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SALVIAMO LA COSTITUZIONE

Post n°2 pubblicato il 22 Settembre 2006 da gasfra
 
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Messaggio N°5 06-04-2006 - 06:07Tags: POLITICA 
 All' On Castagnetti:
Salviamo la costituzione

Il nostro lodevole impegno per la salvaguardia dei diritti costituzionali dovrebbe a meglio sostanziarsi su questi problemi. Da iscritto della Margherita, ero presente alla sua presentazione del libro (sala Farnese a Bologna) e purtroppo non ci fu tempo per richiederle alcune precisazioni, la più impostante: se premier fosse stato Cofferati,il Sindaco (plenipotenziario come Governatori e Presidenti di provincia) il nostro atteggiamento verso il premierato sarebbe stato lo stesso? Tornando all'oggetto dell'e-mail, ho aimè dovuto apprezzare l'on Tremonti nel Porta a Porta di stanotte. L'on Rutelli è parso assai in difficoltà a chiarire i contenuti della nuova tassazione sui risparmi, tant'è che ha escluso ogni patrimoniale e rinviato i contenuti fiscali a decisioni future, smentendo così gli impegni pubblicamente assunti dal Ns Premier Prodi!

Voglio precisare che questa mia iniziativa è antecedente la trasmissione accennata e conseguente al fatto che mi pare che i nostri risparmi siano stati svenduti ad un accordo coi vertici di Confindustria.

 

Grazie per il sostegno che potrete fornirci, rivedendo una posizione che giudico suicida!

Cordiali saluti ed auguri di buon lavoro.

 

Franco Gasparini

 

Bologna 21 marzo ‘06

 

PS Come ho rammentato nell’ e-mail all’on. Violante questo aspetto non c’era, quando sottoscrissi in bianco un programma inesistente, votando alle primarie: per Bertinotti non avrei mai votato!

  MOVIMENTO  ROTTAMATI  D’ITALIA

Salviamo la Costituzione

ART. 1 L’Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro, La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

ART. 4 La repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società.

 

A 50 anni abbiamo perso il lavoro, domani ci toglierete il voto, per il momento vi accontentate delle preferenze!

 

ART. 35  La repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. (omissis)

ART. 36  Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro…….

 (omissis)

 

A 50 anni costavamo troppo, soprattutto in contributi, meglio sostituirci con un co.co.co o un paio di lavoratori (laureati o diplomati come noi) a tempo determinato in formazione (chi l’ha visto?) e lavoro (sottopagato!, ma anche per loro sono in agguato gli ingegneri indiani!, a sempre minor costo, e che ne sarà delle sbandierate pensioni integrative: saranno falcidiate dal crollo dei titoli e forse anche da un bel 20% di prelievo fiscale?)

Ci avete tolto la speranza di una pensione proporzionata a ciò che in 50 anni di studio e lavoro abbiamo dato: il meglio di noi!, dei nostri anni e del nostro intelletto!

Alcuni hanno un lavoro precario. Altri fanno i “professionisti” ma non coprono spese (nulla è deducibile, una volta investita la liquidazione negli strumenti professionali), tasse contributi e iva indeducibile! Alcuni si arrangiano col lavoro nero. Oggi ci volete pure aumentare i contributi.

Coloro che hanno salvato un lavoro stabile li fate sembrare dei privilegiati!, (a loro del 5% di cuneo fiscale quanto torna nello stipendio? A noi: incuneati di nuovo! )

 

ART. 35  La repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito. Favorisce l’accesso al risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del paese.

 (noi non ce li siamo mangiati! Ma qualcun altro forse si, dove son finite le azioni Italsider? )

Abbiamo messo da parte un po’ di liquidazione (già ipertassata), negli anni buoni, abbiamo messo da parte un gruzzolo (già ipertassato), abbiamo comprato casa e magari la casetta al mare o in montagna (pensate alle tasse che vi abbiamo pagato per farlo!) oggi fatichiamo a mantenerle. L’ICI è già una patrimoniale e volete aumentare gli estimi. IRPEF o IRE sui loro redditi fittizi è già una patrimoniale e volete aumentare gli estimi!

Immemori di Parmalat e Tango Bond, ora volete espropriarci dei risparmi salvati da 4 anni di catastrofi finanziarie.

Quelle che chiamate rendite finanziarie sono il nostro surrogato di una pensione che meritavamo e non avremo!

