Creato da thebrowndessert il 18/09/2011

TheBrownDessert

LifeStyleBlog

 

 

Rispolveriamo le buone maniere leggendo il saper vivere di Donna Letizia.

Post n°19 pubblicato il 05 Ottobre 2011 da thebrowndessert
 
Foto di thebrowndessert

Tra i libri formativi che fino ad oggi hanno caratterizzato la mia vita, c’è un piccolo manuale di galateo che gironzolava per casa tra i libri di mia madre. Avevo undici anni e l’ho letto durante l’estate con grande piacere e divertimento. Immaginando me stessa nelle situazioni più disparate, deliziosamente descritte dall’autrice. L’autrice in questione è Colette Rosselli, in arte Donna Letizia. Il galateo di Donna Letizia è un super classico, uno dei libri formativi, appunto che ogni signorina per bene deve interiorizzare, deve conoscere nel minimo dettaglio, consultare negli anni come una enciclopedia. E’ vero, le situazioni descritte nel volume sono state ampiamente superate da nuovi stili di vita, nuove regole di vivere civile, ma come la Bibbia – non datemi dell’inopportuna – il galateo di Donna Letizia va letto e considerato un classico senza tempo. Le situazioni tipo descrivono una società sicuramente ben introdotta in certi ambienti. La ragazza di buona famiglia frequenta teatri, ristoranti alla moda, partecipa ad eventi che hanno personalità importanti. L’atmosfera è vagamente anni cinquanta e per questo accattivante, non si può restare indifferenti alle regole di bon ton, rigide se rapportate alla facilità di costumi di oggi, ma estremamente rispettose della donna e della sua femminilità. Quando l’ho letto negli anni Ottanta, il modello di donna di riferimento erano le dinamiche Charlie’s Angels. Belle, alla moda, autonome e capaci di sganciare ottimi sinistri agli uomini, nel loro caso, per esigenze di servizio. La donna, descritta da Donna Letizia è estremamente femminile, sobria, mai inopportuna, colta, con una forte autostima, consapevole del suo fascino. Non fa scenate isteriche, indossa abiti adatti per ogni occasione, parla senza accusare inappropriate inflessioni e non balla con degli sconosciuti. Interiorizzare un testo del genere significa avere aspettative elevatissime dal genere maschile e contabilizzare cocenti delusioni dai nostri accompagnatori, così amava definire mia madre i miei filarini. In effetti è un libro che molti uomini dovrebbero leggere per comprendere le regole del vivere, i protocolli da adottare nelle più differenti situazioni. E poi attualizzare ciò che si è compreso. All’epoca non esistevano i cellulari e solo pubblicazioni più recenti si sono cimentati nello descrivere regole di buona educazione ai tempi moderni, ma prima di passare in rassegna tutti i più recenti libri di buone maniere - frase che considero ancora più chic del francese bon ton – con la lettura de il Saper Vivere ci si troverà nella splendida condizione di saper già come si fa, di sentirsi pronti ad affrontare un mondo troppo maleducato, privo di discrezione, buongusto, tatto, rispetto per il prossimo e di non avere bisogno d'altro.

Approfondimenti:

www.ibs.it

www.vivant.it

www.meaculpa.it

Monsignore Giovanni della Casa

Lina Sotis

Barbara Ronchi della Rocca

 
 
 

Coltiviamo il nostro giardino interiore, iniziando con una bella potatura.

Foto di thebrowndessert

In una delle frasi più significative di Zenta Maurina Raudive, la scrittrice lettone descrive di come alcuni uomini - riferendosi al genere umano - entrando in una stanza alzino una parete di ghiaccio, al contrario di altri che, per la loro natura positiva, la illuminano scaldando con una luce ed un calore particolare. Quante persone nella nostra vita entrano nelle nostre stanze e la illuminano e riscaldano? Quante, invece, alzano pareti di ghiaccio e freddano le emozioni che può suscitare un incontro? E’ importante dare ascolto alle sensazioni che un incontro, anche breve, suscita nel nostro animo. L’istinto non ci può fare sbagliare, il nostro innato istinto di sopravvivenza, attenuato da stratificazioni spesse di regole di civiltà, ogni tanto emerge e ci mette nelle condizioni di poterci dare alla fuga, di salvarci da determinate situazioni di pericolo. Non è palpabile, bisogna conoscersi profondamente per fidarsi totalmente di esso. Ciò accade quando, ad esempio, abbiamo a che fare con persone che non riusciamo a classificare, delle quali non riusciamo a dare una definizione certa. Sono personalità ambigue e nell’ambiguità, nel mistero, atavicamente si nasconde il pericolo, lo sconosciuto. Cosa fare? Potare, tagliare, strappare come rami secchi relazioni, rapporti ambigui, amicizie logore. Fare una fascina fitta da buttare nel fuoco ardente di gente che entra nelle nostre stanze e porta freddo, tristezza, malinconia. E’ difficile ammettere che la nostra vita è costellata da persone che non ci amano veramente, che ci vogliono trascinare nel loro vortice di autodistruzione. Curiamo il nostro giardino interiore senza remore, senza timore di restare sole. Attraversiamolo con zappa e rastrello, con forbici da potatura ed eliminiamo foglie secche, rami secchi, alberi che non danno frutto. Sembrerà in un primo momento che un gelido inverno si sia impossessato di noi e nessuna nuova gemma crescerà e porterà frutti e fiori. Sembrerà che ciò avverrà per molto tempo, ma sotto la neve, negli inverni più freddi, brulica vita che al primo alito di vento tiepido esploderà in una rigogliosa e lussureggiante vegetazione. Dobbiamo fare ordine nella nostra vita e non accontentarci di rapporti poco significativi, senza perdere la fiducia nel prossimo, senza negarsi la possibilità di sperimentare nuovi percorsi. Puliamo il giardino interiore, lasciamo entrare aria pulita, tepore primaverile, restando in attesa. La primavera arriva sempre puntuale e porterà nuovi frutti.

