Creato da stefano.caldiron il 07/03/2012
poesie, racconti, considerazioni
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Forgio creta
I.
La sto forgiando, la mia morte
ecco
col materiale che mi è stato dato
lavoro
ecco.
Un colpo, due colpi, forgio.
Ecco, liquefo, coagulo, attendo,
batto piego attorciglio
batto, sbalzo, alliscio.
La sto forgiando davvero la mia morte.
Come un capolavoro.
Con la cura maniacale di chi non sa.
E la mia vita?
sarebbe bello
avere la stessa materia
questo metallo fuso
così evidente così semplice da lavorare.
II.
Un colpo qui, uno là,
prende forma ecco
fondo, coagulo, arrovento, forgio.
La vita,
bello sarebbe fosse argilla
ma argilla non è,
l'argilla non tiene.
Perché l'argilla è acqua.
Duro metallo dorato
e batto e rifondo
e coagula, e arrovento, e batto.
III.
Oggi
mi hanno dato argilla da plasmare
morbida argilla da plasmare
morbida creta
fra le mani
e tempo e silenzio
da ascoltare
e silenzi e spazi
da guardare
morbida creta
tempo fra le mie mani
morbida creta.
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Inviato da: cassetta2
il 19/09/2022 alle 08:05
Inviato da: stefano.caldiron
il 04/12/2015 alle 15:39
Inviato da: selvaggi_sentieri
il 08/05/2015 alle 08:48
Inviato da: stefano.caldiron
il 14/01/2015 alle 12:55
Inviato da: amorino11
il 08/01/2015 alle 18:00