Oggi rivendicate il 20% della nostra pensione, noi siamo pronti a difenderlo!

L’effetto annuncio ha già fatto calare il corso dei BTP dal 5 al 10%. Erano soldi nostri, ma lo stato avrà il vantaggio di pagare un 10% di interessi in più sulle nuove emissioni!

I nostri figli vedranno poi quel patrimonio, che saremo riusciti a salvare, falcidiato dalla reintroduzione della tassa di successione (tanto solo Berlusconi l’avrebbe pagata????) 

http://spaces.msn.com/mrigasfra/

 

L’Officina delle Idee

Giornale di Bologna metropolitana

Direttore politico Paolo Salizzoni - Direttore responsabile Paolo Giuliani

Numero 11 – Anno II° - Marzo 2006  Mensile - Aut. Trib. Bologna n. 7530/05 del 11/04/2005

 

Propr.: Paolo Salizzoni; Coordinatore: Romano Masetti; Stampato in proprio - Sede via E.Ferrari, 28 - 40138 Bologna - Email: officinaidee@virgilio.it 

Dal Convegno su “LA COSTITUZIONE OFFESA” di Pierluigi Castagnetti

tenutosi presso la Cappella Farnese il 20 febbraio scorso :

Il perché della iniziativa di Paolo Giuliani

          L’iniziativa è promossa dall’Officina delle Idee un’associazione di persone impegnate in politica, ma non solo, con il proposito di animare l’impegno pubblico cercando di fornire una cornice di motivazioni culturali ed anche di esperienze.

Le esperienze sono quelle che si trovano e che si riescono fare in un contesto politico poco incline ad aprirsi. La motivazione culturale forte la desumiamo da un’affermazione di Paolo VI che invitava a “riamare la politica come misura minima della giustizia che è misura minima della carità”. Detto così, il concetto sembra dettato per un altro pianeta solo se si pensa alla ventata di egoismo che ha investito la vicenda politica anche italiana. Noi però siamo convinti che se ripresa ci sarà circa il perché ed il valore dell’impegno pubblico si debba ripartire proprio da lì da una concezione solidaristica della politica, da un riformismo, da una volontà di cambiare in meglio le realtà terrene che per noi si coniuga, nel rispetto di altre concezioni riformistiche, con quel “riamare” di Paolo VI.

Siamo qui riuniti per capire quanto sia stata Offesa la costituzione.

Sabato, Romano Prodi che sa dell’iniziativa e l’apprezza, mi diceva che nei prossimi mesi si saprà se l’Italia sopravvivrà e indicava, molto preoccupato, entrambe le scadenze: il passaggio elettorale delle elezioni politiche e l’esito referendario.

E la nostra Costituzione la dobbiamo salvare per quel suo fondamento culturale solidaristico su cui poggia. Considerazione essenziale per riavviare un percorso di cultura e politico che fronteggi quella mentalità genericamente materialistico-pragmatica priva di dignità culturale e caratterizzata da un deciso individualismo egoistico di massa. Un modello fortemente ispirato a quello”individualistico statunitense” secondo alcuni “ingenuamente ottimistico”. Ma la dobbiamo anche salvare per quella sua impostazione “personalistica” della prima parte che mettendo al centro la persona come altro fondamento dell’impianto costituzionale realizzava un vero e proprio capolavoro culturale che tanto si deve a Dossetti cui aderì con convinzione anche G. La Pira che aveva proposto di aprire il testo costituzionale “In nome di Dio”

L’intervento di Luigi Gilli (dall’intervento).

..... ma l’insieme delle riflessioni che dominano la “costituzione offesa” evocano qui, nella nostra realtà bolognese, ma non solo, l’eco di una profezia forte e vigorosa che Giuseppe Dossetti pronunciò nell’aprile del 1994 dopo la prima vittoria di Berlusconi. Scriveva allora il Monaco di Monteveglio ….”non posso non rilevare che attualmente i propositi delle destre (destre palesi ed occulte) non concernono soltanto il programma del futuro governo, ma mirerebbero ad una modificazione frettolosa e inconsulta del patto fondamentale del nostro popolo, nei suoi presupposti supremi in nessun modo modificabili. Tali presupposti non sono solo civilmente vitali ma anche, a mio avviso, spiritualmente inderogabili per un cristiano…..”aggiungeva ancora……”Auspico ancora la sollecita promozione, a tutti i livelli, dalle minime frazioni alle città, di comitati impegnati e organicamente collegati, per una difesa dei valori fondamentali espressi dalla nostra Costituzione: comitati che dovrebbero essere promossi non solo per riconfermare ideali e dottrine, ma anche per un’azione veramente fattiva e graduale, che sperimenti tutti i mezzi possibili, non violenti, ma sempre più energici, rispetto allo scopo che l’emergenza attuale pone categoricamente a tutti gli uomini di coscienza….”. A Dossetti in tanti dobbiamo tanto e certamente l’avvertimento da Lui lanciato all’inizio della stagione berlusconiana non solo si è rivelato purtroppo veritiero, ma ha rappresentato un punto di riferimento eccezionale per un agire in difesa e valorizzazione della nostra Carta, di un agire, dice ancora Dossetti, …”non per creare una suggestione, ma insegnare a ragionare. Questa mi sembra la necessità della formazione di una vera cultura costituzionale e direi di una vera coscienza costituzionale….”.

