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Giornata della Memoria

Post n°199 pubblicato il 27 Gennaio 2010 da Terpetrus
Foto di Terpetrus

27 gennaio, Giornata della Memoria.

 

In questo giorno, si ha tutti il dovere di ricordare gli Ebrei morti nei campi di concentramento nazisti e solo loro, per poter ammettere il senso di colpa che deve provare l’intero mondo occidentale per il loro sterminio e per la discriminazione e l’odio religioso ed etnico perpetrato per secoli ai danni del  popolo ebraico.

Non ci si può esimere dal senso di colpa, perché se tu dici che non ti senti in colpa perché non sei mai stato antisemita, e non ti senti responsabile di ciò che hanno fatto i tuoi padri, o i padri di altri, dato che nessuno della tua famiglia, che tu sappia, ha mai collaborato coi nazisti, rischi di passare per antisemita per il solo fatto che dimostri un certo intento a sottovalutare la portata dello spaventoso evento, unico nella storia, che ha portato allo sterminio degli Ebrei.

Ok, allora… celebriamo, celebriamo.

Celebriamo fino a quando forse anche i bisnipoti degli scampati al genocidio non ne potranno più di sentire parlare di questa storia. Nessun problema. Non ho problemi a ricordare anche cose che non ho vissuto. Infatti io ricordo molte altre cose che non riguardano gli Ebrei, e che per me non sono meno gravi, anche se qualcuno potrà rimanere offeso alle mie dichiarazioni.

È stato detto: «Chi non ricorda la storia, è condannato a ripeterla».

Io dico: potrebbe essere una frase che non vuol dire niente.

Già, perché la storia tutti credono di sapere che cosa sia, ma in realtà secondo me pochissimi si rendono conto di cosa è.

La storia non è quella scritta sui libri, e non è quella scritta sui monumenti. Non è quella fatta dai grandi uomini, né dalle grandi imprese. Non è quella che si trova nei reperti archeologici, e non è quella che si trova nelle ricostruzioni della vita antica. Non è neanche quella delle foto e dei filmati storici, né delle lettere dal fronte dei soldati comuni.

No, non è niente di ciò che noi crediamo, o meglio ci è stato insegnato che sia.

La Storia siamo noi. Soltanto noi.

La Storia, per me, sono innanzitutto io. La Storia per me comincia il giorno in cui sono nato io.

Certo, la Storia non è solo questo. La Storia vera, totale, universale, è la storia di tutto ciò che esiste, è esistito, ed esisterà, dall’inizio dell’universo, fino alla fine dei tempi. E forse anche oltre.

La Storia dunque sono io, tu, tutti gli altri, e tutto ciò che non conosci.

Tutto il resto è solo sentito dire, è un racconto della cui veridicità non sai molto. Di tante cose non sai nulla.

Così lo sterminio degli Ebrei è una cosa che so solo per sentito dire, ma non l’ho vissuta sulla mia pelle.

Né ho vissuto lo sterminio degli Armeni da parte dei Turchi, né ho vissuto lo sterminio degli Aztechi da parte degli Spagnoli, né lo sterminio delle tribù  di Nord-Americani Nativi da parte dell’esercito degli Stati Uniti, né lo sterminio e la riduzione in schiavitù dei Galli da parte di Giulio Cesare, né degli stessi Zingari che sono morti anch’essi in gran numero nei campi di concentramento. Non ho vissuto nemmeno lo sterminio degli italiani nelle Foibe della ex-Jugoslavia, di cui per molto tempo non si è voluto sapere nulla…

Non ho vissuto le purghe di Stalin e lo sterminio dei dissidenti nei gulag siberiani, non ho vissuto i massacri etnici nella ex-Jugoslavia e nell'Africa Centrale, non sto vivendo le persecuzioni degli abitanti del Darfur... non ho vissuto nessuno dei numerosi stermini e persecuzioni perpetrati nella storia, nemmeno quella perpetrata ai danni degli omosessuali, molti dei quali sono morti anch'essi nei campi di concentramento nazisti.

E proprio perché sono anch’esse cose “per sentito dire”, nessuno le ricorda, o quasi.

Però questi altri stermini, che vale la pena ricordare tanto quanto quello degli Ebrei, non possono essere ricordati nel Giorno della Memoria.

Gli Ebrei si offenderebbero.

Una volta ci ho provato su di un forum finocchio, e una frocia ebrea, appassionata della Cabala, mi ha dato del “confusivista”.

Per lui lo sterminio degli Ebrei era tutto speciale, perché gli Ebrei sono il Popolo Eletto, e gli altri no.

Lascio quindi agli Ebrei il loro diritto di credere di essere un Popolo Eletto, e io che invece non credo che esistano Popoli Eletti e addirittura mi auguro che un giorno non esistano più popoli, se non uno solo, il Popolo dell’Umanità, e che non esistano più religioni, ma solo il senso della spiritualità, vorrei che ci fosse un altro Giorno della Memoria per ricordare tutti gli sterminati e i perseguitati non-ebraici, tutte le violenze dimenticate nella Storia, la Storia che non è libri stampati…. Ma non importa, perché nessuno si preoccupa di conoscere neanche quella….

 

 
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