www.giardinaggio.it

www.lunaverde.org

www.ilgirdinointeriore.it

 
 
 

Strigliamoci, togliendo via tutte le impurità, ritroviamo il colore naturale della nostra pelle.

Post n°17 pubblicato il 03 Ottobre 2011 da thebrowndessert
 
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Ormai l’estate è finita da un pezzo, l’autunno è ufficialmente arrivato e anche se qualche giornata di sole fa venire voglia di andare al mare - qui in Sicilia per fortuna è ancora possibile - non è il caso di andare in giro con quella patina di abbronzatura, nemmeno tanto uniforme sul corpo e sul viso. Le docce frequenti hanno cancellato la doratura realizzata con meticolose e responsabili esposizioni solari. Detesto le cretine che vanno al mare senza protezione, diventano fucsia e vanno in giro con mini abiti succinti, per esibire, a modo loro il capolavoro che hanno fatto a se stesse. L’unica cosa da vero capolavoro è l’ustione al corpo, che la pelle registra con proposito vendicativo, per darti il conto salato intorno ai quarant’anni. Ormai lo sanno tutti che il sole è estremamente pericoloso, va preso con cautela e sfruttando tutte le tecnologie cosmetiche, davvero efficaci, messe a disposizione dalle migliori produttori di creme solari. Cosa peggiore, per quanto mi riguarda, sono le lampade UVA e questo ostinarsi a mantenere un colorito fuori stagione davvero inopportuno durante l’inverno. L’abbronzatura è riservata solo in estate, con certi tipi di colore, certi accessori, una luce del sole decisamente più luminosa rispetto alla giornate invernali. E’ opportuno, quindi, in questo periodo dell’anno eliminare le cellule morte e i residui di abbronzatura. Come? I metodi sono diversi, ma quello che ritengo davvero efficace è uno solo: l’Hamman. Prenoterò al più presto un percorso al bagno turco. Sono momenti di estremo relax e di ricongiungimento con l’elemento acqua. Il calore dell’acqua, i bagni di vapore, le bollicine dell’idromassaggio mi permetteranno di purificare la pelle, eliminare le cellule morte, riattivare la circolazione, perché delle mani sapienti ti strofinano il sapone nero di Aleppo, preparato all'olio di oliva, con un elevato potere esfoliante. Il sapone nero ha una consistenza quasi cremosa, sembra una pomatina, ha un colore scuro profondo, che va dal marrone al nero, appunto. Non amo particolarmente l’odore, anzi lo trovo davvero fastidioso, mi sa di nafta o qualcosa che ci assomiglia proprio. L’ho comprato una volta, pensando di poterlo utilizzare a casa: errore madornale. Puzza da morire, non viene spalmato efficacemente sulla schiena, perché non c’è un santo cristiano che prova piacere ad usarlo… Lo riservo, quindi al mio percorso-fuga in Hamman. Ho imparato che non tutte le cose possono essere fatte a casa e che è opportuno, ogni tanto, lasciarsi manipolare da mani esperte, in un ambiente non domestico. L’atmosfera è decisamente diversa rispetto alle nostre acrobazie in bagno, mentre qualcuno bussa alla porta perché vuole entrare. Una sola cosa possiamo tranquillamente comprare nello store dell’Hamman, sicuri che arrivati a casa, il flaconcino magico esaudirà più di uno dei nostri desideri. Le aspettative sono elevate e verranno tutte confermate dalla qualità e dal risultato. L’olio di Argan è davvero magico e multiuso, un po’ come l’olio di mandorle, ma con un potere elasticizzante davvero superiore. Generalmente lo si trova in formulazioni miscelate, perché puro e biologico è difficile da trovare. Bisogna conoscere le case produttrici e poi, cosa non di poca importanza, costa davvero troppo. Sarebbe opportuno averlo, procurarselo da venditori onesti, perché l’olio di Argan puro può essere mangiato, utilizzato in preparazioni particolare, davvero gustose. Quello che uso io è quasi puro, è verdognolo, addizionato con olio di semi di girasole. Ma per via del colorante e della profumazione non è edibile. L’ho usato durante la gravidanza e il risultato fantastico è stato raggiunto: nessuna smagliatura. Lo uso come crema da notte, per il suo elevatissimo potere cicatrizzante e lenitivo e nutre profondamente la pelle senza ungerla. Basta che se ne usino poche gocce per volta, fino a completo assorbimento. Lo uso per le cuticole, per rinforzare le unghie, come impacco strong per i capelli davvero stressati. Insomma un olio davvero utile, considerando che non è puro al 100%. Ho una piccola ampollina di olio puro di Argan e la uso in casi di estrema necessità, quando voglio una cura d’urto. L’olio di Argan ha anche una meravigliosa caratteristica, si asciuga subito e non unge affatto, se non solo dopo un uso eccessivo. Non può mancare nel beauty, per sostituire parecchi prodotti, crema mani, crema talloni piedi, crema cuticole e unghie, impacco capelli curativo, crema corpo, crema notte e tutti gli altri usi che riteniamo più opportuni. E’ totalmente naturale da poterlo mangiare ed io non vedo l’ora di utilizzarlo in cucina, appena possibile.

