The Factory

Siccome Scemo si è permesso di non presentarsi al cambio senza un giustificato motivo, il sottoscritto Unionman in accordo con il suo collega, il PET ha affrontato il capo sull'argomento e accortisi che il suddetto capo parava il culo a Scemo per ragioni  non ben chiare(ma che saranno oggetto di indagine),si decidevano nel porre il problema al livello superiore, cioè il direttore del personale, ricevendo immediatamente una pronta risposta, di seguito il dialogo.

Toc, toc,

Direttore del Personale: Avanti

Unionman (sindacalista): Permesso, grazie dottore per l'incontro

DP: Prego Unionman ora avverto il responsabile del laboratorio e quindi chiariamo il tutto.

Dopo alcuni minuti in cui il sottoscritto spiega con dovizia l'accaduto arriva il mio capo ovvero il preposto.

Preposto: Buongiorno dottore, se mi permette vorrei dirle che per me non era necessario disturbarla su di un argomento così blando, ma il sindacalista ha insistito percui eccomi qua.

DP: Non direi che un mancato cambio con dispregio degli obblighi contrattuali sia una cosa da poco

P: Si ma poi la soluzione è stata trovata.

U: Si ma in una maniera rocambolesca e molto fastidiosa per il turnista smontante.

P: Perchè fastidiosa, sei sempre polemico.

U: No non sono polemico, tu sei il capo tu hai l'onere del controllo.

DP: Il sindacalista qui mi dice che dopo averla chiamata ha dovuto lui chiamare a casa i colleghi  per trovarsi il cambio e che inoltre non tutti hanno lasciato il numero di casa, è vero ciò?

P: Si ma io che ci posso fare, non posso mica estorcerglierlo con la forza!

DP: Lei mi stupisce, non sa che esiste un uffico personale che ha i numeri dei dipendenti, non le abbiamo dato un agenda, non sa che  è a lei l'onere di organizzare il laboratorio?

Il capo inizia a sudare, non si aspettava certo che il Direttore mi desse ragione, ma purtroppo per lui Scemo che è paraculato un certo dirgente e sta per questo motivo sui coglioni al DP, che in una situazione del genere va a nozze.

U: Dottore, il problema reale comunque è la mancanza di una procedura, infatti quello che ha dato fastidio è stato il fatto di dover chiamare a casa dei colleghi in un orario inopportuno(le 6 del mattino), senza ovviamente avere l'autorità per farlo.

P: Avete chiamato voi  perchè io non li avevo sottomano e poi lascio l'agenda in ufficio, chiusa a chive nel cassetto blindato perchè ci sono informazioni sensibili che non posso portare fuori, percui anche volendo dottore non potevo fare altrimenti.

U: Potevi venire a rilevarci dal turno e quindi, potevi sblindare la tua agenda e cercare un sostituto.

P: Io mica lavoro a turni, prchè devo venire io?

DP: Perche caro Preposto, noi le abbiamo dato l'onore ma con esso è chiaro che ci si piglia pure gli oneri, percui, al dilà del fatto che giustamente dovremo porre rimedio alla mancanza di una procedura per casi simili, non è pensabile delegare l'onere di organizzare un turno mancante al turnista smontante.

P: Si ma io non posso fare nulla comunque!

U Penso:-Questo o è pirla o è suicida-

DP Duro: Non ci siamo capiti lei se non è in grado di risolvere la questione da casa va in uffico rileva il turno e provvede a trovare la sostituzione, comunque le farò avere una seconda agenda dove potrà riporre i numeri di telefono dei suoi analisti e tutti quei dati che si possono trasportare senza rischio.

U: Se mi permette dottore visto che abbiamo chiarito l'accaduto vorrei spezzare una lancia in favore del preposto(che faccia di merda che sono) dicendo che il tutto nasce dal fatto che è evidente che il disguido nasce dal fatto che non ha mai gestito un ciclo continuo e non da incapacità o negligenza.

DP: La cosa è chiara pure a me ma come le ripeto se accetti l'onore ti prendi anche gli oneri, e comunque per il collega che non si è presentato ci saranno strascichi disciplinari.

U: Dottore questo è un ambito di sua esclusiva competenza percui non metto lingua.

Vittoria su tutta la linea e il mio capo mi deve pure ringraziare per avergli parato il culo con il DP, che se lo voleva mangiare per aver cercato di far passare sotto silenzio la mancanza di un personaggio a lui sgradito ma soprattutto un buon modo per screditare un suo diretto rivale.

Queste sono soddisfazioni.

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