oggi non e' oggi

Post n°127 pubblicato il 26 Luglio 2011 da littlewalter

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ore 6 e 08 mattino. Occhi sbarrati. Ho sognato isabella, molto piu' bassa di quanto in realtà sia, con i sandali grigi e gialli di donatella comprati da decathlon prima di andare in corsica, con i quali sembrava una bambina. Neppure la notte ti lascia da solo, gli altri sognan se stessi e tu sogni di loro. Parte. Tutto

Resistere. Si non puoi. Tu puoi tutto sei pazzo. Non sei pazzo, sei solo triste. Sta migliorando o peggiorando? Sta migliorando. No sta peggiorando. Accontentati luca, vita biologica. Sei un meccanismo. Si ma sei come sei sempre stato. No forse no. Si si sei sempre stato cosi' solo che adesso prendi le pillole. Se solo riuscissi a non prendere le pillole. Mi fa male il fegato. Mi trema la mano. Mi vergogno di essere cosi'. Non posso dare il mio dolore agli altri, l'ho sempre gestito da solo. E gli altri non possono capire. Se capissero sarebbero come me, e non posso permetterlo. Cosa faccio. Medito. Anche solo cinque minuti lasciami in pace anche solo cinque minuti. No non te li do cinque minuti. Venti secondi? No, fra venti secondi ricomincia il giro. Ascolta musica. Elisa comincia a non sopportarmi piu'. Non posso dare dolore ai miei nipoti. Papà mio papà. Mamma silvia simone lucrezia. Li' siete li' e non riesco a prendervi. Sigaretta. Sigaretta. Dove sono le pillole ah si sono qui. Speriamo mi faccia star meglio. Male al fegato. Non posso neanche piu' fare sesso, non sento l'orgasmo se lo raggiungo. Posso dare piacere. Ma se sei freddo come il ghiaccio che piacere puoi dare? Beh sono un bravo attore. Tu un bravo attore? Ma studia dizione coglione, pizzichi la r. tetetetetetetetetete faccio gli esercizi per la r. non sono mai serviti a un cazzo i tuoi esercizi per la r. chi te li ha detti? Alessandro musto. Pizzica la r anche lui. Alessandro era dietro il bidone, mi ha fatto spaventare. Già sentivi ancora la paura, adesso non piu'. C'era debora. Che bella la foto di debora. Hai avuto delle donne bellissime e non sei mai riuscito ad arrivare a loro se non con le tue foto. Vestito violetto De, quegli zoccoli rumorosi maria, paola con i pantaloni a quadrettini. Elisa, quanto e' bella elisa, come sorride. Dario. Non posso dare questo dolore a dario. E i miei nipoti? Vita biologica luca accontentati. Prova a distrarti, devi andare a lavorare . devo fare...non mi ricordo. Comincio a perdere la memoria. No la memoria ce l'hai, e' la memoria che ti frega. Allora dimentica. E come faccio? Concentrati medita. Lascia passare i pensieri automatici. Ma se sono automatici e sono l'unica cosa che ho allora io sono quella cosa? Si tu sei la malattia, hanno preso lo stampo e te l'hanno appiccicato addosso. Bolgheri, devo andare a bolgheri. Cipressi cimitero, bolgheri moto. Sacco a pelo, dove ho messo la custodia. Comincio a perdere la memoria. No la memoria e' quella che ti frega. Ma anche se trovo la custodia mi tremano le mani. Come faccio a metterlo dentro? Lascialo fuori. no. Tu sei fuori. Si lo so ma che ci posso fare? Resisti, resisti ancora. Tanto la sera arriva sempre. C'e' scritto anche sulla magli ache ti ha dato dario. Ormai lo sanno tutti che sei un handicappato mentale. Vergognati. Ma non e' colpa mia. La colpa e' solo tua, la colpa di essere egoista. Ma io sono sempre stato altruista. Si ma lo fai perche' non sei nulla. Io ho l'indole buona. Ah si?!? e io te la guasto giorno per giorno e ti faccio diventare un