 

www.mylampe.com

www.marius-fabre.fr

www.ariargan.it

 

 
 
 

Compitino per casa: reperire materiale autunnale.

Post n°16 pubblicato il 29 Settembre 2011 da thebrowndessert
 
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Ogni mattina penso a quello che devo scrivere nel blog, ho tante idee e mi piacerebbe approfondire molti argomenti che sollecitano la mia curiosità. Sapevo già di cosa parlare oggi, ho reperito pure il materiale, un libro che ho acquistato qualche anno fa. Ma come è capitato spesso, l’argomento pensato viene spazzato via da nuovi spunti, quelli offerti dal vivere quotidiano. Come ogni giorno, accompagnando il mio bimbo al nido, ho brevi resoconti con le sue educatrici. Niente di particolare, qualche richiesta, la registrazione di un nuovo progresso del bambino, la contabilità delle cacche. Ho già procurato sassi e conchiglie per evocare l’estate nei loro giochi educativi. Ricerca non proprio semplice, nella spiaggia le conchiglie sono in via d’estinzione e i sassi non sono altro che mattonelle levigate dal mare, vetrini, pezzi di cemento che assumono forme bizzarre. Ho avuto la tentazione di portare cicche di sigarette, cannucce usate, bicchieri di plastica, pacchetti accartocciati di succhi di frutta, bottiglie di plastica, materiale in abbondanza nella gran parte delle spiagge italiane, sarebbe stato un bel manifesto, testimone di una scarsa sensibilità ecologica, anche se, per quanto mi riguarda, tutto questo pattume attorno ha a che fare con l’inciviltà e la pessima educazione. Oggi, visto che l’autunno è già arrivato, mi si chiedono elementi evocativi della stagione: foglie secche, legnetti, ricci di castagne, frutta secca di stagione. Bello, dico presa dell’entusiasmo. Ma ben presto mi rendo conto di quanto possa essere complicato reperire questo materiale in città. Da qui la mia considerazione sulla impossibilità di venire a contatto con elementi naturali, con la natura che modifica il suo aspetto durante l’alternarsi delle stagioni. Il concetto di bio, abusato e ambiguo, considerato che molti di noi lo associano a prodotti di consumo, quindi al marketing, è necessario riscoprirlo e conoscerne il significato. Bio vuol dire vita e vitale è tutto ciò che non è morto. Scusate la banalità, ma è necessario ribadirlo. Quindi, bio è la vita pulsante della natura. Allora riflettiamo su quanta vita pulsante ci circonda? Ogni quanto tempo veniamo a contatto con la natura? Non tutti hanno la possibilità di farlo, di fuggire dalla città per respirare aria pulita, camminare scalzi sulla nuda terra. Sarebbe opportuno sfruttare le giornate autunnali per riscoprire i parchi, i giardini pubblici, il giardino incolto da troppo tempo e affondare le mani sulla terra per raccogliere legnetti, foglie secche, bacche. L’essere umano ha il fisiologico bisogno di conciliarsi con Madre Natura (non quella di Bonolis…), di tornare ad essere parte dell’ecosistema, di sintonizzare il corpo, la mente con il ciclo delle stagioni, rispettandone i frutti, i paesaggi. Troviamo del tempo, allora, per regalarci queste sensazioni di diffuso benessere.

www.frateindovino.eu

www.agraria.org

www.parks.it

www.zenhome.it

 
 
 

Yoga dinamico, respiro in movimento. Scopriamo e superiamo i nostri limiti.

