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« Parlamento Sotto ScaccoBOLLETTE PAZZE? »

FOR PRESIDENT

Post n°13 pubblicato il 22 Settembre 2006 da gasfra
 
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Messaggio N°48 08-05-2006 - 07:08Tags: POLITICA

 
FOR PRESIDENT

  Oggi pomeriggio la prima votazione per il Quirinale: fumata nera....Domani Forza Italia convergerà su Napolitano?

  Centrodestra

Ma che Casini...

Qualcuno svegli il

Cavaliere... e gli dica che la

campagna elettorale è finita.

Il sonno prolungato e qualche

incubo comunista è l’unica spiegazione

per l’ultima boutade in ordine

di tempo di Silvio Berlusconi,

che ha lanciato l’idea dello sciopero

fiscale qualora il Centrodestra

non fosse rappresentato nelle istituzioni.

Una proposta che fa sorridere

gli alleati del premier, e che

lascia perplessi addirittura gli

esponenti di Forza Italia. E’ vero

che si trattava di un comizio elettorale

a sostegno di Letizia

Moratti sindaco di Milano, e che

quindi i toni erano necessariamente

alti, però c’è un limite a tutto. In

questo modo il Cavaliere sembra

certificare che è rimasto tagliato

fuori dai giochi politici. Isolato nei

suoi anatemi.

Il vero mazziere della CdL è certamente

Pier Ferdinando Casini.

Che da buon democristiano tesse

la tela, studia mosse e contromosse,

fa uscire ambigui comunicati

dell’Udc che sembrano aperture

all’Unione su Napolitano al Colle

solo per far uscire allo scoperto

avversari e alleati. Insomma, l’arte

forse poco nobile ma efficace della

politica italiana.

Alla quale Berlusconi mai è stato e

mai sarà avvezzo, perché troppo

sanguigno e istintivo. Un sano

tocco di machiavellismo consente

al leader centrista di essere il baricentro

della politica italiana.

Il contraltare di Rutelli nel

Centrosinistra. D’altronde l'esito

delle elezioni ha tarpato le ali

estreme, con il Cavaliere che assomiglia

sempre più a un Bertinotti

vecchio stile o a un Capezzone

qualunque.

http://www.libero.it/affaritaliani/

 
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Messaggio N°51 09-05-2006 - 19:10Tags: POLITICA
 Quirinale, una presa in giro?
 

  1.000 garibaldini all'"arma" bianca

CINQUEALLECINQUE

IL PRIMO QUOTIDIANO ON LINE SU CARTA

http://www.libero.it/affaritaliani/

  Non si sblocca l’empasse per l’elezione del presidente della

Repubblica. 38 per Umberto Bossi e 35 per Massimo D’Alema.

Nuova fumata nera alla seconda votazione: 724

schede bianche

Nello spoglio spuntano anche i nomi di Luciano

Moggi e Vasco Rossi.

La CdL chiude a Giorgio Napolitano.

Il Cavaliere: “Il nostro elettorato non capirebbe un voto a un Ds.

Scheda bianca anche al terzo e al quarto scrutinio”. Gianfranco

Fini si associa al premier uscente. Romano Prodi: “Da domani

l’Unione si schiererà con un sì pieno a Napolitano”. Ma intanto

si va verso il nulla di fatto anche nella votazione del pomeriggio.

Il senatore a vita continua a essere fiducioso:   

“Spero che la situazione maturi per il Paese”.

L'elezione del Presidente Della Repubblica

XV Legislatura

Votazione a scrutinio segreto per l'elezione del Presidente della Repubblica

8 maggio 2006

 1° scrutinio

Presenti e votanti

984

Maggioranza dei due terzi dei componenti l'Assemblea

673

Ottengono voti:

Gianni Letta

369

D'Alema

27

Rame

24

Sofri

23

Brugger

12

Giuliano Ferrara

8

Napolitano

8

Malavasi

6

Strada

5

Ciampi

4

Giuliano Amato

3

Bossi

3

Previti

3

Rodotà

3

Andreotti

2

Anzani

2

Berlusconi

2

Menapace

2

 

 

Voti dispersi

22

Schede bianche

438

Schede nulle

18

Nessun candidato consegue il quorum richiesto; si procederà pertanto al secondo scrutinio che avrà luogo nella giornata del 9 maggio 2006.


