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OMELIA DOMENICALE

Spiegazione del Santo Vangelo

 

 

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Omelia del 3.4.16

Post n°120 pubblicato il 05 Aprile 2016 da giona2068

Giovanni 20,19-31
 La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
 Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

Parola del Signore.

 


Come mai ci persone che credono senza vedere,  persone che credono dopo aver visto e, peggio ancora, ci sono persone che non credono anche se vedono? Esempio : Scribi e farisei hanno visto che Lazzaro è risuscitato, hanno visto che un cieco è stato guarito ecc...ma non hanno creduto. Il problema è che quando l'uomo perde il Signore Dio dal suo cuore perde la verità, chi perde la verità perde la vita e chi perde la vita è morto. Il morto non può credere neanche se vede perché è morto ed a lui è detto: Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti.
Il salario del peccato è la morte. Se il peccato non s'incarna completamente nella persona, la morte non è totale. Quella piccola parte di vita che  rimane diventa una piccola speranza di tornare alla pienezza della vita, ma occorrerà tanto impegno e tanto combattimento per fare un piccolo passo.

Oltretutto occorrerà credere nella propria verità. Solo la conoscenza della nostra verità, la consapevolezza di quello che siamo ci spingerà a cercare la vita. Fino a quando non saremo consapevoli di ciò che siamo, partecipiamo a tutte le cerimonie, andiamo nei santuari, diventiamo eruditi in teologia ecc..,  ma dopo lunghissimi anni di cammino scopriamo che il nostro cuore non è cambiato e che siamo quelli di prima o forse peggio. Infatti l'acculturamento religioso, in chi non ha scoperto chi è, e la partecipazione alle cerimonie religiose creano  una  maschera che ci trasforma in lupi vestiti di agnello pronti a mordere quando qualcuno ci tocca. Quello che è ancora peggio è che questo inganno fa crescere in noi anche  la superbia e l'orgoglio che sono satana in persona nell'uomo. Se non vogliamo ingannare noi stessi, dobbiamo seguire i passi del credere. Il primo credere è il credere nella nostra verità di peccatori. Credere di essere peccatori vuol dire credere di aver perso buona parte della vita che era in noi  e, oltretutto,  di aver colpito il cuore del Signore nostro Padre. E' un errore  cercare di scoprire chi è il Signore Dio senza sapere chi siamo noi. Scoprire chi sono diventa allora scoprire che sono, anzi che  ero, l'immagine e somiglianza del Signore dell'Amore e della Pace, ma che  ho distrutto questa immagine in larga parte. Se   ciò che mi è rimasto è sufficiente affinché io possa recuperare, torna in me la speranza.

Se scopro solo le mie schifezze rischio di cadere nella disperazione come Giuda, perché dietro a questa scoperta c'è satana che si trasforma in un falso predicatore che mi fa vedere solo il mio sbaglio: Hai visto cosa hai fatto? Hai tradito il tuo "dio"! Non ti rimane che suicidarti o vivere senza speranza ecc...

Se il figlio prodigo, quando ha scoperto il suo sbaglio, non si fosse ricordato di essere figlio di chi era figlio, non sarebbe ritornato al padre fiducioso di essere perdonato. Avrebbe cioè fatto anche lui la fine di Giuda, ma questo non avvenne perchè in Lui era rimasto un raggio di luce.

La stessa cosa dobbiamo fare noi, se non lo facciamo ci manca quel raggio di luce.

Se vogliamo camminare verso il credere o crescere nella fede, dobbiamo scoprire chi siamo, cioè peccatori ma figli del Signore Dio.

In questi giorni ho incontrato tante persone che credono di non dover più pensare al passato. Questo è giusto, ma a condizione che abbiamo  smesso di pensare al passato quando abbiamo pianto per le nostre colpe, quando cioè abbiamo  sentito nel nostro cuore la stessa spada che ha trafitto il cuore del Signore Dio che vive nei nostri cuori.
Solo in quel momento sentire sentiremo nella nostra coscienza la voce del Signore Dio: Figlio mio ti ho perdonato.

Questo è un passaggio obbligato se non voglio essere, non quello che se non vedo non credo, ma quello che pur vedendo non  crede. Il resto lo sappiamo già.  

Dice il Signore tramite S. Giovanni.

Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

Credere che il Signore Gesù è il Cristo, il Figlio del Signore Dio, vuol dire avere la vita, ma per arrivare a credere questo occorre prima credere nella nostra verità. Lui è via, verità e vita. Essendo Lui verità, credere nella  nostra verità vuol già essere in Lui: Vedi ladrone crocifisso con Lui alla Sua destra.

Passa questo mondo passa questo tempo ma le mie parola non passeranno mai, dice il Signore. Ciò che è stato detto in quel tempo è esattamente ciò che viene detto in questo tempo.

Chi crede sarà salvo e chi non crede sarà condannato. Nessuno sceglie in piena consapevolezza  di essere condannato. Per questo satana convince chi glielo permette che il Signore Dio è solo  amore, pace e misericordia  nascondendo che è anche giustizia.

Vogliamo allora credere in Spirito e Verità per non cadere in questa trappola.

La verità è l'amore del Signore per ognuno di noi, è Lui in persona, chi ama la verità ama Lui.

Grazie Signore Gesù


 
 
 
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