The Factory

Rieccomi, dopo un periodo di dolore fisico che mi ha impedito di aggiornare il blog, ma non di fare il mio dovere di sindacalista in fabbrica, intanto al Negro siamo riusciti a fargli avere l'esenzione dalle scarpe di sicurezza (che pesano maledettamente) ed inoltre gli faremo avere anche dei punti di invalidità per una vecchia frattura ad una gamba che è tornata a farsi sentire, e visto che da accurate indagini svolte dal sottoscritto e da alcuni miei alleati risulterebbe che il medico di fabbrica era al corrente del problema ma abbia fatto finta di nulla , magari mi levo la soddisfazione di incularmi pure la dottoressa.

Nel frattempo che attendo che le mie cellule finiscano di raccogliere tutte le informazioni possibili alla risoluzione del caso sono andato a parlare con il direttore del personale, il quale stranamente mi ha dato ragione, infatti se per caso il Negro si fosse fatto male al lavoro e fosse finito al pronto soccorso con quello che aveva l'azienda probabilmente si sarebbe vista costretta ad indennizzarlo profumatamente, il dialogo tra me  e il direttore mi riservo di riportarlo in un altro momento.

Il lavoro sta cominciando a tornare e la riduzione del personale si fa sentire, anche perchè la gente si è stufata di fare il mulo, e così si ha il doppio effetto dovuto al lavorare con lentezza dei capaci e l'emergere dell'incapacità dei cialtroni e per questi ultimi prevedo tempi duri visto che sono stati garantiti dal vertice italiano, posti in livelli chiave dell'organigramma aziendale ora con questo drastico ridursi delle persone sotto di loro saranno costretti a lavorare, e gli amerikani li guardano con il fucile puntato, non a caso in questi miei mesi di silenzio un paio sono già saltati, ufficialmente dimissionari, ma tutti sanno che li hanno silurati; anzi nel caso di un ingegnere, la sua dipartita è stata slutata da un coro di pernacchie degne del miglior Nanetti, con gran soddisfazione di tutto il reparto.

Ultimo fatto degno di nota è l'ultima carognata di Scemo che per ben due volte si è permesso di non presentarsi al cambio turno del mattino costringendo me e il PET ad una permanenza forzata, dopo 8 ore di turno di notte ce n'è abbastanza per avere la bava alla bocca non tanto per il ritardo che può capitare, ma per il fatto di non avere avvertito e di non essersi neppure reso reperibile, percui ha costretto un altro collega a saltare il riposo per venirci a rilevare; e il mio capo a pure cercato di insabbiare l'accaduto e gli sarebbe anche andata bene se non avesse incontrato PET e me, ma anche questa è una storia che mi riservo di raccontare più avanti.

Stay Tune.