9 maggio 2006

  2° scrutinio

Presenti e votanti

973

Maggioranza dei due terzi dei componenti l'Assemblea

673

Ottengono voti:

Bossi

38

D'Alema

35

De Rita

19

Napolitano

15

Brugger

11

Gianni Letta

11

Giuliano Ferrara

9

Antonioli

7

Cosimi Proietti

6

Sanza

6

Strada

5

Giuliano Amato

4

Ambra

3

Ciampi

3

Giuva

3

Marini

3

Menapace

3

Pallaro

3

Rodotà

3

Maria Gabriella di Savoia

3

Vespa

3

Mellini

2

Piperno

2

 Voti dispersi

29

Schede bianche

724

Schede nulle

22


Nessun candidato consegue il quorum richiesto; si procederà pertanto al terzo scrutinio alle ore 17:00.


   3° scrutinio

Presenti

977

Votanti

976

Astenuti

1

Maggioranza dei due terzi dei componenti l'Assemblea

673

Ottengono voti:

D'Alema

31

Napolitano

16

Ferrara Giuliano

10

Letta Gianni

10

Strada

6

Cavallaro Mario

5

Proietti Cosimi

5

Giuva Linda

4

Martinazzoli

4

Matteucci Marco

4

Amato

3

Berlusconi

3

Ciampi

3

Di Maria Biagio

3

Formigoni

3

Garritano Aurelio

3

Iannuzzi

3

Piperno

3

Servadei

3

Tremaglia

3

Ancora Tullio

2

Anselmi

2

Bertolotti Carlo

2

Bindi

2

Gamberale Vito

2

Menapace

2

Palombelli Barbara

2

Pininfarina

2

 Voti dispersi

37

Schede bianche

770

Schede nulle

28


Nessun candidato consegue il quorum richiesto; si procederà pertanto al quarto scrutinio che avrà luogo nella giornata del 10 maggio 2006.

 MILLE  E MAI PIU' MILLE SCHEDE BIANCHE!


Messaggio N°57 10-05-2006 - 13:44Tags: POLITICA
 
 Giorgio Napolitano Presidente della Repubblica


di Nicoletta Cottone

 Giorgio Napolitano, classe 1925, è l’undicesimo presidente della Repubblica italiana.

È stato eletto alla quarta tornata di voto, come Einaudi nel 1948 e Gronchi nel 1955. Lungo applauso al raggiungimento del quorum, poi è continuato lo spoglio delle schede.

Napolitano ha aspettato il responso delle urne a Palazzo Giustiniani. Ha atteso, invece, la novella nella casa di via dei Serpenti la nuova first lady del Quirinale Clio Bittoni Napolitano, consorte del nuovo presidente della Repubblica, evitando qualsiasi commento con i giornalisti. Identica posizione per il figlio Giulio, che ha seguito l’evento in tv accanto alla mamma.

Presenti mille, su 1.009 aventi diritto, votanti 990, astenuti 10. Giorgio Napolitano ha ottenuto 543 voti, Bossi 42, D'Alema 10, 347 le schede bianche, 14 le nulle. Raggiante Romano Prodi, che abbraccia in aula Francesco Rutelli e la senatrice a vita Rita Levi Montalcini. «Sono contento. - dice Prodi - È una grande bella giornata per la democrazia italiana». Auguri di buon lavoro da Silvio Berlusconi, che però ha ribadito la non condivisione del metodo adottato dalla sinistra. Secondo il leade del dentrodestra la sinistra ha occupato tutte le cariche istituzionali. Soddisfatta Anna Finocchiaro, capogruppo dell’Ulivo al Senato. «Mi pare sia simbolicamente significante che si è chiusa - dice la Finoccharo - è finita quella conventio ad excludendum che ha riguardato nei primi anni della Repubblica e per tanti anni il Partito comunista italiano».

