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Un blog creato da stagionidiverse il 26/06/2005

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« Messaggio #53 »

Appena meno del silenzio...

Post n°54 pubblicato il 27 Gennaio 2007 da stagionidiverse
Foto di stagionidiverse

Oggi è il 27 gennaio 2007, ieri ho pianto e oggi anche. Non mi frega nulla di chi pensa alla retorica, al sentimentalismo. Accusatemi pure di entrambi.

Federica (si tratta di minore e per rispetto non aggiungo altre citazioni) è morta, tristemente nota a me e a tanti per qualcosa che non avremmo mai voluto sapere.

Volevamo non accadesse, vogliamo non accada ancora.

 

Quando parlo dei miei antenati mi ricordo sempre di aver avuto una lontana parente, bambina, che morì per infiammazione all’appendice. Lo dico considerando che a quei tempi non si operava e non si sapeva operare. Allora di appendicite si moriva.

Si dicono queste cose considerando i tempi cambiati in meglio, certo per questi vantaggi, e il tempo passato, tristemente pesante su persone che nessuna colpa avevano di essere malate.

 

Ieri mi è tornato alla mente, è incredibile dover ammettere che Federica non è che uno dei casi, non l’unico. Ricordo una ragazza morta in uno studio privato anni fa, persone anziane morte sulle ambulanze. Ammalati rifiutati che sono deceduti il giorno dopo, per mancanza di cure e di attenzioni. Eppure non è più storia vecchia di tempi in cui troppi ausili medici non esistevano.

 

Federica, quanto male fa pensare al tuo corpo di sedicenne che non ha più vita!

Quanto è doloroso pensare che io subii lo stesso intervento proprio a sedici anni, dopo un anno di tormentosi dolori all’addome. Saltuari e non meno insopportabili.

Quanto mi duole pensare che i medici che mi operarono furono solerti più di questi,  per questi interventi si restava in ospedale una settimana. Tu avresti dovuto tornare a casa ben più in fretta.

Tu dovresti avere adesso tempo per scrivere sul tuo diario, tu avresti potuto diventare famosa non per questa tua tremenda fine, ma per la tua passione di scrivere. Quando duole sapere che famiglia e amici non vedranno il tuo sorriso per un errore.

E a loro non posso dire nulla. Chi sa consolare una madre spezzata in due?

Posso solo sperare che il tuo ricordo le sia vicino in modo positivo, quanto di te è stato prima di questi giorni disperati. A lei come a tutti gli altri.

E se ti parlo direttamente non è per retorica, non per colpire o ferire, non per sensibilizzare. Soltanto vorrei poter pensare che puoi sentire e penso invece sia impossibile. Ti vorrei dare quella considerazione che l’incuria ti ha negato, strappandoti a una vita serena e a chi ti ama.

Vorrei gridare, ma il tuo sorriso raggela.

 

Non per il dolore, non per il pianto, ma per Federica non permettiamo siano routine, queste carenze. Non lo permettete ancora, fatelo per Federica soltanto, siate severi.

Non mi parlate di disgrazia e di caso, di fatalità e di disperati tentavi di salvarla.

Silenzio!!!

Non doveva accadere,  altro non sono disposta a sentire.

Credo sia giusto punire chi sbaglia in modo tanto pesante, credo che gli ammalati debbano sentirsi sollevati dal finire tra le mani di una persona che ha commesso un errore troppo evidentemente fatale.

Quanti sono disposti a portare una persona di famiglia in quell’ospedale per un intervento?

 

Voglio pensare una carezza agli amici e famigliari di Federica, un abbraccio troppo piccolo per essere abbastanza.

Voglio che si indaghi con attenzione su questi fatti, controllerò che sia così.

Controllate tutti che sia davvero così, facciamolo insieme.

Per Federica.

 

 

 Patrizia P (da Diario Doppio)

 
 
 
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DA UNA MAIL RICEVUTA...

"Prendendo in esame le ultime scoperte della comunità scientifica mondiale,
l'autore parla di cosmologia, ovvero lo studio della natura dell'universo.
Servendosi di Einstein e delle sue teorie che spiegano i legami tra
relatività e cosmologia, Aczel ci spiega come il grande scienziato si sia
praticamente trasformato nel portavoce di Dio rivelandoci le verità
fondamentali dell'universo in cui viviamo. In realtà lo studioso, quando nel
1912 dedusse dai suoi calcoli che l'universo era in continua espansione,
ritenne implausibili le conclusioni della sua scoperta e inventò una
costante matematica (la "costante cosmologica") che ovviasse al problema.
Oggi la scienza conferma sempre più quell'ipotesi di novant'anni fa."

Eheh...scommetto che solletica il tuo interesse!

Ti voglio bene!
 

...MAIL ARRIVATE, GRAZIE!

Ciao Pat anche a me ha fatto molto piacere sentirti, poi sei sempre un
vulcano di idee, di robe da fare, di progetti che dai sempre il buon
umore! Si è vero sono felice e delle volte mi sembra di essere dentro un
film, non sono molto abiutuato ai sogni che si avverano, e forse tu eri
una delle poche persone che sapeva del mio di sogno e il bello che ci
credevi più di me.
 

...MAIL...

Cara Patrizia,
...che tristezza nessuna tua mail, oggi!

 

Quanti anni hai Vasco

 

 


Quanti anni hai
stasera
quanti me ne dai...
bambina
quanti non ne vuoi
più dire
forse non li vuoi
"capire"...
Ti ho pensato sai...
stasera
ti ho pensato poi...
la sfiga
mi ha telefonato lei
per prima
non ho saputo dir di no
lo sai che storia c'era

Dopo dove vai
stasera
sai che non lo so
bambina
certo che tu no
non sei la prima
e di certo no
non sei la più "serena"
Quello che ti do
stasera
è questa canzone
onesta e sincera
certo che potevo sai
approfittar di te
ma dopo come facevo
a fare senza .....se

Meglio che "rimani"
a casa
meglio che "non esci"
stasera
perché la notte non è più
sicura
e non è nemmeno più
sincera

Quanti anni hai
stasera
sai che non lo so
bambina
forse ne ho soltanto qualcuno... qualcuno
...più di te
ma è la curiosità
che non so più cos'è.

 
 
 
 

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