Post n°15 pubblicato il 28 Settembre 2011 da thebrowndessert
 
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Ieri ho partecipato ad una sessione gratuita di yoga. Finalmente trovo del tempo per dedicarmi a questa disciplina che da sempre mi ha incuriosita. Siamo quasi tutte donne, con fasce di età differenti. Gli uomini solo due, ma entrambi motivati e ben inseriti nel gruppo. Mi accoglie una signora che ha già frequentato lo scorso anno, alle mie domande non vuole dare risposte e soprattutto certezze. Mi dice che è più bello scoprire da sè le risposte, senza aspettarsi niente, senza covare false illusioni. Ma è entusiasta, sorride e il suo mistero, in realtà è finalizzato a non rovinarmi la sorpresa della scoperta. Sono fiduciosa e la testa piena di convinzioni. La prima riguarda la mia capacità di contorcermi, considerando che ultimamente il mio corpo è estremamente arrugginito e non risponde ai comandi come vorrei, anzi, si ribella, è indolenzito e la sensazione generale è di contrazione, rigidità. Arriva l'istruttrice e senza tanti preamboli inizia la lezione, sicura che l'azione è più eloquente di qualsiasi parola. Questo è già un ottimo punto di partenza. Una sola precisazione anticipa la lezione, ovvero, fermarsi quando si prova dolore e non siamo capaci di eseguire correttamente il movimento. Ma fondamentalmente il nostro obiettivo è non avere obiettivi. Non dobbiamo dimostrare nessuna capacità atletica, nessun risultato sportivo, solo uno stato di benessere, risultato di un notevole lavoro di concentrazione sul respiro. Già il respiro, nessuno lo fa più, nessuno respira a pieni polmoni, lentamente. Il respiro è il fondamento dello yoga, senza un buon respiro, nessun movimento è agile, fluido. L’ossigeno entrando nel nostro corpo porta sangue ai tessuti, anche a quelli che non lo ricevono più e ci provocano dolore, inoltre, con la sua azione ossidante, e non è una cosa da poco, brucia le calorie. Il respiro, in un modo completamente diverso, pieno e lento è difficile da mantenere, la concentrazione è importante e concentrarsi sul respiro, il movimento del corpo, inevitabilmente ti porta a non pensare ad altro, a svuotare la mente da tutto il nostro vissuto quotidiano. I movimenti e le figure riescono bene e, come prevedevo, nei punti dove provo dolore, ho avuto difficoltà, ma il respiro attenua il dolore e riprovando ti porta a superare anche un microscopico limite. Un limite superato però va riconosciuto, intercettato e registrato nella mente. La lezione è finita e come speravo, ha superato le mie aspettative, ha dato risposta ad ogni domanda. Il mio corpo è stato sollecitato tutto, in modi anche inaspettati, provo un profondo benessere e l’insegnante ci dice di spalmare questo stato di cose nel nostro vivere quotidiano. Proverò a ricordarmi di tutto e trovare un momento per respirare ad occhi chiusi. Intanto, non vedo l’ora che arrivi domani e partecipare alla nuova lezione. Ho deciso, lo yoga sarà la mia dolce ed intensa attività sportiva.

www.yoga.it

www.lalberoelamano.it

 
 
 

La bellezza naturale sempre, a qualsiasi età.

Post n°14 pubblicato il 27 Settembre 2011 da thebrowndessert
 

Post spedito a Chiara Ferragni, la quale invita le blogger a vedere lo spot della YAMAMAY, girato da Paolo Sorrentino ed interpretato da Isabella Ferrari, splendida, sfuggente, perversa come la Catherine Deneuve di "Belle de Jour" di Luis Bunuel.

Dolcissima Chiara, "una donna di 47 anni" non è la tua bisnonna, ha solo 12 anni più di te! Che strano vero, vedere una vera donna, quasi uguale a noi comuni mortali in uno spot, visto che gran parte della pubblicità è inflazionata da culi e tette di minorenni. Trovo abnormale questo uso indiscriminato di ragazzine nel marketing, trovo osceno dedicarsi ad un solo tipo di bellezza, quella finta delle straritoccate. Non deve essere anormale una bellezza naturale, confacente alla sua età, ai segni che l'esperienza o la maternità ha lasciato nel suo corpo. Tu sei giovane, anche io alla tua età consideravo vecchie le signore di 40 anni. Arriverà anche per te questo momento di conciliazione con l'ideale di bellezza reale. Anche tu apprezzerai nuove manifestazioni della bellezza di un corpo femminile vissuto naturalmente e naturalmente maturato dal passare degli anni. Su una cosa non ho dubbi, una donna - a qualsiasi età - non deve smettere di considerarsi femmina, curando mente, corpo, spirito, evitando però di essere ridicola. Un bacio affettuoso, Chiara, piccola donna non ancora sbocciata.

September 27, 2011 12:55 PM

www.yamamay.com

http://www.theblondesalad.com/

 
 
 

DISCLAIMER

Post n°13 pubblicato il 26 Settembre 2011 da thebrowndessert
 

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Libera la mente dalle scorie mentali. Come? Decodificando le nostre sbadataggini.

