Creato da giona2068 il 15/03/2015

OMELIA DOMENICALE

Spiegazione del Santo Vangelo

 

 

« S. Vangelo 29.3.15SANTA PASQUA »

Mercoledì Santo

Post n°4 pubblicato il 01 Aprile 2015 da giona2068

 

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Mt 26,14-25  -  Mercoledì Santo.

 In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù.

 Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.

 Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto».

 

Parola del Signore

 

 

A volte  le letture cominciano con: “In quel tempo” per dare una collocazione nel tempo a ciò che stiamo leggendo, ma spesso nella nostra mente passa la convinzione che ciò che successo quella volta sia per noi un racconto che riguarda gli uomini di quel periodo.

In verità, ciò che viene riportato, viene volutamente riportato perché l’’uomo è sempre lo stesso e cade sempre nello stesso modo anche se è tecnologico e colto. La cultura e la tecnologia appartengono alla mente ma chi determina la condotta umana è il cuore. Per questo ciò che successo in quel tempo è esattamente ciò che succede o è già successo in questo tempo.

In quel tempo Giuda per amore del denaro tradisce il Signore Gesù pur avendo visto segni e prodigi e oltretutto pur essendo stato avvisato dal Signore in persona . Sono forse io? “Tu lo hai detto”

Chi guida l’uomo non è la mente, la mente tuttalpiù collabora nel come fare, ma  chi decide è il cuore.

 Se nel cuore di questo Giuda non ci fosse stato l’attaccamento al denaro non poteva vendere  il Signore né  per trenta denari né per tre miliardi di denari, perché l’amore è più forte della morte.

Per non fare lo stesso errore, l’unica via è scoprire in tempo cosa c’è nel nostro cuore.

Gli attaccamenti alle cose  di questo mondo sono esche che ci attirano, anzi ci hanno attratto, esattamente  come le esche del pescatore attraggono i pesci.

 Come dietro ad ogni esca che attira il pesce c’è il pescatore, cosi dietro ad ogni esca che attira l’uomo c’è satana che suscita desideri esattamente  come l’esca suscita il desiderio nel pesce, ma lo porta nella pentola. Quando soddisfiamo i nostri desideri,  ma che non sono nostri, finiamo nella catena del peccato che ci rende schiavi per poi…..

Se nel nostro cuore c’è  l’attaccamento al denaro, o al potere o al sesso per il sesso,  anche se non ce ne rendiamo conto, siamo dei potenziali  Giuda, anzi siamo già dei Giuda perché se stiamo desiderando vuol dire che adoriamo quello che desideriamo e prima o poi metteremo in pratica il tradimento.

Mettendo in pratica tradimento crocifiggiamo il Signore che vive nel profondo del nostro cuore.

Non siamo più in comunione con Signore  Gesù perché la comunione è frutto  dall’amore

LUI è la vita, se non siamo in comunione con la vita siamo morti spiritualmente.

Se adoriamo le cose mondo è impossibile essere in comunione con il Signore perché siamo già in comunione con il nostro idolo.

Nel cuore dell’uomo c’è un solo posto.

Il peccato è mettere al posto del Signore DIO qualsiasi cosa che non sia LUI.

Mettere il mondo al posto di LUI è contro la natura umana; per questo il peccatore non ha la pace.

Il primo passo per liberare il nostro cuore è scoprire i nostri attaccamenti, per poi rinunciarci con il SUO aiuto., morire per poi risorgere a nuova vita.

Avremo un cuore nuovo, uno spirito nuovo e una vita nuova.

Questa è la Pasqua, questo è l’amore e per questo leggiamo la lettura di quel tempo.

Grazie Signore Gesù

 
 
 
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