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Nuova battaglia sulle etichette: Nutriscore o Nutrinform? La prima, come sapete è l'etichetta a semaforo che indica in modo immediato la composizione percentuale degli alimenti, ed è proposta da molti paesi europei, tra cui Francia e Germania. La seconda è proposta dall'Italia, ovvero dalle associazioni di produttori e distributori italiani, in quanto la prima sarebbe irrispettosa dei prodotti italiani di eccellenza (olio, formaggi, insaccati) e (quindi) della dieta mediterranea. Due partiti, uno al governo e uno all'opposizione, vorrebbero che un consulente del Ministero della salute si dimettesse perché si è dichiarato disponibile al Nutriscore.

A me sembra una cosa assurda. Non è meglio sapere il contenuto percentuale dei nutrienti, poi uno decide come crede? Il sistema Nutrinform (italiano) combatte i risultati del Nutriscore facendo riferimento non alla composizione percentuale ma ad una ipotetica porzione stabilita dal distributore.

Allora: il parmigiano reggiano contiene 26-28 % di grassi (mai trovato quello da 26). Il Nutriscore lo mette in rosso. Il Nutrinform stabilisce una porzione, che può essere 20g, 50g, ecc. e calcola la quantità di grassi e la percentuale in base ai consigli nutrizionali delle linee guida italiane (che sono un po' più alte di quelle consigliate dall'OMS) calcolata su una dieta media di 2000 calorie (individuo adulto, generalmente maschio). Il Nutrinform è quindi difficile da leggere perché contiene molti numeri che non è detto corrispondano all'interesse del consumatore. Per esempio, se è una donna che ha biosogno mediamente di 1800 calorie o meno, non si adatta. E se poi uno vuol mangiare 35 g. di parmigiano alla volta? Non si adatta lo stesso.

Come si fa a dire che la composizione in percentuale è più complicata dell'altra? Certo, nessuno pensa di comporre la dieta solo di cibi molto calorici e ricchi di grassi. L'olio extravergine d'oliva, come quello di semi, contiene il 100% di grassi, ma nessuno lo beve a colazione. 

Quanto alla dieta mediterranea, non è fatta dei prodotti cosiddetti di eccellenza, ma di cereali e legumi in rilevante quantità, di poca carne, soprattutto ovicola, pochissimi salumi, pochi formaggi grassi, latte (parzialmente scremato per gli adulti) pochi dolci, discreta quantità di pesce, qualche uovo, un bicchiere di vino e molta frutta e verdura. E' la frutta e la verdura fresca, generalmente di ottima qualità, a Km zero, che  rende speciali i paesi mediterranei. In quelli del Nord, per lo più, se la sognano.

 

 
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