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Un mondo nuovo

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Messaggi del 17/05/2019

Sono molto scosso

Post n°3030 pubblicato il 17 Maggio 2019 da namy0000
 

Gentile direttore, sono molto scosso per l’indifferenza della gente, anche sulla morte delle persone. È avvenuto ad Antonio Cosimo Stano, un pensionato di 66 anni con problemi psichici, abitante a Manduria, che è morto probabilmente a seguito delle ripetute botte ricevute da un branco di “bravi ragazzi” provenienti da “famiglie perbene”, nell’indifferenza della gente e dei vicini di casa. Ma in che società viviamo? Quello che mi ha scosso di più è che questi 14 ragazzi, interrogati, hanno risposto che lo hanno fatto per divertimento, contro la noia e c’è amaramente da crederci, perché in una società dove hanno tutto e subito, senza sacrificio, neanche gli smartphone servono più a riempire le loro giornate senza ideali e senza speranze, mentre i loro genitori si limitano a difenderli, perché i primi colpevoli sono loro che non li hanno educati, perché era più semplice lasciarli andare.

In una società dove molti genitori non insegnano più ai propri figli i valori per cui credere e battersi nella vita, per cui dopo aver sperimentato tutto, per uscire dal vuoto delle proprie giornate, sono disposti a tutto, anche a uccidere per divertimento, credo che sia necessaria un’inversione di rotta. Investiamo nella scuola, nella formazione dei giovani, dando loro più che smisurate parole, dei testimoni in cui credere, si ritorni a insegnare educazione civica e il rispetto per la vita di chiunque, a iniziare dalla propria, perché la vita è così breve che dev’essere donata per qualcosa di più grande – Giorgio G. (FC n. 19 del 12 maggio 2019).

 
 
 

La psicopatia

Post n°3029 pubblicato il 17 Maggio 2019 da namy0000
 

‹‹La psicopatia come tonalità dell’anima a bassa emotività e a scarso sentimento è qualcosa che si va diffondendo tra i giovani d’oggi che, nella loro crescita, acquisiscono valori d’intelligenza, prestazione, efficienza, arrivismo, quando non addirittura cinismo, nel silenzio del cuore. Quando il cuore tace e più non registra le cadenze del sentimento, il terribile è già accaduto anche se non approda a una strage›› (Umberto Galimberti). Il fiorire delle baby band e l’episodio efferato di Manduria sono un campanello d’allarme: qualcosa non va a livello sociale. Bene ha fatto il Parlamento a reintrodurre l’Educazione civica nelle scuole. Ma, tornando alle baby band, i magistrati e gli psicologi bollano questi ragazzi con espressioni quali apatia, atteggiamento anaffettivo, assenza di freni inibitori. Ma perché succede? Una cosa è certa. L’affettività la trasmette soprattutto la famiglia. E nulla modella maggiormente la nostra psiche, nell’età evolutiva, come l’affettività. Soprattutto in quell’età particolare, quella fra i 6 anni e la pubertà, in cui si sviluppa la capacità di gioire e di soffrire con gli altri.

Ma un ragazzo che non ha avvertito, nella sua infanzia, di essere, lui stesso, un valore prezioso per i genitori, un ragazzo che si è trovato di fronte adulti indifferenti o autoritari, mai dialogici, sarà portato, salvo capacità personali di auto-modellamento, a restituire agli altri indifferenza e cinismo. Solo al dialogo coscientizzatore fra ragazzi e adulti (genitori o insegnanti che siano) nasce la capacità di distinguere i sentimenti armonici da quelli distruttivi. Sarebbe troppo bello se la scuola si attrezzasse per un dialogo di tipo emotivo, valoriale, relazionale – Luciano V. (FC n. 19 del 12 maggio 2019).

