VERO O FALSO?
Condizionamenti sociali e autenticità. Illusioni. Le maschere allo specchio. Correre verso la moralità comune o verso se stessi?
Ma chi siamo realmente?
Vi siete mai chiesti se davvero la vostra vita vi ha portato lungo il cammino ad essere realmente quello che volevate essere?
Io credo che tutti noi, almeno in parte, abbiamo sacrificato sull'altare della "moralità comune", per vergogna e paura di essere giudicati ed abbandonati, la nostra vera autenticità, i nostri desideri più pofondi, la vitalità interiore più vera.
Chi o che cosa hanno potuto fare tutto ciò?
Il nostro giudice interiore, che influenzato da tutto ciò che ci circonda (la cultura, la religione, il gruppo a cui apparteniamo, la nostra famiglia,..) ci condanna e reprime ogni volta che proviamo a solcare rotte non tracciate e già percorse dai più.
Una collezione di tante maschere, gaudenti e tristi, lussuriose e sante, dionisiache e apollinee, incorrutibili e dissolute, vicine una all'altra, da indossare ad ogni buona occasione!!
Ma davvero il mondo, i valori e il nostro Io sono tutti in bianco e nero? Il bene ed il male, il giusto e lo sbagliato?
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L'Amore. In tanti hanno provato a definirlo, nella storia dell'umanità.
Socrate ne definiva cinque tipi, che trovavano la loro massima sintesi nell'aretè, la virtù sapienzale per eccellenza che era l'amore "universale". Nella maggior parte dei casi siamo stati abituati a catalogare i sentimenti dentro "cassetti" con nomi precisi: l'amore verso l'amato/a, l'amicizia, i sentimenti di affetto, le passioni istintive, etc... Ma non vi è mai capitato di non sapere in quale cassetto inserire qualche sentimento provato?
Oltre il convenzionismo del problema linguistico, esiste un forte senso di "moralità comune" che ci spinge a rifuggire dall'idea che si possono amare diverse persone di amori diversi, senza che questi siano in contrapposizione tra loro. Non vi è anche a voi capitato di avere un'amicizia così profonda ed intensa da poterla tranquillamente definire amore senza potergli/le mai dire "ti amo" con libertà? E di incontrare o conoscere una persona per caso, sentire subito una forte attrazione verso essa, percepire un'intima sintonia ed affinità? Come l'avete definita quella relazione?
Amare significa onorare ed esprimere l'energia di ciascuno dei nostri centri - sessuale, emotivo, affermativo, creativo, beatificante, spirituale - senza che uno limiti l'altro.
(E tutto ciò non ha nulla a che fare con la fedeltà coniugale - che ritengo un valore fondante, per chi, come me, ha avuto la fortuna di incontrare "l'anima gemella").
L'amore non è mai una sottrazione ma un'addizione. Più si ama, più si ama.
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