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Ieri sera sono andata a cena con una professoressa americana (ma argentina di nascita) in visita a all’università dove lavoro e suo marito (con un viso da cartone animato… non aveva bisogno di parlare: faceva tali e tante smorfie da essere sempre chiarissimo… ed estremamente comico).
E la serata è stata insegna delle storie.
La storia di come si sono incontrati… Perché sono una coppi atipica (per quanto molto simpatica). Lei docente universitario e ricercatrice, ha una dozzina di lauree e PhD assortiti e ha vinto non so quanti premi internazionali per la ricerca, lui costruisce e vende tavoli da bigliardo. Si vede che vanno d’accordissimo, ma non riuscivamo ad immaginare il punto d’incontro di partenza.
E’ venuto fuori che lei (appassionata motociclista) una volta rimase a piedi in autostrada (aveva dimenticato di cambiare l’olio o qualcosa del genere). E mentre spingeva rassegnata la sua (non certo piccola… l’ho vista in foto) moto lui – modello angelo – si è fermato con una specie di camion e ha portato in salvo lei e la moto. Poi si sono sentiti per i ringraziamenti di circostanza, e da lì è nato tutto. Sembra un film….
E poi ci ha raccontato che lavorando lei ora nel New Messico si è dovuta confrontare sia a livello umano che professionale con i nativi americani, e la loro storia che ancora oggi influenza profondamente il loro modo di vivere e di relazionarsi.
E poi si parlava di libri, e di lettura.
E del fatto che un po’ (in America come in Italia) si stia perdendo un po’ il gusto della lettura.
Così ieri sera mentre “disfavo la giornata” e la preparavo per un dovuto sonno mi è venuto in mente un gioco simpatico – ovviamente collegato alle storie.
Non so voi, ma io adoro leggere. Mi immergo nei libri, li faccio diventare parte di me. E così capita di immedesimarsi o di ritrovarsi in un particolare personaggio.
Vi è mai capitato? Forse in un certo senso una piccola parte di noi possiamo ritrovarla in quasi tutti i personaggi…. Ma poi capita di incontrare quel personaggio. Quello in cui ci rispecchiamo (quasi) completamente. Che pensa come noi, parla come noi, fa quello che avremmo fatto noi al suo posto (cretinate comprese).
Io sono Elisabeth di “Orgoglio e Pregiudizio” di Jane Austen.
E voi?!
B.
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LA FORESTA INCANTATA
Foto "gambistiche" e montaggio di Alessandro Bonini
...grazie Ale! ;-)
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