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... e già di corsa!
Già in aereoporto a Palermo, al ritorno, sono ricominciate le telefonate di lavoro (prima tenevo il telefono prudentemente spento quelle 23 ore e mezza al giorno... una meraviglia!), poi arrivata a Milano è iniziata la corsa folle al recupero del lavoro arretrato.
Per non parlare del fatto che ieri avevo l'ultima lezione in conservatorio. E volevo concludere bene. Un po' ardua come impresa non avendo fatto nulla per i 6 giorni precedenti (la mano sinistra uralva vendetta). Così mercoledì ho suonato 5 ore di seguito. Alla fine avevo seri dubbi non solo sulla mia identità personale, ma anche sui movimenti fino-motori che collegavano la mano sinistra alla tastiera dello strumento, per non parlare della decodifica dello spartito che avveniva per qualche misterioso e inspiegabile processo del tutto in automatico senza che io avessi la benché minima idea di cosa stessi facendo. Insomma... suonavo Telemann, ma con uno sfondo di dubbi essitenziali del tipo:"Chi sono? Cosa sto facendo?".
Però la lezione è andata bene. La Maestra ha detto diessere esterrefatta (in senso positivo) da come ho suonato. Forse studiare meno porta a risultati migliori?!
O, forse, è stata l'influenza benefica di questi giorni che mi ha portata a suonare bene!
Faccio fatica a trovare le parole per condividere questa esperienza.
Posso provare con qualche suggestione.
L'immagine associata al post è quanto vedevo dalla finestra di casa.
E già questo dovrebbe dare un'idea non solo del posto meraviglioso, ma anche dell'atmosfera che si respirava.
Poi, se chiudo gli occhi e ripenso a questi giorni.... Tante immagini.... sensazioni... profumi...
Vedo il paesaggio lunare dell'immediato entroterra....
Gli enormi ulivi... contorti e quasi arrotolati dal vento, ma stranamente protettivi e accoglienti nella loro immensità.
Le macchie colorate di bouganville.
Vedo il sole che tramonta, la luna piena, le ore passate a cercare di riconoscere le costellazioni.
Ricordo le risate ogni volta che si passava da un paese che ci chiama "Purgatorio" (e gli abitanti di Purgatorio come si chiameranno? Penitenti?!)
La spiaggia bianca, la sensazione della sabbia sotto i piedi.
L'acqua gelata e le risate e gli urli del primo bagno.
I cartelli buffi (del tipo: "Ricarica ARA" in un diving center, oppure "Centro autorizzato per la gestione del panorama" ....).
Le cene inventate con quanto si trovava sulel bancherelle.
Le passeggiate alla scoperta dei vecchi insediamenti (di pirati? cavatori? eroi dell'Eneide?).
I giochi di logica prima di addormentrasi e le risate per tutti gli errori stupidi.
Le pecore che passavano a pochi metri dal mare.
Il frigorifero lasciato in mezzo a una stradina, quasi a seganre un punto di riferimento ("E mi raccomando al bivio del frigorifero gira a destra!").
Ricordo soprattutto tanti visi... quelli di tutte le persone (sorridenti, pensierose, intente, serie, stupite) che ho incrociato - anche per pochi attimi - e che mi hanno insegnanto tanto sui quei posti. Molto più di tutte le guide di questo mondo.
Una vacanza che resterà sempre dentro di me.
B.
LA FORESTA INCANTATA
Foto "gambistiche" e montaggio di Alessandro Bonini
...grazie Ale! ;-)
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