Creato da stefano.caldiron il 07/03/2012
poesie, racconti, considerazioni
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Stanca Rofrano
che lenta sverni
tu non conosci
il tuo tesoro;
l'oro dei castagni
lo porta,
e, come quel legno,
senza preavviso di faville esplode.
Stanca Rofrano
che lenta attendi,
e misuri;
che cosa sia il tuo mare
tu non sai,
e cosa il tuo mare,
che non è mare,
porta.
Lenta
d'inverno
attendi un'estate,
e non sai
quanto l'estate
non ti abbandona mai.
Bar dei giovani, ventotto gennaio duemiladodici
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Inviato da: cassetta2
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Inviato da: stefano.caldiron
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