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Un blog creato da SunnySmiling il 13/10/2006

Travelling Miles

Percorsi, Cammini & Sentieri

 
 

IL TUO SORRISO

P. Neruda

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l' aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.

Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l' acqua che d' improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d' argento che ti nasce.

Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d' aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.

Amor mio, nell' ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d' improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perchè il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.

Vicino al mare, d' autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.

Riditela della notte,
del giorno, delle strade
contorte dell' isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l' aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perchè io ne morrei
.

 

...E ALTRI...

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Epico e Comico

Post n°21 pubblicato il 09 Dicembre 2006 da SunnySmiling

Data l'assenza di aggiornamenti durante quest'ultima intensa settimana (che sarebbe dovuta essere di "riposo completo"...), per rimediare in un colpo solo ho deciso di adottare la "modalità windows": aprire in visualizzazione Anteprima un paio di file per cartella alias un paio di eventi particolare per giornata (noooooo, chi è che ha lavorato troppo in questi giorni?!).

LUNEDI'
Dato il mio innato dono di sintesi, l'intento di concisione va sin d'ora a farsi benedire:
- la mattinata trascorsa (persa...) con due intrepidi colleghi a cercare di costruire il blog tematico sulle neuroscienze per l'esame di Psicologia delle Nuove Tecnologie: in primis perchè blogger sarà anche una piattaforma figa e rinomata ma fa veramente SCHIFO (probabilmente come la mia conoscenza dell'inglese tecnico!): mi riconosce magicamente come utente noto perchè affiliato con google, quindi fa partire tutto in automatico inserendo i miei dati di gmail. Ciononostante mi chiede non so che password e che nome utente. Dico 'non so che password e che nome utente' perchè, quando involontariamente ho chiuso la pagina di allestimento in pieno slancio creativo, non sono più riuscita a loggarmi in alcun modo: non si capiva se blogger volesse i miei dati di gmail, i dati dell'utenza, i dati del blog o nessuno di questi; e alla mia casella di posta non era stato inviato NESSUN MESSAGGIO contenente i dati di accesso (evidentemente non sono così inutili e ridondanti come avevo sempre creduto, sino ad allora).

- l'avventurosa spesa a tappe: a tappe non solo perchè la prima metà della spesa l'avevo fatta al lidl ma anche per tutti i mezzi (e tratti di corsa tra il raggiungimento dell'uno e dell'altro bus/tram etc) che si sono rivelati necessari per comprare il filetto di spada all'esselunga all'interno della quale gli operatori dell'assistenza clienti mi hanno fatto avventurare coi sacchetti del lidl al seguito, pur sapendo bene che avrei fatto passarella sotto gli occhi indignati e inquisitori dei colleghi commessi, evidentemente condizionati ad un atteggiamento di cieca fedeltà&amore per la catena...

- la cena alternativa a casa del mio ex compagno di università, sposato e con (numerosa e dinamica!) prole: casa arredata in stile ultramoderno, organizzazione degli ambienti tipicamente all'americana e mobilio dalle forme mastodontiche
di freddo e lucido color acciaio. Il tutto contrastato dal calore degli addobbi natalizi, dai giocattoli dei bambini sparsi per la casa e dai loro disegni appesi alle pareti, dalla poltrona rossa a pera (quella che si ammoscia ergonomicamente al poggiarvi le reali e stanche natiche sopra), dal variopinto tappeto, dai colori delle cibarie già parzialmente disposte sulla tavola: patate bollite, carote a stecchetti, taralli pugliesi. 
Soffermiamoci sulla cena: una piastra iper tecnologica troneggia a centro tavola (se qualcuno volesse un'idea per il mio regalo di natale...), circondata da un piatto di formaggio, una ciotola di spezzatino crudo e un vassoio con palette di legno e di metallo scuro. La meravigliosa evoluzione della mucca cinese con gli "spaghetti flitti" ha due piani: sotto fonde il formaggio, sopra cuoce la carne. Poi condisci tuto nel piatto assieme alle patate... non sai se si appaga di più il palato o gode maggiormente la fantasia (un giorno aggiugneranno una vaschetta di acqua bollente così da poter cuocere contemporaneamente anche le patate...).
L'atmosfera surreale non viene resa unicamente dalla dimensione gastronomica: gli urlanti e vivacissimi bambini, dopo un inatteso inframmezzo di preghiere familiari ad alta voce in mezzo al salotto (incuranti del tamburo rumorosamente sollecitato dai battenti dell'unico ridente pargoletto maschio), vengono portati a letto alle OTTO di sera. MAgia delle magie, dopo cinque minuti di capriole da un letto all'altro piomba il silenzio più assoluto. "Ma dormono già?" "No, assolutamente. Questione di abitudine". Quali strategie siano state negli anni sottese alla riuscita di cotal epica impresa, oggi persino 'abitudinaria!' non ci è dato sapere.  
Temino con degna nota al creativissimo lavoro della moglie di P.: creatrice di booktrailer. La stessa roba che passano in TV per portarvi in massa al cinema; però sui libri. Brevi montaggi video di presentazone di questa o quella nuova uscita, dall'economica al racconto per bambini, alla documentazione storica. Una vera figata :)

