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Identificazioni (il tuo silenzio)

Post n°106 pubblicato il 20 Dicembre 2014 da stefano.caldiron
 




 


Mi circondi col tuo silenzio
sei una Mancanza
sei un'Ovvietà
sei una Necessità
sei un non detto
sei un manifesto/non manifesto
sei un impossibile inevitabile
sono te
sei me
nient'altro che me nascosto
inevitabile io
necessario evidente incredibile inspiegabile
canto del gallo
voce del silenzio in mezzo a troppo rumore
coscienza di me qui, ove NON mi riconosco
  pienamente mai
rinuncia di un irrinunciabile
mistero speranza
soluzione unica agognata inevitabile necessaria
(volutamente) imprendibile
io sono sé
imprendibile
memoria
che non riesco mai pienamente ad afferrare
sforzo costante
come posso mano afferrare me stessa
pane mangiarmi
pensiero sapere senza ricordare
così la mano è ove
non è la mano
e il pensiero ove non è il pensiero
e ogni pensiero è precisamente e solo ove sono tutti
 gli altri pensieri
e il mio corpo in tutto il mondo
precisamente dove manca il mio corpo.


Per sapere di me se penso al corpo
come identificazione
mi saprò ovunque (guardando ovunque)
non è corpo
così risolverò (chi)
il mistero
se mi troverò ovunque
non credo di essere
in quanto l'impronta nel mondo del mio corpo
è in realtà ciò che posso osservare
di me
per, mano, afferrare me stessa
nel presente
e questo non si può chiamare
Dio
perché bestemmiato sempre per i secoli
quindi
sarà
sarai
Inevitabile
Necessario
sempre presente eco della mancanza di te
(di me)
ricordo di ciò che sono
(non sono)
impronta della mano nella sabbia
e io (io) un povero stupido
che cerca di capire
una cosa più grande di lui
ovvero tutto il mondo
me (me) compreso
me escluso
me me me
io

noi
entrambi
ma il senso vero/ultimo/motivante
e il sapere
vero sfugge
all'intuizione stessa
per quanto profonda
ma non mai
alla memoria
alla memoria
di ciò che sono
di me/me/me/io/sé
per questo il corpo
che ho (credo) (di avere)
è l'ombra di me da me creata (uomo)
per vedere / me
da fuori di me
(credendo che sia
non me.)

 


Ma non volevo parlare di questo
perché il ricordo mi spinge a qualcosa
che vorrebbe muovere
lacrime
in tutti gli uomini
e al ricordo
così
solo per non pensare più
i rumori
ma il silenzio
pensare
solo per dividere fra noi
uomini
il sole quando c'è
e nel freddo
vicini stringere i corpi
perché ancora
abbiamo alberi e grano
fratelli, quindi
parti di me
anzi, me
in quanto
vero me
dato che io non sono
qui
dato che questo corpo
è mancanza di me.

 

Come può ogni parola
risuonare
in diverse sfere
e richiamare
realtà diverse
sempre  /  ogni volta
dividersi
in possibilità opposte
tutte vere pregne
di significati
ogni parola inganna ed evoca
evoca verità
verità
verità

 

 

 

 

 

 




 
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