Post n°12 pubblicato il 26 Settembre 2011 da thebrowndessert
 
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Chiacchierando con la mia collega d'ufficio, ci scambiavamo le nostre ultime sbadataggini. Niente di preoccupante, semplici dimenticanze, del tipo pantofola nel frigo, invece che nella scarpiera. Le sbadataggini hanno però una valenza, Freud le classificava e ne evidenziava la loro rilevanza psicologica. Sono atti mancati, segnali che la mente trasmette, più o meno consciamente, per mandarci dei messaggi chiari ed inequivocabili: fermati. Le sbadataggini ormai caratterizzano il nostro quotidiano, dimentichiamo parole, chiavi, nomi e date importanti. In alcuni casi sono simpaticamente bizzarre e suscitano la nostra ed altrui ilarità. Quante volte cerchiamo qualcosa che abbiamo indosso oppure è lì proprio sotto il naso, ma non la vediamo? Nei casi più gravi, e sottolineo gravi, le nostre sbadataggini possono mettere in serio pericolo la nostra sicurezza e quella delle persone che amiamo. In un contesto sociale che ci vuole estremamente perfomanti, può succedere che qualcosa s'inceppi e vada storto. Per usare un termine informatico, è sufficiente scaricare un download e ripartire più spediti di prima, avendo nuove istruzioni su come risolvere qualsiasi nostra incombenza quotidiana. Ma troppi aggiornamenti si accumulano nella mente e la naturale elaborazione dei dati che ci consente di scremare le cose idiote da quelle importanti s'inceppa. E' necessario resettare, continuando con la terminologia informatica, oppure, con un termine caro ai filosofi, fare tabula rasa, ovvero ripulire la nostra tavoletta - la mente - riscrivendo tutte le informazioni che sono utili alla nostra sopravvivenza. Sopravvivenza nella nostra esistenza sociale, nel privato, nell'intimità più profonda del nostro essere, vuol dire, essere in grado di ottimizzare le richieste che ci vengono continuamente fatte in ogni ambito del nostro essere ed agire. Ma come resettare? E, soprattutto, quando ci rendiamo conto di avere resettato bene? Le tecniche sono numerose e in diverse discipline, soprattutto in quelle meditative è possibile raggiungere l'obiettivo prefissato. La preghiera è un ottimo sistema per purificare la mente dai pensieri nocivi, è un modo catartico, quindi purificante, per ritrovare se stessi. Ognuno di noi può trovare il sistema ed adottare le misure più confacenti al nostro stile di vita. Anche la scrittura aiuta in tal senso. Anche semplicemente trascrivendo - tipo lista della spesa - le cose importanti, le meno importanti e le cose che vorremmo fare per sentirci realizzati. Con un pò di esercizio, la mente si libererà di impegni improrogabili che non hanno nessun valore nel nostro cuore. Fermiamoci a riflettere su questo, per capire che cosa siamo e cosa vogliamo essere ancora. Una mente libera, ma pensante, non subisce passivamente nessun altro messaggio fuorviante, subliminato da menzogne edulcorate dalla pubblicità, dalla ricerca frenetica dello status symbol. Una mente libera accoglie solo ciò che è necessario e possa gratificarci intensamente. Fermiamoci a riflettere, visitiamo dei luoghi dove la sofferenza fisica non ha devastato la speranza di un futuro migliore. Scopriamo che quello che ci sta intorno è immensamente prezioso e a portata di mano. Cosa c'è di più purificante del sorriso amorevole di nostro figlio o della persona che amiamo? Niente. Ricordiamolo tra una sbadataggine e l’altra.

 
 
 

Nel fine settimana concediamoci d'infrangere le regole.

Post n°11 pubblicato il 25 Settembre 2011 da thebrowndessert
 
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La domenica, specialmente quella passata nella casa al mare, in questo periodo dell'anno, mi ricorda che ogni cosa ha il suo tempo. Abbiamo passato tutta l'estate qui, a pochi metri dal mare, con il verde intorno e uno spazio grande giusto per fare scorazzare il nostro bambino. Tornando a casa, siamo stati catapultati nel vortice frenetico di impegni, lavoro, asilo nido, casa da rimettere in moto dopo una così lunga assenza. Ho ricominciato a seguire le mie semplici regole di benessere e "purificazione" continua ad essere la mia parola chiave del mese. Non è facile rimettersi in carreggiata, così velocemente, specialmente se il fine settimana é sereno e torniamo volentieri ad abitare il nostro rifugio estivo. Tutto è uguale, ma manca qualcosa, mancano le voci di fondo dei bambini, la luce accecante del sole che scalda ed asciuga tutto in un istante, mancano i profumi dell'estate, di salsa di pomodoro e basilico, melanzane fritte e frittura di pesce. Manca la musica che viene da lontano e quello dei gelati con il suo carico di dolcezza e note sparate al cielo. Un sole timido luccica le onde del mare, la sabbia e umida e tutt'intorno è silenzio, quel silenzio che speravamo ritrovare quando fiduciosi cominciavamo la stagione estiva, convinti di rilassarci più possibile, di ritrovare atmosfere da isola deserta. L'estate sta andando via lentamente, non traumaticamente come accade in altre regioni d'Italia. Ci saranno belle giornate ancora a lungo, qualche fine settimana di caldo torrido e cieli senza nuvole. Torneremo ancora qui, a infrangere tutte le regole della settimana, a concederci abbondanti colazioni, qualche buon bicchiere di vino, un piatto particolare che ancora ricorda l'estate. Sì, torneremo ancora ad infrangere le regole di benessere ogni fine settimana (sabato e domenica), per ritornare appagati e diligenti al lunedì.

