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In questo secondo semestre sto insegnando qual cosa che assomiglia alla “statistica per psicologi” a gruppi di studenti del secondo anno (o giù di lì), che naturalmente preferirebbero fare qualsiasi altra cosa piuttosto che venire alle mie 4 ore settimanali di lezione no-stop.
Aggiungete che tali ore sono per un gruppo il venerdì pomeriggio e per l’altro il sabato mattina, e avrete l’esatta misura di quanto sia amato il corso.
Però devo dire che per quanto io stessa fossi piuttosto demotivata… ora mi sto inziando a divertire.
Sono simpatici questi ragazzi.
Le lezioni assomigliano sempre di più a serate di cabaret, e così si digeriscono anche le tavole di contigenza, i t-test (ma lo sapevate che l’inventore del t-test lavorava per la Guinness?) e l’ANOVA.
Tra i miei alunni ho Spiderman: studente che si è offerto di arrampicarsi sul muro (fuori dalla finestra) per scollegare la campanella che suona sempre nei momenti più inopportuni.
Gli statisti estetici: “Lo sappiamo che così è sbagliato prof. ma non trova che la nostra tabella sia molto più BELLA di quella corretta?”.
Venerdì scorso un tre ragazzi tra i più casinisti del venerdì pomeriggio hanno iniziato a cantare (sul finire della lezione)… canzone carina… ma irrimediabilmente stonata.
Così non ho resistito e ho detto: “Ok. Va bene. Facciamolo il coretto. Ma almeno facciamolo bene!”.
A seguito di tale idea ho scoperto non solo di avere molti studenti musicisti (!!), ma anche acuti.
Ho detto loro che suonavo anche io e hanno indovinato che doveva assolutamente trattarsi di strumento a corde (“si vede da come sorride prof”… questa devo capirla ma mi è piaciuta). Hanno scommesso sul violoncello. Quasi. Bravi eh?
E ieri sera (distrutta dopo la discussione di un numero infinito di tesi, fortuna che il presidente di commissione era irresistibile) ero a cena con il babbo. Viandante, sono le tue orme (Machado)
Nel tavolo accanto a noi un simpaticcimo signore di Padova. Cenava solo quindi ci siamo messi a chiacchierare.
E’ venuto fuori che suonavo.
Signore-Simpatico-di-Padova (SSdP): “Fammi indovinare cosa suoni!”
Io: “Ah ah ma non ci riuscirà mai”.
SSdP: “Vediamo… senz’altro uno strumento a corde…”.
Io ero già stupita… di solito puntano tutti sul flauto (non so perché) o sul pianoforte.
SSdP: “Potrebbe essere il cembalo, perché hai un viso adeguato… ma no…. Qualcosa non torna… certo! Non può che essere la viola da gamba!”.
Stavo svenendo lì sul posto, abbracciata al bicchiere di Chianti!
E’ la prima persona che solo guardandomi in faccia ha indovinato lo strumento!
Lo so che è stupido, ma ero felicissima!
Ora invece per alcuni giorni devo salutare le viole… Parto per andare a seguire un corso di neuroscienze (più o meno… vi risparmi i dettagli perché così a proprio spaventano anche me… al ritorno vi farò sapere…).
Pare però che il clima del corso sia goliardico e molto etilico…
Torno venerdì sera…
A fare il cammino e ninet’altro:
viandante, non c’è cammino,
il cammino si fa andando,
si fa andando il cammino,
e girandosi a guardare
si cede indietro il sentiero
che mai più calpesterai.
Viandante non c’è cammino,
solo scie nel mare.
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LA FORESTA INCANTATA
Foto "gambistiche" e montaggio di Alessandro Bonini
...grazie Ale! ;-)
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