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OMELIA DOMENICALE

Spiegazione del Santo Vangelo

 

 

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Omelia del 20Mz 2016

Post n°116 pubblicato il 20 Marzo 2016 da giona2068

Dal Santo Vangelo secondo Luca.

 


Oggi è la domenica delle palme per ricordare la festa che gli ebrei fecero al Signore Gesù quando entrò in Gerusalemme. Si chiama domenica delle palme perché gli ebrei fecero festa sventolando  le palme .

Fin qui è tutto bello, il popolo Lo accoglie Gli fa  festa nonostante che fosse abituato ad accogliere in quel modo solo  le persone importanti che si presentavano con carri trainati da cavalli di razza.

Il Signore Gesù si presente in groppa ad un puledro non domato e questo da un lato   è un gesto di grande umiltà e dall'altro lato un segno di potenza che nessun essere umano è capace di manifestare.

Se non avesse avuto la potenza non avrebbe potuto cavalcare un puledro non domato. Certamente  il puledro  Lo riconobbe e si sottomise a Lui, mentre gli stessi uomini che Gli stanno facendo festo presto grideranno "crocifiggiLo".

Il puledro si sottomette perché vede lo Spirito, mentre gli uomini non vedono lo Spirito e Gli fanno festa solo perché conoscono con la mente e non con il cuore, le Sue opere!


Come mai lo stesso popolo che sta gridando: Osanna, Osanna figlio di Davide, dopo solo quattro giorni griderà "crocifiggilo"?

Chi guidava questo popolo?

Purtroppo il popolo era guidato da quelli che sono lupi vestiti di agnello che prima o poi vengono fuori e dimostrano la loro vera identità.

Scribi, farisei e falsi religiosi hanno avuto il coraggio di voler la crocefissione del Signore per non perdere il loro potere difronte a Colui che scopriva la loro falsità.

Basta immaginare cosa avviene nel cuore di questi capi "spirituali", che sono amati ed ascoltati dal popolo, quando lo stesso popolo crede  proprio in colui che scopre la loro falsità e Lo mette al primo posto!

Molte volte pensiamo che questo avvenga a causa della superbia e dell'orgoglio, ma dimentichiamo che l'orgoglio e la superbia sono satana in persona che vive nell'uomo.

Questi lupi vestiti di agnello potrebbero essere ognuno di noi se è superbo e/o orgoglioso. In particolare è ogni persona ambiziosa o/e che non vuole ammettere i propri sbagli per non scendere dal trespolo che sul quale si è coricato.

In ogni caso il Signore sta entrando in Gerusalemme pur sapendo che quelli che Gli fanno festa saranno gli stessi che decreteranno la Sua crocifissione  tramite Pilato,  che collabora per paura di perdere il potere e la gloria.

Il Signore, prima di essere arrestato, cena con i Suoi discepoli, non per far festa nè per mangiare del buon cibo, ma per istituire l'eucarestia e oltretutto per realizzare il tradimento di Giuda. Giuda non tradisce perché il Signore lo aveva destinato a questo, ma perché nel suo cuore c'era l'attaccamento al denaro. Il Signore che conosce anzitempo ciò che ogni uomo farà, ha fatto il progetto di salvezza per noi cambiando il male di Giuda  in bene, ma ha anche detto guai a colui che mi tradisce: Sarebbe meglio per lui se non fosse mai nato!

Quando il Signore istituisce l'eucarestia, benedicendo il pane, che chiama: Mio corpo, e benedicendo il vino che chiama: Mio sangue, offre se stesso come sacrificio vivo per tutti gli uomini delle generazioni di quel tempo e per quelle future.

Se il Signore non avesse accettato la croce quel pane e quel vino sarebbero rimasti pane e vino. Sono diventati il Suo sangue e il Suo corpo nel momento che è salito sulla croce, perché con la croce ha veramente dato se stesso per la nostra salvezza e oltretutto perché con la Sua resurrezione abbiamo conosciuto la Sua unità con il Signore Dio Padre che tutto può.

Il corpo è la dimora dell'anima e dello Spirito, per chi non li persi. Il Signore Dio con la Sua onnipotenza fa entrare il Suo Santo Spirito nel pane e nel vino affinché tramite essi, che diventano il Suo tempio al pari del nostro corpo, il Suo Santo Spirito venga veicolato in noi per ridarci la vita.

 Noi crediamo che senza il Suo Santo Spirito non abbiamo la vita?

Se lo crediamo vuol dire che una minima parte di Spirito è ancora in noi, non siamo proprio  morti ma,  per usare una metafora, siamo malati. Al contrario se non lo crediamo siamo morti, il morto non crede nella sua morte, anzi non può! 

Ricevendo il Suo Santo Spirito tramite l'Eucarestia , non siamo ancora  salvi, ma abbiamo quel raggio di vita che ci  consente  di non perderlo di nuovo, di sentire il profumo della vita e oltretutto e di combattere contro il male e il maligno che ci ha portato fuori strada seguendo gli idoli ai quali siamo attaccati.

Noi viviamo due mondi: Quello visibile e quello invisibile, ma se siamo attenti, dalle nostre opere possiamo scoprire ciò che nell'invisibile ci guida.

Se non siamo attenti non scopriremo mai chi siamo e chi guida i nostri passi. Promettiamo e non manteniamo, crediamo di essere quando non siamo e pensiamo di sapere quando non sappiamo.

Siamo esattamente come  Pietro che promette di rimanere fedele al Signore, ma Lo rinnega nel momento della prova perché, quando prometteva, non era consapevole di chi guidava i suoi passi. Solo il suo pianto ha salvato la sua anima. Anche la nostra anima sarà salva solo se riconosceremo le nostre colpe e piangeremo per i nostri errori che hanno causato la crocefissione del Signore.

Anni fa un pompiere di Roma, per salvare una persona travolta dalla piena del Tevere, dopo aver posto in salvo la persona stessa , è stato colpito da un grosso tronco ed è morto. Costui ha dato la sua vita per salvare chi era in pericolo, se non ci fosse stato pericolo, non sarebbe andato incontro alla morte.  Il Figlio del Signore Dio ha accettato consapevolmente la morte per salvarci e questo è il segno del gran pericolo che stiamo correndo, ma lo crediamo?

Se non lo crediamo rendiamo vano il Suo sacrificio anche se partecipiamo a tutte le cerimonie, processioni, feste ecc....

La salvezza viene dal credere e dalle opere che la nostra fede  ci induce a fare.

Il Signore Gesù accettando la croce come rinuncia totale alle cose del mondo, ci ha dimostrato che la rinuncia  purifica, la purezza è lo Spirito Santo in persona e lo Spirito Santo è Spirito di vita.

Siamo peccatori, ma il Signore è venuto proprio per i peccatori. E' venuto per portare il perdono ai peccatori che credono di esserlo e si ravvedono,

Questo è l'AMORE di che è stato crocifisso a causa dei nostri peccati.

 


Grazie Signore Gesù.

 


Il mio augurio è che la crocifissione del Signore non diventi una delle tante notizie del telegiornale che non ci riguardano.

 
 
 
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