mostro. Ma io lo sono già un mostro. Allora ti faccio peggiorare, prima o poi riusciro' a farti cagare addosso. Magari stamattina. Mi scappa, corri al bagno luca. E se lo trovo occupato ce la faccio a non farmela addosso? No, non ce la fai. Si ce la fai. Resisti vita biologica, accontentati. Ti devi premiare. Passi al bar e prendi la brioche. Sono le 6 e 10. troppo presto per la brioche. Girati dall'altra parte, dormi. Si ma non dormo. E allora cazzi tuoi tanto non ti lascio in pace. Perfavore...NO! Resiti. Vita biologica, inspira espira e calmati, ti devi calmare...non e' nulla sei solo solo triste. No sei solo. Lo sei sempre stato. E adesso ti tolgo anche la vista. Non ci vedo. Si ma poi te la faccio tornare cosi' tu speri. Io spero. No tu non speri, tu sei pazzo, non puoi sperare. Ma se riuscissi almeno a non prendere le pastiglie...se non le prendi ti inchiodo al letto. E ti faccio vedere il tuo corpo dall'alto. Beh non e' cosi' male il mio corpo. E io te lo devasto. Te lo distruggo con le medicine. Ti faccio prendere i narcolettici. Ti faccio andare in un'ospedale psichiatrico. Ma io non voglio. Non me ne frega nulla. Tu ci andrai. Ci vado per mamma papa' simone e lucrezia, dario e elisa che le voglio bene e tutti tutti quelli a cui voglio bene...fra già se ne e' accorta lasciala andare, una in meno. No non voglio lasciarla andare. E invece si. Si la lasci andare e' in messico e se ne frega di te. Non e' vero mi vuol bene e gliene voglio anch'io. no. Tu odi tutti. Non e' vero...si e' vero. Sigaretta. Sigaretta mi secca la bocca, devo bere dell'acqua. Si pero' tieni bene il bicchiere che senno ti fai una figura di merda. Beh con tutte quelle che ho fatto. Non ti vergogni ad essere un handicappato mentale. Si ma so scrivere. No tu sai scrivere solo quello che ti dico io, e smettero' di farti anche scrivere. No per favore. Si si si lo sai. Tu puoi resistere? Te lo faccio vedere io. Se non ti accorgi neanche se e' un terremoto o sei tu che ondeggi. Il terremoto e' un terremoto dopo un po'' me ne accorgo. Tu non ti accorgi di niente, tu non sei niete. No tu non sei niente, tu sei solo un cervello malato, la malattia. Lasciami stare. Non ti lascero' mai stare. Cinque minuti? No, e fra venti secondi riparto. Riparto sempre non credere. Io credo che se solo riuscissi a placarti per cinque minuti? Neanche per venti secondi. Sei fottuto. Ma ti fotto io, faccio le casse. E io te le faccio fare in fretta cosi' poi non sai piu' che cazzo fare. Ma elena, devo vedere elena, e devo vedere cristina. Sono tutti cosi' buoni con me. E tu tu sei cattivo, tu sei una merda, tu non hai i geni per potermi sopravvivere. Sui tuoi geni c'e' scritto DEPRESSIONE e narcisista e schizoide e schizofrenico e fra un po' quando mi andrà, ti faro' sentire anche le voci. Ma che sfortuna. La sfortuna la si cerca e tu te la sei cercata. Io non mi sono cercato niente, sei tu che sei arrivata. Smetti di farmi del male. no. Si. No. Ma io faccio le cose che mi piacciono e ti fotto. A te non piace niente, perche' decido io cosa ti piace e cosa non ti piace. Ma fare thai boxe ti piace. E io ti fotto i tendini, quanto credi di durare ancora in piedi? Un mese? Una settimana? Due anni. Io ti fotto. Ti ammazzo luca, ti ammazzo bambino luca. Io non sono un bambino. Si luca tu sei un bambino che non e' potuto crescere perche' io ho deciso cosi'. No me lo dire ancora. Si te lo dico e sono le 6.11 e hai ancora 16 17 ore cosi' ragazzo, mettiti il cuore in pace. Io ho il cuore in pace con tutti. No