Intanto tutto è pronto per la cerimonia di proclamazione dell'undicesimo presidente della Repubblica. Il presidente della Camera si recherà da Napolitano insieme al presidente del Senato Franco Marini per leggergli il verbale che lo proclama presidente della Repubblica.Nel corso della quarta votazione Romano Prodi e Silvio Berlusconi si sono stretti la mano in aula. Il leader di centrodestra Berlusconi ha compiuto un rapidissimo passaggio nella cabina elettorale, a palese conferma della sua scheda bianca. Identica la procedura di voto seguita da Fini, a significare che non ci sono stati strappi nella Casa delle libertà. Sulla disobbedienza di Marco Follini, che ha annunciato il suo voto per Napoletano, il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa ha annunciato la convocazione di un ufficio politico per discutere su «alcuni atteggiamenti e sul modo di lavorare all’interno del partito».
Non sono mancate le curiosità: le diessine Livia Turco e Teresa Bellanova indossavano lo stesso tailleur, dello stesso colore, probabilmente dello stesso negozio. «Un vero incidente diplomatico», commenta Luxuria, neodeputato registrato come Vladimiro Guadagno. Allo stadio come a Montecitorio per Paolo Cento, coordinatore dei Verdi, che ha votato senza cravatta. «Sono scaramantico - dice Cento - meglio non mettersela quando il risultato è importante: funziona. È stato così il giorno delle elezioni e, in genere, va bene anche quando gioca la Roma».

    L'elezione del Presidente Della Repubblica

XV Legislatura

Votazione a scrutinio segreto per l'elezione del Presidente della Repubblica

E' eletto Presidente della Repubblica il senatore Giorgio Napolitano

10 maggio 2006

4° scrutinio

Presenti

1000

Votanti

990

Astenuti

10

Maggioranza assoluta dei componenti l'Assemblea

505

Ottengono voti:

Napolitano

543

Bossi

42

D'Alema

10

Giuliano Ferrara

7

Gianni Letta

6

Berlusconi

5

Roberto Di Piazza

3

Pininfarina

3

 

 

Voti dispersi

10

Schede bianche

347

Schede nulle

14


  
  

http://www.libero.it/affaritaliani/

 Giorgio Napolitano Presidente

Giorgio Napolitano è l’undicesimo capo dello Stato

Ottant’anni, è nato a Napoli nel 1925. Ha superato la maggioranza

assoluta al quarto scrutinio: 543 voti (l’Unione ne aveva 540) e

347 schede bianche. Niente franchi tiratori, novanta secondi di

applausi. La prima telefonata da

“Grazie a tutti, sono emozionato”. Lunedì alle ore 17 il giuramento.

Piero Fassino: “Sarà il Presidente di tutti”. Romano

Prodi: “La CdL ha perso un’occasione”. Fausto Bertinotti: “Sono

molto soddisfatto, è un giorno importante per il Paese”. Silvio

Berlusconi: “L’Unione ha eletto un militante”.

“Mi auguro che riesca ad essere il Presidente di garanzia per tutti”.

Roberto Calderoli: “La Lega non lo riconosce”.

.Carlo Azeglio Ciampi. Il neoeletto:Gianfranco Fini:

   
 
 
Messaggio N°61 11-05-2006 - 18:07
 Gli auguri del Papa al Neopresidente

 

http://www.libero.it/affaritaliani/

CINQUEALLECINQUE Giovedì 11 maggio 2006

Quirinale, gli auguri del Papa

 Giorgio Napolitano: “Serenità al Paese”. Ma Gifuni lascia il Colle

“Cercherò di contribuire a una maggiore serenità nella vita del

Paese”. Così il neo-presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Il Papa, in un telegramma inviato al capo dello Stato, rivolge “deferenti

espressioni augurali per l’elezione”, auspicando “che possa

esercitare con ogni buon esito il suo alto compito”.

Benedetto XVI invoca anche “la costante assistenza divina per una illuminata ed efficace

azione di promozione del bene comune, nel solco degli autentici

valori umani e cristiani”. Intanto il segretario generale, Gaetano

Gifuni, lascia il Quirinale: “Gravoso un altro settennato”.

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