Elogio della Follia

Galleria degli specchi

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 16
 

 

LE BARZELLETTE PIU' BELLE DEL MONDO

Post n°67 pubblicato il 27 Maggio 2010 da Stulticia_loquitur
 

Cosa dice la cameriera bionda con un Tampax sull'orecchio?

"Dove avrò messo la matita?"

Ragusa & Roversi

 
 
 

IL PICCOLO LIBRO DEGLI ADDII.

Post n°66 pubblicato il 26 Maggio 2010 da Stulticia_loquitur
 

C'era questa vecchia abitudine liceale della cena dei pettegolezzi con le amiche, una serata alla settimana, rigorosamente al femminile, nella quale non avrei mai dovuto intromettermi.  E infatti non mi sono mai intromesso. Un'emergenza in cinque anni, però, può capitare a chiunque.  Allora ho alzato la cornetta e ho chiamato la sua migliore amica. Non l'avvertiva da più di due anni, la sua migliore amica.

L. Ragagnin 

 
 
 

i'm going slightly mad

Post n°65 pubblicato il 25 Maggio 2010 da Stulticia_loquitur

 
 
 

Aforismi sulla felicità.

Post n°63 pubblicato il 24 Maggio 2010 da Stulticia_loquitur
 

"E' molto meglio essere felici che infelici."

Lapalisse

 
 
 

I MITI DEL NOSTRO TEMPO

Post n°62 pubblicato il 23 Maggio 2010 da Stulticia_loquitur
 

Conosciamo le malattie del corpo, con qualche difficoltà le malattie dell'anima, quasi per nulla le malattie della mente. Eppure, anche le idee della mente si ammalano, talvolta si irrigidiscono, talvolta si assopiscono, talvolta come le stelle, si spengono. E siccome la nostra vita è regolata dalle nostre idee, di loro dobbiamo aver cura, non tanto per accrescere il nostro sapere, quanto piuttosto per metterlo in ordine.

La prima figura d'ordine è la problematizzazione di certe idee che, per ragioni biografiche, culturali, sentimentali o di propaganda, sono così radicate nella nostra mente da agire in noi come dettati ipnotici che non sopportano alcuna critica, alcuna obiezione. E non perché siamo rigiidi o dogmatici, ma perché non le abbiamo mai messe in discussione, non le abbiamo mai guardate da vicino. Chiamiamo queste idee miti, mai attraversati dal vento della de-mitizzazione.

A differenza delle idee che pensiamo, i miti sono idee che ci possiedono e ci governano con mezzi che non sono logici, ma psicologici, e quindi radicati nel fondo della nostra anima, dove anche la luce della ragione fatica a far giungere il suo raggio. E questo perché i miti sono idee semplici che noi abbiamo mitizzato perché sono comode, non danno problemi, facilitano il giudizio, in una parola ci rassicurano, togliendo ogni dubbio alla nostra visione del mondo che, non può essere sollecitata dall'inquietudine delle domande, tranquillizza le nostre coscienze beate che, rinunciando al rischio dell'interrogazione, confondono la sincerità dell'adesione con la profondità del sonno.

Ma occorre risvegliarci dalla quiete che le nostre idee mitizzate ci assicurano, perché molte sofferenze, molti disturbi, molti malesseri nascono non dalle emozioni di cui si fa carico la psicoterapia, ma dalle idee che, comodamente accovacciate nella pigrizia del nostro pensiero, non ci consentono di comprendere il mondo in cui viviamo, e soprattutto i suoi rapidi cambiamenti, di cui i media quotidianamente ci informano senza darci un discernimento critico che ci consenta di intravedere quali idee nuove dobbiamo escogitare per capirlo. E tutti sappiamo che essere al mondo senza capire in che mondo siamo, perché disponiamo solo di idee elementari a cui restiamo arroccati per non essere smarriti, è la via regia per estraniarci dal mondo, o per essere al mondo solo come spettatori straniti, quando non distratti, o disinteressati, o addirittura incupiti.

Per recuperare la nostra presenza al mondo, una presenza attiva e partecipe, dobbiamo rivisitare i nostri miti, sia quelli individuali sia quelli collettivi, dobbiamo sottoporli a critica, perché i nostri problemi sono dentro la nostra vita, e la nostra vita vuole che si curino le idee con cui la interpretiamo, e non solo le ferite infantili ereditate dal passato che ancora ci trasciniamo.

UMBERTO GALIMBERTI 

 
 
 
Successivi »
 
 
 

INFO


Un blog di: Stulticia_loquitur
Data di creazione: 08/04/2010
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

AVV_PORFIRIORUBIROSAvitostabilemariomancino.mnurse01lorifusasamensbgioiellitumbagavita1954cpoeta.sorrentinosognatric3anmicupramarittimacassetta2calabrese.comersrldon.francob
 

ULTIMI COMMENTI

buon wek.end ^^.
Inviato da: lunaweb2009
il 06/09/2014 alle 10:20
 
Ma vai a cagher, psicopatico del menga!
Inviato da: gobbomai1966
il 08/01/2013 alle 14:21
 
w le bionde :-)
Inviato da: divieto_di_coraggi0
il 31/08/2011 alle 23:32
 
SENILITA'PREGRESSA!
Inviato da: gobbomai1966
il 21/06/2010 alle 16:08
 
davvero un bel bel libro!
Inviato da: coniglioselvatico
il 15/06/2010 alle 18:58
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963