da www.lecceprima.it
Il nuovo fenomeno musicale viene dal Salento: il duo “Il Genio”, composto da Gianluca De Rubertis, tastierista degli “Studiodavoli” ed Alessandra Contini, infatti, sta attirando le attenzioni del pubblico e del panorama discografico italiano. Merito di una sperimentazione musicale, che fonde indi-electro-pop in un mix particolare ed ironico, che si caratterizza in testi, dove l’italiano s’incontra spesso col francese. Merito soprattutto, però, del divertente singolo “Pop porno”, diventato tormentone anche grazie all’enorme pubblicità catodica, che una delle signore della televisione italiana, Simona Ventura, gli sta dedicando: un brano divenuto l’accattivante e sarcastica colonna sonora di ogni siparietto ed ogni interruzione del programma “Quelli che…”, in onda ogni domenica nel pomeriggio di Rai Due.
Ma come nasce “Il Genio”? Il duo, originario del Salento, ma da tempo trasferitosi a Milano, si forma nei primi mesi del 2007 ed inizia a collaborare alla stesura di alcuni pezzi, subito ascoltati su Myspace, Facebook e You Tube: iniziano ad attrarre attenzioni sul web, collezionando un pubblico molto variegato, da quello più di nicchia, attento alle loro sonorità, a quello più ampio della televisione popolare, colpito dall’ironia del loro singolo. Nel dicembre 2007, hanno firmato con la “Disastro Records”, etichetta indipendente, emanazione della celebre e storica “Cramps Music” e nel giro di pochi mesi hanno realizzato il loro primo album omonimo, composto da 12 canzoni.
“Il Genio” può senz’altro essere definito, in sostanza, un duo di ultima generazione, caratterizzato da uno stile semplice, sperimentale e minimalista, che trova una perfetta combinazione con la voce intensissima di Alessandra Contini, a metà strada tra quella di una femme fatale ed una nuova Lolita, e quella più profonda di De Rubertis. Il loro “Pop porno” è stato trasmesso da oltre duecento emittenti radiofoniche italiane e diverse estere ed è diventato un vero e proprio “caso” musicale: il segreto del successo improvviso di questo nuovo tormentone si racchiude forse nell’estrema semplicità delle parole che compongono il titolo, una sorta di ammiccante, ma riuscitissima allitterazione fonetica. E aldilà di quanti apprezzeranno questo duo nel futuro, il Salento ancora una volta regala alla musica italiana un percorso interessante, di cui tener conto.
Inviato da: Henry
il 01/01/2011 alle 00:02
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