On Sundays, especially in the past the beach house, this time of year reminds me that everything has its time. We spent the whole summer here, a few meters from the sea, with green around and a big space just to run around our child. Returning home, we were catapulted into the maelstrom of frenetic commitments, work, daycare, home to restart after a long absence. I started to follow my simple rules of well-being and "cleansing" continues to be my key word of the month. It is not easy to get back on track, so fast, especially if the weekend is peaceful and happy return to living in our summer retreat. Everything is the same, but something is missing, lacking basic items of children, the blinding light of the sun that warms and dries all in an instant, they lack the scents of summer, tomato sauce and basil, eggplant parmigiana and fried fish . Missing the music that comes from afar and that of its load of ice cream with sweet notes and shoot the sky. A sun shines so the waves of the sea, sand and wet and all around is silence, the silence that we hoped to find when we began the season confident, convinced to relax as much as possible, to find desert island atmosphere. The summer is going away slowly, not traumatically as in other regions of Italy. There will be a long sunny days, some weekends scorching heat and cloudless skies. We will come back here, to break all the rules of the week, to give us abundant breakfast, some good glass of wine, a particular dish that still remembers the summer. Yes, back again to break the rules of well-being every weekend (Saturday and Sunday), satisfied and eager to return on Monday.

 

 
 
 

L'autunno si avvicina a passi veloci... e noi intanto riordiniamo i cassetti.

Post n°10 pubblicato il 21 Settembre 2011 da thebrowndessert
 

Dopo aver eliminato tutto quello che non utilizziamo più, dedichiamoci ad un'attività rilassante ed obbligatoria: riordinare cassetti, armadi, sgabuzzini. Perché, spesso, qualche oggetto sfugge alla rimozione e si trova stipato nel fondo del cassetto e nel fondo dei ricordi della nostra mente. Molti sostengono che dietro una persona ordinata mediamente o esageratamente ordinata, si nasconda una personalità paranoica, che soffre di qualche patologia compulsiva, etc. etc. Io penso che dietro una persona disordinata mediamente o esageratamente disordinata si trovi il germe di ogni patologia - o psicopatologia quotidiana - per dirla alla Freud. Si spacciano per persone creative, in realtà sono personalità disordinate punto ed in quanto tali, capaci di occultare, accartocciare, sbattere nel fondo di un cassetto relazioni, persone, rapporti di qualsiasi genere. Non credo di generalizzare, ma davvero, i disordinati con cui ho avuto a che fare non si fanno molti scrupoli nello stiparti (metaforicamente) tra il cumulo di vestiti sporchi in un angolo della casa. Sono brutale? Non so, ma negli Stati Uniti numerosi ed affollati corsi insegnano ad ottimizzare gli spazi e non generare disordine. L'ordine è un concetto mentale, anche il nostro cervello funziona secondo ordinatissimi schemi mentali. Naturalmente ci sono le eccezioni, molti serial killer, nella loro screanzata azione criminale, classificano, ordinano le loro vittime, alcune volte le inscatolano con relativa etichetta... Ma non voglio parlare di casi estremi, in fondo anche il più irriducibile dei disordinati, ad un certo punto sente l'impulso irrefrenabile di mettere a posto. Non sa da dove iniziare e poi lascia perdere, ma qualcosa gli pulsa dentro, anche se non sa cosa sia esattamente e come fare. Ordiniamo i cassetti, dunque, con metodo, senza fretta e magari scopriremo dove era finito il ciucciotto di nostro figlio; quello sparito, inspiegabilmente, dalla circolazione.

www.spaceclearing.it

www.creativefengshui.it

www.orderinthehouse.biz

http://houseoforder.com

Autumn is approaching with quick steps ... Meanwhile, and we rearrange the drawers.
After eliminating everything that we do not use more, let us dedicate ourselves to relaxing activity and binding: reorder drawers, cabinets, closets. Because, often, some object to the removal escapes and is packed in the bottom of the drawer and the bottom of the memories of our mind. Many argue that behind a very tidy person, or an average over-ordered, is hiding a paranoid personality, who is suffering from some compulsive disorder, etc.. etc.. I think that behind a person's average or overly messy messy lies the germ of every disease - or psychopathology of everyday living - to put it to Freud. Pretend to be creative people, are actually personality disordered point and as such, able to suppress, ball up, beat in the bottom of a drawer, relationships, people, relationships of any kind. I do not think to generalize, but really, the disorder with which I had to do not make a lot of scruples in the jambs (metaphorically) between the pile of dirty clothes in a corner of the house. They are brutal? I do not know, but in the U.S. to teach several courses and crowded maximize space and not create disorder. The order is a mental concept, our brain operates according to tidy mind-set. Of course there are exceptions, many serial killers, miscreants in their criminal action, classify, order their victims, sometimes boxed with the product label ... But I do not want to talk about extreme cases, in the end even the most unyielding of disordered, at one point feels an irresistible urge to put in place. Do not know where to start and then forget it, but something beats within, even if he does not know exactly what and how. We order the drawers, then, methodically, without haste and maybe find out where he finished the pacifier of our son, the disappeared, inexplicably, out of circulation.

 
 
 

Piove, piove, piove, anche la natura adotta sistemi millenari di purificazione.