Allora dobbiamo adoperarci tutti per questa azione di sensibilizzazione. Perchè cosa sanno tanti italiani di quanto le modifiche apportate mettendo in gioco le regole ed il sistema di contrappesi modificherà i loro diritti? Sono consapevoli che cambierà radicalmente l’equilibrio fra i poteri? Che il Capo dello Stato, come dice Scalfaro, diventerà un “nudo attaccapanni”? Che diventerà debolissimo il dialogo Parlamento-Governo, autentica forza democrazia? Che il Parlamento diventerà un minus accanto a un primo ministro onnipotente?Che si rischia insomma di cancellare la Repubblica parlamentare per rendere, senza controlli, più forte, non l’esecutivo, quanto piuttosto il primo ministro.

L’intervento di Pierluigi Castagnetti (dall’intervento)

......“sta per terminare il quinquennio di governo del centro-destra che prometteva agli italiani più libertà e più ricchezza per tutti. Ma ben presto Berlusconi anziché occuparsi dei problemi di tutti, cominciò ad occuparsi di quelli di pochi, anzi di pochissimi italiani. Per farlo prese ad aggredire progressivamente tutti gli “argini” costruiti dai padri della nostra democrazia. Ed è cominciata la progressiva torsione della Costituzione, la quotidiana curvatura della legge a fine di interesse privato, la ripetuta forzatura delle regole. La Costituzione è divenuta, in breve, il vero bersaglio del governo perché costituiva un ingombro troppo fastidioso. Meglio metterle il bavaglio. E così dopo le leggi ad personam, sono arrivate una devastante riforma costituzionale ed una riforma elettorale che produrrà la paralisi politica del sistema. La raccolta degli interventi svolti alla Camera spero possano destare l’attenzione, specie, dei giovani e lo stimolo a scoprire la ricchezza della Carta del 48 in cui trovare quei motivi di fiducia e di speranza che le vicende politiche di oggi non riescono ad offrire Occorre tuttavia ricordare che nessuna difesa della costituzione può esaurirsi in una logica puramente conservativa dal momento che ogni difesa dei valori della Carta si lega intrinsecamente alla loro capacità di sviluppo, di progressivo adattamento ai tempi e ai fatti nuovi per una maturazione di una diversa modernità istituzionale che è cosa ben diversa da riforme fatte sulla base di ingegnerie costituzionali. Ci viene chiesto, dunque, una fedeltà dinamica alle impostazioni della Carta nelle sue origini e ciò come garanzia di modernità dei valori costituzionali. Non va dimenticato che la sentinella biblica evocata da Dossetti non aveva nulla di conservatore: vigilava, ma guardava all’avvenire. Alla domanda: ”Cosa vedi nella notte profonda?” Rispondeva: ”Vedo brillare le prime luci dell’alba”.

Cari amici

alle ore 18 oggi alla casa della Solidarietà, via del fanciullo, 6 a Casalecchio di Reno, l'on Castagnetti per L'Ulivo di Prodi ci intratterrà sulla modifica della Costituzione, ciò per cui abbiamo raccolto firme per il Referendum; interrogativi come (perchè sono stati demoliti i pilastri della cosiddetta Costituzione materiale, come precondizione della demolizione della Costituzione formale ?).

Vi invito ad esserci, è necessario avere elementi di conoscenza soprattutto da chi opera nelle e per le istituzioni per esprimere sempre con la giusta cognizione l'operato amministrativo.

Vi aspetto

Roberto Mignani.

 

 
 
 
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