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Post n°119 pubblicato il 02 Maggio 2015 da stefano.caldiron
 

 


Come ho sentito il ricordo
ora so
come l’agosto era chiaro di colori
e di silenzi persi nel fragore
di cicale.

Come di forre ed alberi
i silenzi rivedo
misteri di rivi nascosti
ora so 
come nell’aria tersa
si rompeva la brace
e poi la luce;
erano lenti i giorni
l’autunno era 
di rosse querce
e rimaneva
sui greppi
il verde profondo dei lecci. 

Come ora ricordo il silenzio
come sa.  

Sa e ricorda
di querce arrossate
di chiara estate 
di tersa luce  

ma 
non sa  
come io  
poi nulla so

di rive nascoste
di verdi vallate
di forre profonde  
di rossa brace 

Come non so più niente  
ed il silenzio
in modulata eternità del tempo  
mi richiama.    

 


 

 
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