Creato da Violadizucchero il 17/03/2008

VioladiZucchero

I pensieri di una viola di zucchero non poi così dolce...

 

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piove piove piove...

Post n°190 pubblicato il 28 Aprile 2009 da Violadizucchero
 

In questi ultimi giorni sono molto “ciapata” come dice il nostro capo c. L’impegno più importante della stagione lavorativa sta per avere vita e io sono sotto più che mai a leggere e studiare. E naturalmente a lamentarmi e ad innervosirmi perché determinate cose non cambiano mai. In più mettiamoci che da domenica piove a secchiate e senza sosta, fa  un freddo stile novembre e tutto ha un’aria truce…non posso negare che anche il mio umore è abbastanza truce e per tanti motivi differenti…e forse sempre medesimi…ma a parte questo, c’è un pezzo di me che non rientra in quadro. Da quando Nino ha fatto questo incidente ho un lato spezzato. C’è un dolore che non trova pace…pensavo che per tutti un evento di questo tipo avesse scatenato reazioni uguali o almeno simili alle mie ma…in realtà non è così. C’è chi mi ha detto, che è un dolore spropositato dato che non sono della famiglia, chi mi ha derisa quando mi ha vista piangere, chi mi dice che faccio male a tenere conto così tanto le reazioni di Azzurrina dato che prima del suo dolore viene quello di Nino, chi dice che alla fine chi ama la velocità in moto prima o poi paga (ed in realtà niente ancora dimostra che l’incidente di Nino è dovuto alla velocità…) e diventa un soggetto che grava su tutti noi…insomma la versione più gettonata è che bisogna pensare che infine è riuscito a sopravvivere e alla fine ci metterà una pezza. Dopo questi illuminanti pensieri a me viene la voglia di non ascoltare più domande e di non pensare più risposte. Ma credo che questa gente non capisca alcune cose:

  • Nino, ragazzo bellissimo giovane e con un carattere solare ora è un invalido civile con tanto di assistente sociale che tira le fila del suo destino;
  • la famiglia dovrà convivere con l’idea di questo fatto per sempre;
  • la vita di tutte quelle persone è cambiata;
  • non si può far prendere al dolore una forma che non è la sua;
  • la situazione di Nino condizionerà per sempre le vite di quelli che gli vogliono bene.

Ed io soffro insieme ad Azzurrina per questo perché la capisco… tutti i giorni l’umore prevalente della mia giornata dipende da quanto mi appare allegra la voce di mia madre…se la sento opaca dentro di me quella giornata sarà spenta mentre sarà luminosa se la sentirò squillante. E’ inutile provare a prenderla da altri lati è così e basta. E’ doloroso…ma non di quei dolori cocenti che poi si placano…di quelli che puoi riuscire a sopportare ma che ogni giorno ti corrodono il cuore.

 
 
 
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