MARTEDI'
Posso essere più succinta (anche perchè se no per arrivare a ieri scrivo un libro...):
- giornata natalizia con A.: camera diventa una sorta di laboratorio artistico infantile... Gli allibiti e divertiti coinquilini sbirciano ogni tanto dalla porta socchiusa l'esilarante spettacolo cosistuito da due donzelle fatte e finite sdraiate per terra contorte nelle posizioni più inverosimili (e ortopedicamente scorrette),
  in abbigliamento 'relazioni pubbliche' (mattinata cominciata con ultimo incontro ufficiale al CNR prima del termine OPUS) con il tocco fashion delle pattine antiscivolo verdi e rosse della renna Rudolph e Babbo Natale,
  sommerse da cartoncino/carta velina/forbici/colla/pastelli/stelline adesive/nastri colorati/paglia/bustine di stoffa (così come a oggi il mio povero pavimento),
  febbrilmente concentrate su un lavoro di taglia e incolla / ricerca immagini sul web / scarto materiali / scambio intenso di opinioni cromatiche,
  in sottofondo lo stesso cd di musica natalizia per quattro volte consecutive.
Tuttora in appartamento girano battute sul dubbio equilibrio mentale degli psicologi di domani... ;P

- segue al Conservatorio, nel tardo pomeriggio, il FANTASTICO secodo incontro del ciclo Il canto dell Muse tenuto da Ferrari. Si trattava di un ascolto commentato di incisioni diverse dei brani di Mozart e Schumann in programma per il concerto di Andreas Staier, magistralmente condotta da questo personaggio di cui tanto avevo sentito parlare ma che mai avevo avuto il piacere di ascoltare. Discorso complesso, colto, con riferimenti musicali, lettari e filosofici, in un linguaggio non semplice. Eppure estremamente comprensibile, efficace e (paradossalmente!) semplice da seguire anche per i non esperti del settore! Oltre ad una retorica impeccabile, il suo modo di spiegare la musica si articola su tre registri dfferenti: per immagini, per movimenti, per andamento discorsivo. In sostanza prima di ascoltare un brano vedi il susseguirsi di scene, ti ci muovi dentro e presti attenzione a una voce narrante esterna che racconta la storia entro la cui cornice ti stai muovendo... E' molto facile, con una preparazione così ampia e così diversificata, CAPIRE la musica che in seguito veniva fatta ascolta all'affascinato pubblico... Mi è sembrato di assistere a una 'lezione applicativa' del corso di Psicologia della Musica dello scorso anno :) Eccezionalmente riuscita!

MERCOLEDI'
Cena da B., prima che partisse per la sua vacanza pre natalizia, con lavoro al seguito (pooooovera!!). Entrambe piuttosto provate da una serie di eventi affettivamente stressanti, ci abbandoniamo a fantasie culinarie:

B: (contemplando un cioccolatino della lindt appena scartato) "Ma secondo te, se facciamo dei cioccolatini e con una siringa ci inniettiamo un pò di vin santo, vengono bene come quelli al rhum?..."
R: "Hai una siringa?"
B: "No"
R: "Beh, andiamo a cercare la farmacia di servizio più vicina e verifichiamo"
B: "....... Certo Raffy, proviamo a vedere che faccia fa il farmacista vedendosi piombare in negozio alle 11 di sera due tizie che chiedono con bramosia una siringa per fare i cioccolatini al vin santo........"