Post n°9 pubblicato il 20 Settembre 2011 da thebrowndessert
 

Continuamo il nostro progetto di purificazione olistica, ovvero che abbraccia vari aspetti della nostra vita. Ormai le tazze di thè si sprecano, ma non basta, dobbiamo pulire anche gli ambienti che ci circondano. Eliminare, eliminare, eliminare. Togliere oggetti, vestiti, scarpe, ingombri che ostacolono il fluire dell'energia. Puliamo gli ambienti e buttiamo cose che non usiamo, indossiamo da tempo. Senza indugio, senza rancore. Pensiamo che il tempo scorre per noi e anche per gli oggetti che ci circondano. E' vero, talvolta sono più fedeli dei rapporti umani, ci accompagnano da anni e confidiamo in una loro seconda possibilità... Spesso, dentro di noi sappiamo che in realtà una cosa depositata, spostata dalla vista, non farà più parte del nostro quotidiano. Raccogliamo indumenti e scarpe e, se non sono proprio malandati, doniamoli a qualche associazione, ad un centro di raccolta. Gli oggetti possono essere regalati, barattati, semplicemente distrutti. In un vero processo di purificazione, la leggerezza deve attraversare la nostra esistenza. Ennesimo proposito settembrino: fare spazio, allargare il perimetro del nostro campo di azione.

We continue our project of cleansing holistic, meaning that encompasses various aspects of our lives. Now the cups of tea will do but not enough, we must also clean the environments that surround us. Delete, delete, delete. Remove objects, clothes, shoes, encumbrances that impede the flow of energy. We clean the rooms and throw things that we do not use, wear long. Without delay, without rancor. We believe that time passes for us and also for the objects that surround us. It 'true, are sometimes the most faithful of human relationships, with us for years and look forward to their second chance ... Often, inside we know that something actually filed, moved by the sight, will not be part of our daily lives. We collect clothing and shoes and, if not exactly shabby, doniamoli some association, at a collection center. Objects can be given away, bartered, simply destroyed. In a real process of purification, the light must pass through our lives. About another month of september: make room, enlarge the scope of our field of action.

www.zerorelativo.it

www.scambiatutto.org

www.pacepace.org

 
 
 

Un padre ed un figlio che guardano al futuro. Un mare infinito di opportunità.

Post n°8 pubblicato il 19 Settembre 2011 da thebrowndessert
 
Foto di thebrowndessert

Quale orizzonte state osservando in questo momento della vostra vita? Pensiamoci mentre assaporiamo la nostra terza tazza di thé. Libro della sera, libro della vita. Zenta Maurine Raudive, libro vecchio, edizioni Paoline, con le frasi più belle tratte dai suoi libri.

 
 
 

Scegliere un buon thé con un numero, come se fosse un rossetto.

Post n°7 pubblicato il 19 Settembre 2011 da thebrowndessert
 

Il primo incontro ravvicinato con la magica lattina di thé l'ho avuto a Parigi, nel suo splendido negozio nel quartiere del Marais. Non potendo portarmeli tutti ho comprato quello più rappresentativo, almeno per me, il n. 13 Jasmin Chung Hao, profumatissima variante del thé verde con fiori interi di gelsomino. Notoriamente i thé più raffinati sono inglesi, ma i thè francesi di Damman Frères non sono da meno, anzi. Imbarazzante la scelta, ma a me piacciono anche il n. 16 ed il n. 0 (zero) (Thé verde e Early Grey). E il vostro Damman preferito qual'è? Pensate di trovarlo solo a Parigi? Sbagliato, chiedetemi dove potete trovarlo a Palermo. 

Intanto godiamoci il sito: www.dammann.fr. Splendide le sezioni dedicate agli accessori e al corredo da thé.

The first close encounter with the magical can of tea I had in Paris, in her beautiful shop in the Marais. Not being able to take them all I bought the most representative, at least for me, No 13 Jasmin Chung Hao variant of green tea scented with jasmine flowers integers. Notoriously the finest teas are English, but the tea Damman Frères French are no different, indeed. Embarrassing choice, but I also like the No 16 and No 0 (zero) (Green Tea and Early Grey). And what's your favorite Damman? Think you only find in Paris? Wrong, ask where you can find in Palermo.

Meanwhile let's enjoy the site: www.dammann.fr. Beautiful sections dedicated to accessories and trousseau tea.

 
 
 

Consiglio alle beauty addict. Volete provare il nuovo mascara Chanel?

Post n°6 pubblicato il 19 Settembre 2011 da thebrowndessert
 

Correte in edicola. Con il nuovo numero di MarieClaire di Ottobre troverete una mini-mini taglia del nuovo mascara Chanel. Colore nero, scovolino ad alto rendimento. Questo mese le riviste sono due (veramente sono due volumi), ricche di contenuti ed uno spazio esagerato di moda. Interessante la nuova veste grafica, non lo compravo da anni e devo dire che è migliorato parecchio... teniamolo d'occhio.

Santi del mese:

se non lo avete già fatto, acquistate Vogue di settembre. Anche per la rivista più importante al mondo il mese di settembre vale quanto il capodanno pagano. Se amate approfondire, comprate anche Vogue Gioielli...

Anche una buona rivista, nel suo piccolo, può avere l'effetto terapeutico di un buon libro. Specialmente se la sfogliate mentre state gustando la vostra seconda tazza di thè verde del giorno...

 
 
 

Link non funzionante...

Post n°5 pubblicato il 19 Settembre 2011 da thebrowndessert

Potete recuperare con questo nuovo: buona visione. www.artbreak.com/franjacob

 
 
 

Piove: finalmente sento freddo! Prosegue il processo di purificazione...

