. Bisogna scoprire cammini ripercorrere parole gravi pensare che morire è fare miracoli che il disotto e la terra ci appartengono. Bisogna nascere da dentro come minerali, spaccare la luna in due spartire i giorni di pioggia, camminare fino al fondo, come l'albero, come l'erba, cadere fino agli occhi dove ci protegge costante la morte. Se potessi vorrei fermare il tempo perché quando passa l'uragano, volano case gli uccelli stanno a terra, gli occhi pieni di polvere, in attesa, con le palpebre chiuse. Fanno nostalgia le cose che resistono in mezzo agli uragani, quando la gravità non dà spettacolo, ancorate alla terra, mute, senza pena apparente mentre intorno turbina il mondo e la casa degli uccelli è fatta d'aria e reti di metallo. Dall'auto, passando, appaiono visioni: fenicotteri che escono dal sogno : una gamba, poi, l'altra con cautela di arcani, la pazienza infinita delle cose che traghettano anime. Non puoi far crescere il Ricordo quando ha perduto la Radice - consolidargli il Suolo intorno e collocarlo eretto Inganna forse l'Universo ma non recupera la Pianta - La vera Memoria, come i Piedi del Cedro è ferrata col Diamante - né puoi abbattere il Ricordo quando una sola volta sia cresciuto Le sue Gemme di Ferro spunteranno di nuovo anche se rovesciato, disperso - ucciso … C'è una sofferenza così assoluta che ingoia l'Essere poi copre l'Abisso con l'Estasi . Così la Memoria può passarci intorno, attraverso, sopra come chi immerso nel deliquio proceda sicuro dove un occhio aperto lo farebbe cadere osso dopo osso. Fermerei il tempo se potessi farlo, ma è tardi e la quiete che regna nel mio cuore mi impedisce di raccontare storie diverse da questa e il mare, tutto il mare che mi aspetta nutre solo la speranza dei nostri domani privi di foglie sparse al vento, di ancestrali paure che cancellano la memoria e i ricordi. Fermerei il tempo se potessi farlo, ma alla fine di ogni viaggio il carrozzone del cuore è come quel vecchio vagabondo che si è perso nel tempo: cuore tenero, coltello fra i denti, corona di spine che offre pietà alla luna, sorriso di bambino che cura un cervo morente, paesaggio di mille colori che in un’alba diversa raccoglierebbe tutti i silenzi del tempo. Chi vive non bussa alla mia porta perché se potessi fermerei anche il suo tempo!Una giacca appesa alla vita (così per dispetto) al disincanto della vita, ai genitali della vita, dissi ad un vento che batteva (così per dispetto) sulla mia casa in un Natale con briciole di panettone, un Brut sgasato, sull'unica seggiola riscaldata "Ciao"
 
MagikBox
MagikBox il 10/08/07 alle 10:29 via WEB
un saluto al tuo bellissimo blog. fantastiche parole. ciauz
 
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