Messaggi del 20/01/2020
Post n°3222 pubblicato il 20 Gennaio 2020 da namy0000
Tag: accoglienza, Dialogo, discoteche, equilibrio, famiglia, Figli, genitori, grazie, lettera, obiettivo, presenza, scusa, supporto, vermi, vita …..Io ho capito, dopo vari pianti, che la parola che non ho mai pronunciato in tutti questi anni è “scusa”. Mi vergogno come un verme di essere arrivato a più di 30 anni e di non aver mai avuto il coraggio di confrontarmi con voi per quanto vi ho fatto stare male in quei maledetti due anni che hanno segnato la mia vita e la vita di tanti. Qualcuno ci ha rimesso la pelle, altri più di qualche neurone, io sono stato fortunato e me ne sono tirato fuori in tempo. Ma non ci sarei mai riuscito senza il vostro aiuto. In questo posso dire che la mia famiglia c’è stata e soltanto ora ho maturato appieno l’importanza di ciò. Sono stato punito, ma allo stesso tempo ho avuto la fiducia dell’ultima chance, che mi ha aiutato ad affrontare la vita come faccio ora: testa bassa, denti stretti, avanti sempre per raggiungere l’obiettivo. Ho rotto equilibri, ma ho imparato a ricostruirli, ho avuto periodi di insicurezze, paure, tristezza profonda che son sempre riuscito ad affrontare. Ma se mi guardo indietro, in quei momenti, c’eravate sempre voi. Fossero le 5 del mattino al rientro dalla discoteca, fossero le 2 di notte, fosse alle 5,45 prima di una verifica, fosse alle 20 per ora di cena, l’unica cosa che non cambiava era che vi avevo al mio fianco. Per questo vi meritate un enorme “grazie”, perché quando vi domandate cosa avete fatto come genitori dovete sapere che avete aiutato vostro figlio a salvarsi e a farsi i muscoli per il resto della sua vita, lo avete sostenuto sempre, gli avete dato una educazione e dei valori e gli avete regalato un esempio di tenacia che non ha eguali. Siate orgogliosi della vostra famiglia perché nei momenti di bisogno si è sempre stretta a darsi man forte e a vederla ora, decisamente ingrandita, non sembra così male. La conclusione di queste mie righe disordinate, non corrette ma sincere, si può riassumere in “scusa e grazie”. Contento e fiero di avervi come genitori, vi voglio bene. Vostro figlio. (Lettera pubblicata su FC n.3 del 19 genn. 2020). |
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