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Post n°2661 pubblicato il 05 Giugno 2018 da namy0000
Il coraggio di donna Felicia mamma di Peppino Impastato. Felicia, la mamma di quel giovane di Cinisi barbaramente assassinato dalla mafia il 9 maggio 1978… Lei, donna, madre, siciliana, piuttosto che rinchiudersi in casa a soffrire il dolore di aver perso tragicamente prima il marito e poi il figlio, volle con tutta sé stessa aprire la sua tragedia, quella della sua casa, al mondo. Felicia, come gesto di estrema resistenza volle aprire le finestre e le porte di casa a quanti vollero e ancora oggi vogliono condividere dolore e memoria per trasmetterli negli angoli più nascosti del nostro paese. Volle spargere a tutte le genti che ebbe modo di conoscere il ricordo e il messaggio di suo figlio Peppino: ‹‹Perché mi piace parlarci, perché la cosa di mio figlio si allarga, capiscono che cosa significa la mafia. Loro si immaginano: “Questa è siciliana e tiene la bocca chiusa”. Invece no. Io devo difendere mio figlio, politicamente, lo devo difendere. Mio figlio non era un terrorista. Lottava per cose giuste e precise››. E Felicia nella sua semplicità di madre teneva in particolare ai giovani, a quei ragazzi che le chiedevano cosa potessero fare per contrastare le mafie, il male assoluto: ‹‹Tenete la testa alta e la schiena dritta. Studiate, perché studiando si apre la testa e si capisce quello che è giusto e quello che non è giusto››… Felicia diventa così protagonista della battaglia per veder riconosciuto il valore dell’impegno del figlio. Sarà lei la prima donna in Italia a costituirsi parte civile, rompendo gli ultimi fili che potevano accostarla ai parenti del marito. Contro una tradizione che doveva vederla rinchiusa nel dolore, si schiererà con i compagni di Peppino. Con l’altro figlio Giovanni aprirà quelle persiane di casa che avrebbero dovuto stare chiuse per il lutto e la vergogna. Ma Felicia si spingerà oltre: aprirà le porte di casa a tutti i giovani che vorranno conoscere la storia di quel giovane innamorato della giustizia. Al processo accuserà, indicandolo con il dito puntato, Badalamenti di essere il mandante dell’omicidio di suo figlio… Felicia morirà il 7 dicembre del 2004, in quella casa che aveva voluto con finestre e porte aperte e ce continuerà a essere un punto di riferimento per quanti credono nella democrazia e nel bene comune – Luca S. (Lettera pubblicata da FC n. 22 del 3 giugno 2018). |
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