unione copulativa

bellissima e dolcissima auguri di buon natale e buone feste baci baci daniele.

Credo che GAEeGIO (non so se ho scritto bene) prima di parlar per certo dovrebbero informarsi, dal momento che in Brasile, come in altri posti, talvolta la prostituzione è volontaria, talvolta diciamo che vivi in una favelas, magari hai 18 anni, e già due figli sotto i due anni a carico, non hai un marito, non hai un lavoro, e hai fame. oppure hai 8 anni e ti ci ha mandato tua madre, o ne hai 15, e a battere ti ci ha mandato il tuo ragazzo. Per cui, occhio alle parole, cazzo. lasciamo perdere poi il discorso sulla sicurezza... Per quel che riguarda il resto, anch'io vorrei che in Italia il mestiere venisse regolamentato, è l'unico modo per porre fine alle mafie e allo sfruttamento. lapenso così, anche se non m'invento il paradiso. kissss

Ciao blog interessantissimo. anche io sarei per far svolgere questa professione in un regime di controllo, tipo un sindacato o una associazione gestita dalle stesse meretrici e quindi per prostituirsi legalmente sarebbe necessario superare i controlli ed avere la tessera sindacale...
Buon inizio di settimana ^__^

RIPORTO QUI SOTTO UN ARTICOLO TRATTO DAL BLOG DI BEPPE GRILLO. PARLA DI UN DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA GOVERNATIVA CHE SE VENISSE APPROVATO COMPORTEREBBE LA CHIUSURA DEL 99% DEI BLOG ESISTENTI. “La legge Levi-Prodi e la fine della Rete Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet. Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo. La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro. I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video. L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete. Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog? La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile. Il 99% chiuderebbe. Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura. Il disegno di legge Levi-Prodi deve essere approvato dal Parlamento. Levi interrogato su che fine farà il blog di Beppe Grillo risponde da perfetto paraculo prodiano: “Non spetta al governo stabilirlo. Sarà l’Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese siano tenute alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo che la legge sarà discussa e approvata dalle Camere”. Prodi e Levi si riparano dietro a Parlamento e Autorità per le Comunicazioni, ma sono loro, e i ministri presenti al Consiglio dei ministri, i responsabili. Se passa la legge sarà la fine della Rete in Italia. Il mio blog non chiuderà, se sarò costretto mi trasferirò armi, bagagli e server in uno Stato democratico. Ps: Chi volesse esprimere la sua opinione a Ricardo Franco Levi può inviargli una mail a : levi_r@camera.it” NON LASCIAMO CHE IL GOVERNO CI METTA IL BAVAGLIO: PROTESTIAMO TUTTI ASSIEME. Tanti saluti Davide

Buongiorno e buona domenica!

Allora hai il mio voto!!!

per quanto concerne la preferenza dei colori primari la tua interpretazione mi affascina ma non me la sento di esprimere alcun giudizio prima di documentarmi al riguardo. A meno che tu non desideri fornire qui o su femminaitalica dati piu' convincenti. Sul discorso della piena fruizione della bellezza maschile direi che e' un problema che ci portiamo dietro dalla vecchia cultura italiana. L'apertura alla bellezza maschile, gia' presente nella cultura anglosassone, ha visto gia' a partire dagli anni 70 in America , la nascita ad esempio di riviste come playgirl destinate a un pubblico femminile (e un 30% di gay) interessate a vedere corpi di uomini nudi. Questo genere di apertura, era assolutamente improponibile nell'Italia maschilista di quegli stessi anni e ha prevenuto nei paesi anglosassoni il sorgere di un fenomeno in Italia molto diffuso, come il narcisismo dei maschi (e la conseguente perdita della virilita').

Ciao Mitica, sono stati fatti numerosi esperimenti al riguardo della bellezza oggettiva. Ne citero' solo alcuni. A meta' degli anni 80 due gruppi di ricercatori (Langlois - Samuels e Lewy) hanno dimostrato che i neonati fissano lo sguardo piu' a lungo su alcuni tipi di volti: quelli che anche la maggioranza di adulti considerano piu' attraenti. Alcune ricerche piu' recenti hanno addirittura preso in esame neonati di poche settimane. Anche loro attratti dalle medesime preferenze. A quanto pare la bellezza oggettiva di un viso sta nella simmetria e nell'ordinarieta' (i visi con lineamenti tendenti alla media della popolazione sono universalmente percepiti come piu' attraenti rispetto a quelli coi lineamenti marcati). Sovrapponendo tra loro (con un programma informatico) il maggior numero di volti presi a caso tra la popolazione, avremo come risultato un volto estremamente simmetrico, dai tratti poco marcati. Ebbene, questo volto e' universalemente percepito in maniera attraente da un neonato, un cinese, un eschimese. I risultati di queste ricerche se da un lato confermano l'esitenza di una bellezza oggettiva, dall'altro non negano il ruolo dell'educazione (in ambito estetico) relativamente alla corretta formulazione di un giudizio. Insomma la bellezza oggettiva esiste ma alcune cultura possono diseducarci a comprenderla. Ma di questo ne ho gia' parlato nel messaggio n.6

beh esiste già :P comunque hai ragione, non ne ho parlato, forse perchè ho l illusione che gli uomini siano un po' più protetti delle donne, ma in realtà ci sono molto bambini che vengono fatti prostituire.. forse ancora più delle bambine.. Nella legalizzazione quindi bisogna comprendere, uomini, donne, trans e quant altro!

sarei anche io a favore della legalizzazione della prostituzione.. e concordo in tutto quello che hai scritto in questo post.. però ci vorrebbe anche un pò di prostituzione maschile per par condicio..