Post n°4 pubblicato il 19 Settembre 2011 da thebrowndessert
 

Grazie a tutti i visitatori che hanno fatto capolino nel mio blog, ma sarebbe stato carino lasciare una presenza più tangibile del vostro passaggio scrivendo, ad esempio, quali libri realmente purificano la mente e predispongono alla leggerezza.

Prima colazione: una tazza di thè verde, ma di quello buono... Yogurth intero con frutta e due biscotti. Resisterò fino alle 15.00 senza toccare cibo? Vedremo.

Ho inserito la foto nel mio profilo. Un ritratto particolare di un un mio carissimo vecchio amico. Per visionare tutte le sue meraviglie: www.francescojacobello.com

Secondo proposito settembrino: idratazione del corpo, dentro e fuori. Avete notato che la crema dopo sole non si consuma mai! Sbagliato. Spalmatela generosamente in tutto il corpo anche se non andate più al mare da settimane. Se quella che avete scelto è troppo grassa, optate per una formula gel, magari da mettere in frigo... Scegliete, per esempio Sunfitness apres soleil di Biotherm. Buon profumo, consitenza leggera, piacere assicurato.

Thanks to all the visitors that have appeared on my blog, but it would be nice to leave a more tangible presence of your passage by writing, for example, what books really purify the mind and prepare to light.

Breakfast: a cup of green tea, but the good one ... Whole yogurt with fruit and two cookies. Resist up to 15.00 without food? We'll see.

I inserted the photo in my profile. A detail of a portrait of my dear old friend. To see all its wonders: www.francescojacobello.com

According About aster: hydration of the body, inside and out. Have you noticed that the cream after sun never wears! Wrong. Spread liberally throughout the body even if you do not go over the sea for weeks. If the one you chose is too fat, opt for a gel formula, perhaps to put in the fridge ... Choose, for example Sunfitness apres soleil Biotherm. Good fragrance, lighter consitenza, guaranteed pleasure.

 
 
 

September is a bit like "The Day After" each of us.

Post n°3 pubblicato il 18 Settembre 2011 da thebrowndessert

September is a bit like "The Day After" each of us. It 's like going back to school life, with good intentions, to realize aspirations, to be promoted this year. Where to start? I start from me, from my blog - I am now also online - and I can showcase my whole world. TheBrownDessert wants to be a free space where to download our lowly forms of narcissism. Unlike Theblonsalad, designer fashion blog that has as great a creative stratospheric blonde with half my age, TheBrownDessert means a sweet brown, or chocolate. Or brown or brown, which means default - me - who does not feel the fruits, but sweet, in fact, that last but not least that flavor the palate, flavors of life. So we begin this adventure, I hope to have many adherents below, but thoughtful, critical, proactive. About the first of september: detoxify. Try a system in any way to remove toxins that poison our minds, our bodies, our ability to heal itself. I often like to say that if you do not have the tight shoes do not complain of sore feet. Well, we begin to cleanse us and see what comes out.

What books purify the mind - except for all those terrifying self-esteem, paranoia created by the bullet of highperformance. We are human, we are not plastic and metal, we are flesh and blood. So we begin to understand what books can purify our minds. Any suggestions? 


 Thanks to GOOGLE TRANSLATE

 
 
 

September is a bit like "The Day After" each of us.

Post n°2 pubblicato il 18 Settembre 2011 da thebrowndessert
Foto di thebrowndessert

 
 
 

Quarant'anni e... sentirli tutti.

Post n°1 pubblicato il 18 Settembre 2011 da thebrowndessert

Settembre è un pò come il "the day after" di ognuno di noi. E' come ritornare a scuola tutta la vita, con buoni propositi, aspirazioni da realizzare, per essere promosse  fine anno. Da dove cominciare? Comincio da me, dal mio blog - adesso anche io sono on-line - e posso mettere in mostra tutto il mio mondo. TheBrownDessert vuole essere uno spazio libero dove scaricare le nostre forme più infime di narcisismo. A differenza di Theblonsalad, griffato blog di moda che ha come eccellente creatrice una biondina stratosferica con la metà dei miei anni, TheBrownDessert vuol dire un dolcino marrone, ovvero al cioccolato. Oppure brown che vuol dire mora o castana - sarei io - che non si sente alla frutta, ma al dolce, appunto, quel dulcis in fundo che insaporisce il palato, insaporisce la vita. Cominciamo allora questa avventura, spero di avere appresso tanti adepti, ma pensanti, critici, propositivi. Primo proposito settembrino: disintossicarsi. Provare in qualsiasi modo un sistema per eliminare le tossine che avvelenano la nostra mente, il nostro corpo, la nostra capacità di autoguarigione. Mi piace dire spesso che se non ha delle scarpe strette non ti lamenti del mal di piedi. Bene, cominciamo a purificarci e vediamo cosa ne esce fuori.

Che libri purificano la mente - ad esclusione di tutti quelli terrificanti sull'autostima, creati da paranoici con il pallino della highperformance. Noi siamo umani, non siamo plastica e metallo, siamo carne e sangue. Cominciamo allora a capire quali libri possono purificare la nostra mente. Avete qualche suggerimento?

 
 
 
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