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"Il grande Gatsby" di Francis Scott Fitzgerald
Post n°30 pubblicato il 26 Marzo 2014 da Vilma66
Nel momento in cui la sua voce tacque, cessando d'attirare la mia attenzione e la mia fiducia, percepii l'insincerità di base di quello che aveva detto. Mi fece sentire a disagio, come se l'intera serata fosse stata un trucco per strapparmi un contributo emotivo. Aspettai, e un momento dopo mi guardò con un sorriso studiato sul suo bel viso, come se mi avesse dichiarato la sua appartenenza a una società segreta piuttosto raffinata ... "L'ultima volta che sono stata pazza è quando l'ho sposato. L'ho capito subito che era un errore. Si è fatto prestare un vestito per sposarmi, e non me l'ha mai detto, e l'uomo è venuto a riprenderselo un giorno che lui non c'era ... gliel'ho dato e poi mi sono sdraiata e ho pianto tutto il pomeriggio più forte di un'orchestra intera..." Sorrise con aria comprensiva, molto più che comprensiva. Era uno di quei rari sorrisi dotati di eterna rassicurazione, che s'incontrano quattro o cinque volte nella vita. Fronteggiava, o sembrava fronteggiare, l'intero mondo esteriore per un istante, e poi si concentrava su di te con un irresistibile pregiudizio a tuo favore. Ti capiva fin dove volevi essere capito, credeva in te fin dove ti sarebbe piaciuto credere in te, ti rassicurava di aver ricevuto da te esattamente l'impressione migliore che speravi di dare. Precisamente in quell'istante svaniva, e io mi trovavo di fronte a un elegante proletario poco più che trentenne, la cui ricercatezza nel parlare sfiorava di poco il ridicolo. Già prima che si presentasse avevo avuto l'impressione che ricercasse con cura le parole. Un vuoto improvviso sembrava adesso emanare dalle finestre e dalle grandi porte, avvolgendo in un isolamento totale la figura del padrone di casa, che se ne stava sotto il portico, con le mani alzate in un formale gesto d'addio. Fuori c'era un vento forte e si sentiva un lieve rumoreggiare di tuoni lungo lo stretto. Adesso West Egg era completamente illuminata; i treni elettrici erano pieni di passeggeri, stavano precipitandosi nella pioggia verso casa da New York. Era l'ora di un profondo cambiamento umano, e l'aria era piena di eccitazione. ... compresi che voleva recuperare qualcosa, forse una qualche idea su se stesso, che era finita nell'amore di Daisy. La sua vita era stata disordinata e confusa da allora, ma se riusciva una sola volta a ritornare a un certo punto di partenza e ricominciare lentamente tutto daccapo, sarebbe riuscito a capire qual era la cosa che cercava ...
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Inviato da: gesu_risortoannunz1
il 23/11/2016 alle 18:18
Inviato da: MG_The_blogger
il 09/12/2013 alle 22:36
Inviato da: Vilma66
il 08/12/2013 alle 15:14
Inviato da: Vilma66
il 08/12/2013 alle 15:11
Inviato da: MG_The_blogger
il 08/12/2013 alle 09:07