tu odi tutti. No, non e' vero. Si e' vero. Pero' intanto respiro e sto in piedi, guarda che calma innaturale che ho. E poi quando arrivo a lavoro guardo le mail e lavoro tiè. E quanto credi che io ti permetta di lavorare ancora? Te lo faccio perdere il lavoro. Posso essere di buon umore? Se ti fa piacere si. Ma tanto nulla ti fa piacere quindi fai pure poi le chiacchiere con marco pezza. Ti guarda come fossi un handicappato. No, lui ha comprensione. Si, comprende che sei un handicappato, il risultato non cambia. Ma non e' colpa mia. Si e' colpa tua. E' una tua scelta essere handicappato e depresso. Ma sei sicura. si. Io no e infatti resisto di vita biologica. Sto li' e ti fotto stronza malattia. Guarda che per fottere me devi fottere te stesso. Ma come' possibile? E' possibile perche' io comando, io ti controllo non sei tu che controlli me, ormai sono io che controllo te luca. Ti faro' a pezzi pian piano. Ti faro' sentire malissimo la mattina e ti daro' pace verso l'una di notte. Per tutta la tua vita. Ma cosi' mi illudi che io possa migliorare...si ti illudo, sono il re delle illusioni io. E non ti lascero' mai in pace. Che me ne frega io resisto. Tu sei pazzo a resistere. No tu sei pazza. Siamo la stessa cosa luca, io e te siamo i pazzi e suda sgobba stasera a squash e poi atraversa senza guardare. Li' ci sono le strisce almeno ti ripagano per nuovo. Perche' mi fai questo? Perche' mi ci diverto. Ma non ti pagano per nuovo. Tu non vali neanche il tuo peso in segatura. Ma io ho studiato, mi sono fatto un culo cosi' per tutta la vita. E io ti dico....sei rotto, non funzioni e ti faro' funzionare sempre meno. E io scrivo di te. No tu scrivi di te. No io non sono cosi', non sono te. Sulla carta d'identità c'e' scritto giovanni luca, non depressione. Si giovanni come quello stronzo di tuo nonno che diceva quando tua nonna voleva tagliarti i capelli -tu sei matto- e poi ci ha cacciati di casa e tutti mi guardavano male perche' ero stato cattivo. Eri già cattivo. Eri già malato luca. E i pulsanti a forma di liquirizia di quell'ascensore. Nove piani. Primo piano secondo terzo nono. Paura. Loro non mi vogliono bene, nonno bara a carte. Nonna fa la pasta col pomodoro fresco ma per il resto e' cattiva. No e' buona, ti ricordi com'era dolce quando andavi a fare la spesa con lei dopo che nonno e' morto. Si che me lo ricordo. Piangevo quando piangeva lei, come sempre. Copiavi? Forse si, non lo so piu'. Forse scrivere di queste cose ti aiuta. A passare il tempo. Ma oggi non so se ti faccio scrivere. Stronza hai visto che sto scrivendo. Si ma quanto puoi durare a scrivere luca? Tanto prima o poi ti daro' un attcco che ti spezzerai le dita per non sentire il dolore che ti do io, e tu lo sai che lo faro'. Si lo so che lo farai mi mi devi piegare tu, mi devi accompagnare tu fino al limite. Senno' io da solo non ci vado. Tu sei già solo lo sei sempre stato! Cinque minuti ? No, neanche venti secondi luca, non ti lascio andare neanche per venti secondi. Figlia di puttana dio bastardo perche' a me? Perche' proprio a me? Perche' dio era a bibione. Bibione? Ci va sempre luca larosa a bibione a giocare a beach volley. Conosce un sacco di gente, di donne e via dicendo, e' simpatico e figo lui. Tu sei piu' simpatico, essere matto a qualcosa servirà no luca?!? ad essere simaptico? Sai che soddisfazione un matto simpatico. Soddisfacente come una donna con la barba. E che barba che noia, gazzetta. Forse se leggo la gazzetta tutto passa. Il calciomercato, leggo del calciomercato. Gazzi