GIOVEDI'
Preparazione comunitaria della pasta con le zucchine. Per la precisione prima preparazione cooperativa col coinquilino informatico, quello che sta sempre in eremitaggio nella sua stanza. Era tardi, gli altri avevano già mangiato, io avevo una zucchina che stava marcendo in frigo e poca voglia di sbattermi per la cena. Lui aveva in mente un raffinato risotto alle zucchine. I fornelli sono solo tre... Approdiamo senza intoppi a un rapido compromesso: zucchine in comune, pasta al posto del riso. Comincia un accesissimo dibattito (come sempre accade quando si discute seriamente con S.!) sul funzionamento cognitivo del cervello umano, suscitato da un malcapitato riferimento all'ultimo esame di robotica del mio compare, ed esordito con un provocatorio:

S:"Vorresti dire che uno psicologo nè sa più di un ingegnere informatico?!"

MA VA?!?!?!?!

Il mio orgoglio, piccato, si lancia in un'altro degli epici 'scambi di punti di vista' col coinquilino in questione, scambio che solitamente si conclude con la sconfitta di entrambi i titani, irremovibili dalle proprie antiteiche posizioni (e dalla tenace difesa della propria categoria professionale)

S. Sostiene che il cervello umano elabora sequenzialmente un'informazione alla volta, come la CPU del computer; non può elaborare piùinformazioni alla volta ("certo, perchè adesso stai parlando e affettando le zucchine con due cervelli diversi......"). La focosissima discussione si conclude con le zucchine quasi bruciate, e una sorta di compromesso delle parti che culmina in un "Raffa, non so spiegarmi bene; evidentemente devo ripassarmi la lezione...".

Già già... ;)

VENERDI'
- Piovosa passeggiata in mezzo alle bancarelle degli obei obei, troppo "esposti" nella nuova disposizione attorno al castello per lasciare spazio ai tipici banchetti abusivi, a mio avviso realmente responsabili della tipicità questa fiera... Non mancano quadretti divertenti:

Bimbo, fuori dalla casetta di Babbo Natale di San Babila: "Mamma mamma, renna! Renna! andiamo renna!"
Mamma: "Dai Tommaso andiamo ora..."
Bimbo: "Mamma, dov'è renna?"
Mamma (esasperata): "Non c'è piùla renna amore, è andata in bagno a fare la pipì"

....

- Cena da L&S: non li vedevo da mesi. Serata divertentissima :)) Bimbe cresciutissime, splendide ed estremamente vitali. S. Stanca ma molto propositiva, attiva e creativa (anche culinariamente... ;) ). L. è sempre il solito, solido, Amico Uomo L.! In più c'erano anche R. e Ro. Andate a letto le bambine, tra una fetta di pandoro e l'altra abbiamo seccato una bottiglia di sambuca partendo da mature discussioni sulla famiglia per scivolare lentamente sui locali di lap dance più o meno volontariamente visitati nelle occasioni più disparate, sulle colossali sbronze 'di quando non ero ancora genitore e potevo permettermelo" (....), sugli appassionati racconti di (ancora una volta!) epici incontri di R. (dichiaramente gay) in una inaspettatamente "vitale" Bologna, il tutto inframmezzato da appassionate invettive ora contro il lavoro, ora contro i medici, ora contro le istituzioni che sfociavano però quasi sempre in grasse risate.

Ro: "e quindi quel bendetto luminare voleva mettere al mio povero bimbo di un anno il pigiamino di puro cotone a novanta euro senza buchi per le mani e per i piedi,  tipo di camicia di forza, perchè non si grattasse le piaghe... e alla fine non aveva capito un cazzo..."

Silenzio di empatica approvazione...

"... Insomma, stasera si finisce sempre per parlare di cazzi..."

Elegante sintesi...

La serata si conclude con un comico (ancora...) numero della sottoscritta, che mima l'abbordaggio di uno sconosciuto capitatole pochi giorni prima tornando verso casa. Faccio un salto in avanti urlando 'BU!' ma inciampo malamente storcendomi la caviglia. Troppo orgogliosa per urlare, proseguo piegata in due, il racconto: il dolore attraversa i miei circuiti nervosi dipingendomi la faccia di un rosso acceso... L. non si trattiene e accoglie il mio grottesco tentativo di salvaguardare la mia dignità con una grassa risata. A quel punto mi ritengo autorizzata ad abbandonarmi a gementi richieste di ghiaccio (che finisco in realtà nel bicchiere di S., la quale non connetteva già più e pensava servisse per l'ultimo giro di sambuca...)

buon week end, epico o comico che sia!

 
 
 
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