TERRA

la forza, la costanza di un gesto di generosità che tu dai nel tempo ti consuma, ma ricordati che nel tempo che verrà sarà il più bel ricordo che avrai! Vent'anni abbiamo accudito mio suocero con ictus e demenza senile! Ora è ciò che ci consola di più! Serenità!

in due righe hai detto tutto: l'esistenza che si identifica con una situazione. ma forse dicendolo stai già guardando oltre. ti abbraccio

Ti abbraccio forte forte Cri' e ti sono vicina. So che serve a poco ma qui sto e se hai bisogno sai come metterti in contatto... ok?

Un saluto e un bacio.

Baci e pensieri da qui a lì :)

non era mia intenzione criticare il tuo post ma solo sottolineare un mio pensiero.Chiedo scusa se ti sei sentita contestata! Serenità!

bentornata... lo spunto è interessante, c'è tanta gente che migra per non tornare ed è tristissimo, quasi inconcepibile.

al mio paese l'emigrazione è durata fino all'anno in cui sono nata io... conosco i volti degli emigrati, il loro dialetto incomprensibile, ho conosciuto le loro lacrime e i loro abbracci... credo che quando uno parte parte, difficile che torni, nuovi intrecci, nuova vita.... ma non chiudere la porta è il segreto per non morire di nostalgia, non chiudere la porta del tutto, forse è questo che non devono fare neanche quelli che sono certi che non torneranno. Non chiudere la porta, e la porta non si chiude quando si dice: lavoro perchè un giorno a casa tornerò....Non è vero, ma dirselo è essenziale. Io ne lo direi, costruendo la mia vita altrove. Una volta Mighena veniva a ripetizioni da me, sua madre si infuriava perchè suo fratello va benissimo a scuola, parla un italiano perfetto e non sa una parola di albanese. ... e gli comprò una grammatica e libri.... una porta aperta. Ho detto qualcosa di offensivo contro gli emigrati o gli immigrati? non volevo. Parlavo di me più di tutto, e di un atteggiamento che sperimentato sulla mia pelle funzionicchia. Grazie per il commento

come confrontarci con la nostalgia in tempi dove i nostalgici sono gli emigranti del terzo mondo? Perchè non comprendere la sofferenza di chi abbandona..abbandona..senza certezza di riavere? Qualunque ricordo bello della nostra passata vita avrebbe il diritto di rivivere in noi. Non ci resta che accettare... ed è l'esercizio più doloroso che possiamo fare!!! Serenità!

E invece non c'è nulla di banale in questi ricordi musicali e ancor meno in come li racconti. Leggiera leggiera... lieve come la fiammella di un lume.
Ben riletta Lumina cara... Ti abbraccio assai :)