ALLA FINESTRA
Considerazioni sugli avvenimenti passati, presenti e futuri che disegnano la civiltà moderna e non solo.
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COSE DA RAGAZZI
Post n°15 pubblicato il 21 Dicembre 2005 da Tappo82
INTRO Causa la vicinanza del Natale, il mio spirito critico in questi giorni è affievolito… e dire che di spunti ve ne sarebbero molti, ma ho deciso di affrontarli dopo il 25 Dicembre. Coglierò l’occasione per mantenere una promessa che strinsi con me stesso quando inaugurai il blog; la promessa consiste nello sforzarmi ogni tanto di scrivere meno impegnato, pescando sempre dalla vita reale certamente, ma che alla lettura si presenti più distensivo. È una sorta di esperimento… per ora pubblico la prima particina di un racconto… se vi incuriosisce un pochino… fatemelo sapere per cortesia e per me sarà divertente continuarla… PS. Non preoccupatevi però, la mia penna tornerà a pungere le opinioni dei lettori prestissimo… LA STORIA (PRIMA PARTE) Quando lunedì 21 Febbraio ci organizzammo per una tranquilla “ pizza da Serafino”, nessuno di noi avrebbe potuto immaginare ciò, che da lì a poco, le nostre menti sarebbero riuscite a partorire. Eravamo una compagnia di ragazzi molto affiatati; attraversavamo quel periodo dell’adolescenza nel quale valori come quello dell’amicizia contavano... contavano di più. Questo non perché crescendo si perde la concezione di bla…..bla…..bla….. Molto più semplicemente perché, a quella età, si vive più intensamente ogni singola ora della giornata e lo si fa con quello spirito da confraternita che rende tutto più suggestivo. L’affiatamento che si creò tra di noi dicevo, sono convinto fosse dovuto in gran parte al fatto che stessimo condividendo molte esperienze. Bhè?! Direte voi, che c’è di strano se fra amici si condividono esperienze? Mi ricordo molto bene quel giorno, è come se si fosse stampato indelebilmente nella mia memoria. Ci trovavamo all’oratorio, tutti attorno ad un tavolo a fantasticare sulle tipe che occupavano i pensieri e i trastullamenti di noi giovani. Le solite cose: “domani esco con quella”, “invece a me piace l’altra” seguite dai soliti commenti: “che tette che ha quella”, “invece a me piace il culo dell’altra…….”. Tutto tremendamente quotidiano. Il tempo scorre lento quando non hai un cazzo da fare…., così durante uno dei numerosi silenzi che trovavano spazio nelle nostre conversazioni, una voce si fece grossa e tentò di sbloccare la situazione:”allora stasera?? Che cazzo facciamo!?!”. Era Sgamo che con i suoi modi principeschi chiedeva se qualcuno avesse idee per la serata. Per alcuni aspetti per la verità siamo tremendamente differenti; io sono timido ed introverso, lui espansivo; io sono una persona che ha bisogno di stare fuori di casa per divertirmi, lui una di quelle che sul letto ci passerebbe le giornate, a maggior ragione se Sky trasmette una di quelle noiosissime partite di tennis che segue con un attenzione olimpica; io sono per il “vivi e lascia vivere”, lui è per il “se posso ti spacco i coglioni.” Insomma, io e Mattia siamo proprio grandi amici, altrimenti………. Una cosa, che è indiscutibilmente identica per entrambi c’è: l’esperienza scolastica delle superiori. Non ricordo nemmeno quante volte abbiamo tagliato insieme; solitamente ci si beccava in stazione a Novara, per evitare il pacco degli orari diversi, ci si sbatteva dentro un bar a fare colazioni che a volte sembravano più aperitivi del venerdì e poi via al parchetto ad ammazzarci di storgi…….. Spensieratezza e divertimento, queste erano le parole d’ordine per vivere la giornata; ma alla giornata ne seguono altre ed altre ancora e inesorabilmente arriva il giorno della pagella finale……… vi lascio immaginare l’epilogo. Si, due volte. Comunque, alla domanda improvvisa di Sgamo, al tavolo dei silenziosi seguì un mormorio sommesso, lungo qualche decina di secondi, durante il quale un'altra voce superò le altre:”Io e Pino stavamo pensando di mangiare una pizza fuori!!!!!?” La voce apparteneva a Play e, Pino era il suo inseparabile compagno di avventure. Bastò poco più di uno sguardo e anche Space e Stupro, che sedevano proprio di fronte a me, si convinsero. Insomma al morir del pomeriggio io e i miei cinque amici avevamo preso una decisione: Erano da poco passate le otto quando, questi sei baldi giovanotti finalmente….. CONTINUA….. |
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il 16/12/2010 alle 02:26
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