al toro. Sti gran gazzi. Simpatico. Ma matto e quindi ti fotti, ti faccio stare da solo tutta la tua vita. Io non voglio morire. Si ma se non muori ti tengo in scacco comunque. Starai li' appeso nel tuo nulla, ti bucheranno la pelle luca. Ti faranno le flebo come l'altra volta che sentivi gli echi. Gridavi papa' papa' ma tanto nessuno puo' salvarti da questa cosa. Nemmeno il tuo immenso papa'. Ma io, io mio papa' lo amo.si lo ami, ma solo quando piangi. E io piango!! no, io non ti faccio piangere. Almeno un minuto, come un vitellino. No stronzetto, il bimbo che piange e' un cliche' depressivo. E te lo dice mariatti che non devi diventare un cliche' depressivo. Ma e' tutto quello che ho conosciuto, ho conosciuto solo quello, quella e' la mia realtà. Bella la realtà che ti creo vero? Ci sguazzi bene tu no?!? no. Beh allora ucciditi. Non posso darei troppo dolore. E che te ne fotte, io non ti faccio neanche riconoscere i visi. Buio, io mi giro dall'altra parte e conto. 1,2,3,4,5,6,7,8,9 1,2,3,4,5,6,7,8,9. ad libitum, sfumando. E tu sfumi sempre di piu' caro luca. Tu sei fottuto. Lo so, lo so ma devo ancora fare delle cose. Se ti do il tempo giovanni. Non chiamarmi giovanni, nessuno mi chiama giovanni. Si perche' tu un nome non ce l'hai, non ce l'hai mai avtuo. Ti ricordi a londra? Quello che ti chiedeva -ce l'hai un nome?- e tu rispondevi timido -si mi chiamo luca- beh aveva ragione lui, tu non ce l'hai un nome, tu sei solo una malattia. Non e' vero. Si e' vero. E io vivo di vita biologica. Ancora?!?!? si mangio le brioches. E allora mangiale e diventa un ciccione. Se poi ti danno anche i narcolettici diventi centocinquantachili con la pelle blu e gli occhi gialli...che figo no. Non molto ma ci sono simone e lucrezia. Tu l'hai detto a silvia di tenerteli lontani, hai detto a tutti in qualche modo di stare lontani. Tu non hai forma ne sostanza. Tu sei solo. Pensieri automatici. Che ti faranno sbavare fra poco. Hai mai sentito un abbraccio confortante che sia uno? Si silvia, silvia che mi accarezza mentre. Si ma io non ti faccio piu' piangere. Allora mi do i pizzicotti. Si ma io ti ho tolto la sensazione del dolore giusto? E quindi ti fotti. Uff che noioso che sei che barba che noia, di nuovo gazzi, questo l'ho già detto e non mi ha salvato. E come ne esco stavolta? Non ne esci perche' sei sempre e solo stato questo. E io non ti faccio uscire. Mai e poi mai e poi mai e poi mai e poi mai e poi mai. Non si esce da qeusta cosa perche' tu sei questa cosa. Io ti ho fatto nascere cosi',e quinid te ne stai cosi'. E' chiaro?!? si e' chiaro, ma io guardo la tv. Alza bene il volume perche' io te la copro la tv. E io metto le cuffie. Come se servisse. Non serve luca. Che sfortuna che sfortuna. Si tanta sfortuna ma la fortuna aiuta gli audaci, non gli ignavi. Ma io ho fatto tutto bene. Soo stato un bravo bambino. Un po' strano si, ma ero buono. E adesso buono non lo sei piu'. Ah si e' vero, buono non lo sono piu'. E si ti faccio venire un raptus? No quello non ci riuscirai. Ah si???? immagina che questo che stai scrivendo ti accade ogni 20 secondi, quanto ci metterai ad impazzire? Io sono già pazzo. Ah grande luca stavolta mi hai fregato. Mi hai fregato una volta negli ultimi 34 anni e fai il figo? No ti ho fregato per tutti gli ultimi 34 anni, e vedi che sono ancora qui?!? si sei ancora qui e io ti ci faccio restare nel limbo di merda che vivi ogni giorno. E io fuggo. E come fuggi? Meditando. Ahahahahahahaha. Lo sai benissimo qual'e' l'unica fuga. Si. Lo so.