 
 
 

La mamma ci ha lasciati

Post n°3028 pubblicato il 17 Maggio 2019 da namy0000
 

La mamma ci ha lasciati… Dopo più di vent’anni di malattia, cure, sofferenze, guarigioni momentanee e ricadute, questo volta si è dovuta arrendere. Ha lottato strenuamente contro la malattia che, a parere dei medici, non le avrebbe permesso di sopravvivere all’operazione subita. Invece il miracolo è avvenuto: con grande fatica e patimento si è risollevata, pronta per nuove battaglie. E di battaglie ne ha combattute tante in questi 25 anni, affrontandole sempre con coraggio, senza vittimismo e lamentele, ritrovando ogni volta la forza di lottare nella grande fede che la animava. Per assurdo, nelle sue condizioni a volte veramente precarie, era lei a sostenere no familiari fragili e spaventati. Tanto che, a volte, non siamo stati in grado di capire l’effettiva gravità della situazione! Ma forse era proprio quello che lei voleva: proteggerci, salvaguardarci dalla preoccupazione e dalla sofferenza, permetterci di vivere sereni… E questo spirito le ha consentito, anche durante la malattia, di continuare a dedicarsi agli altri tramite varie forme di volontariato, con umiltà, lavorando nelle retrovie… Un’infinità di persone le ha reso omaggio negli ultimi giorni di vita (cosa che lei riteneva di non meritare!) e dopo la sua scomparsa: per ringraziarla, per darle un ultimo saluto, per esprimere vicinanza e riconoscenza, per chiederle di continuare ad aiutare da Lassù… Quanta gente ha ricordato a noi familiari il gran bene ricevuto da lei, sempre senza far rumore, sempre con delicatezza e disinteresse, affidandosi a lei con fiducia assoluta. Questa grande manifestazione di partecipazione ci ha dato la consapevolezza di aver avuto la grazia di vivere accanto a una persona con un’anima generosa e luminosa. Una mamma, moglie, nonna, sorella, amica… che ha saputo riempire d’amore i suoi gesti, offrire le sue sofferenze, trasformare le fatiche in opere buone, mettere gli altri prima di sé stessa.

Superfluo, forse, dire quanto ci pesi la sua mancanza, quanto vorremmo avere ancora un suo consiglio, un incoraggiamento, una parola di conforto. A noi familiari ha lasciato l’esempio e la testimonianza: ‹‹La fede, insieme alla vicinanza delle persone care, ti porta alla serenità e alla fiducia che anche questa prova debba dare i suoi frutti››. Così ha lasciato scritto, in una sorta di testamento spirituale, dopo un pellegrinaggio. Ci ha dato così tanto che adesso è faticoso doverne fare a meno! Ma, se crediamo davvero che ‹‹saremo giudicati sull’amore››, non abbiamo alcun dubbio che stia continuando a vegliare su di noi… - Una figlia (FC n. 19 del 12 maggio 2019)

 
 
 

software malevolo

Post n°3027 pubblicato il 17 Maggio 2019 da namy0000
 

2019, Il Post 16 maggio.

Un gruppo criminale internazionale che ha usato il malware GozNym (cioè un software malevolo che rende controllabile a distanza un computer all’insaputa del suo proprietario) per rubare 100 milioni di dollari (89 milioni di euro) in più di 40 mila computer è stato smantellato. Il gruppo attirava gli utenti facendosi pubblicità su forum online; cliccando su link apparentemente innocui gli utenti consegnavano gli accessi ai loro account bancari grazie a GozNym, nato dalla combinazione di altri due malware, Nymaim e Gozi.

Dieci membri dell’organizzazione sono stati accusati a Pittsburgh, negli Stati Uniti, di crimini come furto di denaro e riciclaggio attraverso account bancari statunitensi e stranieri; cinque cittadini russi sono stati incriminati ma sono latitanti, tra di loro c’è anche lo sviluppatore di GozNym. Tra gli altri membri dell’organizzazione arrestati ci sono il leader del gruppo e il suo assistente, che saranno processati in Georgia; un uomo estradato negli Stati Uniti dalla Bulgaria; un altro che sarà processato in Moldavia e fine due in Germania, per riciclaggio. Tra le vittime c’erano soprattutto piccoli imprenditori, studi legali, corporazioni e organizzazioni no profit.

 
 
 

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