Ore 6.12. tutto ricomincia. Sempre, ogni giorno, ogni ora ogni secondo

 

ma l'importante, e' essere. ottimisti

 
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sera

Post n°126 pubblicato il 09 Febbraio 2011 da littlewalter

Ieri mi sono perso per la città, perche' non avevo altro posto dove andare. la sera di quel quartiere e' di luci che lentamente si spengono, di urla da finestre e spacciatori neri come la pece. con il cappuccio in testa e la coca e l'ero in palline da sputare addosso ai disperati.
Corso marconi, via berthollet, l'angolo con via belfiore. Metto il cappuccio anch'io e cammino, in cerca solo dei passi. Di luoghi che mi ricordino i passi passati. Lo Sbarco, il Biberon. Li' c'era un dehors quest'estate, una gonna nera, una canottiera e due mani che facevano finta di toccarsi. e gli occhi già sfuggivano. e Alessandro che salta fuori da dietro un bidone per farmi spaventare. Lo misi dentro il bidone e chiamai l'amiat

Camminato davvero tanto. fumato troppe sigarette come fosse un alibi alle assenze. ieri era da cuore scuro, da cuore solo. Poi Elena, che mi chiama a cena quasi per caso con un'orda di amiche che annichiliscono per leggerezza e commenti sul belloccio di turno. Mi lascio cullare da quella cortese inconsistenza, un tappeto di delicatissimo nulla che riporta alla realtà. Che il cuore pompa, pompa solo sangue e nulla piu'. e negli occhi e nelle parole degli altri non ci si e' mai come vorremmo esserci probabilmente. meglio lasciar la fantasia, e considerarla come un luogo dove piove. come dici tu.

L starda del ritorno come sempre, piena di lucciole che non fanno luce. Avrei voluto scenari piu' belli per i miei occhi ieri sera, avrei voluto avere il vetro pulito, delle strade buie con prati intorno, o forse una strada di ritorno diversa, fatta tante volte. e poi piu'.

gli addii sono sempre. dietro l'angolo

 

 
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verdad

Post n°125 pubblicato il 27 Gennaio 2011 da littlewalter

la prima volta che ti chiamano asino, rompigli il naso

la seconda volta che ti chiamano asino, dagli dei sonori calci in culo

la terza volta che ti chiamano asino, beh forse e' meglio che ti compri una soma

 

...raglio

 
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maestri ?!?

Post n°124 pubblicato il 24 Gennaio 2011 da littlewalter

i miei cattivi maestri, mi accorgo, mi hanno sempre detto un sacco di balle

Rostand diceva che le parole possono emozionare. si vero. pero' che escano da sotto un naso piuttosto che da sotto un altro conta. eccome se conta

Goethe col cuore aperto e dolorante, parlava di Carlotta, tacendo pero' quanto faccia male e bruci, un bastone infilato in parti meno nobili

Fante diceva della melanconia del deserto che inghiotte tutto. la persona e l'amore. solitamente le persone restano a pochi chilometri a farsi i cazzi propri senza pensiero alcuno

Prevert parlava di fiammiferi nella notte. non diceva che poi il tutto diventa un accendino e una sigaretta alle tre, davanti alla tv generalista

Hikmet diceva che e' creatura strana l'uomo, sa amare senza essere amato, e non necessariamente si buttera' al fiume nel caso. vero, ma prima o poi smette di esser piciu anche se si affonda lo stesso

Evetsusenko diceva che cercare di comprendere le anime candide e' come ucciderle. spesso le anime non sono poi cosi' candide, e sarebbe meglio comprenderle prima di affidarcisi, per evitare il taciuto bastone di Goethe

 

smettero' di leggere,forse l'unico saggio, e' topolino

 

 
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....

Post n°123 pubblicato il 19 Gennaio 2011 da littlewalter

trovo ancora dei pezzi qua e là. pensavo di aver tolto tutto. peli di cane, vecchie storie, tracce di sorrisi, foglie morte, candeline della torta.
penso sempre di aver fatto pulizia e poi, poi mi ritrovo a non aver null'altro da pulire. di cercare ancora qualcosa da incantare, da cancellare, da svilire. e quindi poi, non resta che rivolgere lo stesso trattamento a me. passo la mano sul viso per controllare l'espressione, che non ho voglia di vedere, chiudo gli occhi perche' non fanno luce, e lascio che la luce siano stolte immagini casuali sulla tv. Nel mistero dei distacchi manca sempre l'altra metà delle cose da sapere e non resta che immaginare. chissa' perche', quando si immagina, negli altri luoghi c'e' sempre il sole

 

 
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