Creato da VoceProletaria il 26/02/2010

VoceProletaria

Controinformazione politica e sindacale

CONTATTI

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

FACEBOOK

 
 

 

« NO al riconoscimento dei...Serbia/Libia »

Pre e post referendum. I padroni preparano lo scippo "bipartisan" sull'acqua.

Post n°402 pubblicato il 16 Giugno 2011 da VoceProletaria

Chi ha assistito alla puntata di Ballarò del 14 giugno, subito dopo l'esito referendario e la (supposta) "vittoria"  del PD, ha già avuto modo di divertirsi  alla reazione di D'Alema messo di fronte a questo articolo.       Un raro e patetico esempio di "mirror climbing" in diretta televisiva...

…e mentre noi sudiamo per il quorum
i padroni preparano lo scippo "bipartisan" sull'acqua


da Controlacrisi.org,  12.06.2011

I giornali dei nostri avversari devono essere letti sempre con accuratezza, perché ci sono notizie che difficilmente possiamo sapere. E' il caso del Sole 24 ore, giornale della Confindustria che ci anticipa come i padroni dell'acqua intenderanno muoversi appena un minuto dopo l'esito dei referendum. Come? Con una legge scippo bipartisan, firmata guarda caso dagli stessi attori che in questi anni sono stati protagonisti delle scellerate leggi per le privatizzazioni dei nostri servizi.
Così veniamo a sapere che «Finita la bagarre referendaria, forse si potrà  tornare a ragionare».
Questo il senso della petizione avviata da Armando Massarutto, un "luminare" dell'acqua in Italia, cosi ci dice il sole 24 ore, docente di politica economica a Udine e direttore dell'Istituto Iefe (Bocconi). Con lui 258 nomi, da Franco Bassanini (siquello della famigerata legge Bassanini…) a Pippo Ranci, da Tito Boeri a Luigi Spaventa, da Andrea Boitani a Marco Ponti.
Riportiamo qui di seguito per intero l'articolo del Sole 24 ore che in qualche modo è tutto un programma e che la dice lunga su quanto dovremmo vigilare per evitare che una eventuale vittoria sia scippata dalla solita melassa trasformista che abbiamo visto già  operare con efficacia per le elezioni amministrative di comuni di grandi dimensioni.
Vinciamo il referendum e poi difendiamo la vittoria.

dal SOLE 24 ORE

Articolo di Giorgio Santilli,  12.06.2011

ROMA

   «Finita la bagarre referendaria, forse si potrà  tornare a ragionare». Lo afferma la petizione avviata da Armando Massarutto, un "luminare" dell'acqua in Italia, docente di politica economica a Udine e direttore dell'Istituto Iefe (Bocconi). Con lui 258 nomi ad ampio spettro di opinioni politiche, da Franco Bassanini a Pippo Ranci, da Tito Boeri a Luigi Spaventa, da Andrea Boitani a Marco Ponti.
   Si diffonde l'idea che dietro i due referendum sull'acqua (e sugli altri servizi pubblici locali) si nasconda un inganno. L'Italia politica si accalora ma le consultazioni non porteranno soluzioni ai problemi reali del Paese e dell'economia. Anzi, c'è il rischio che una vittoria del si provochi un ulteriore rallentamento, se non il blocco, di investimenti e miglioramenti gestionali di cui l'Italia ha bisogno.
   Si fa strada l'idea che una legge per l'acqua sia necessaria comunque dopo la consultazione per creare un quadro normativo e culturale chiaro.
   Scrive un liberalizzatore come Franco Bassanini sul rapporto sui servizi pubblici locali che Astrid ha pubblicato con Maggioli che l'affidamento ai gestori privati, sulla base di una gara, non deve avvenire nell'interesse privato, ma nell'interesse generale. Non si può prescindere, per avere questo risultato, da amministrazioni pubbliche più forti nelle funzioni di programmazione, controllo e regolazione. Il gestore, poco importa se pubblico o privato, deve essere scelto per svolgere al meglio l'interesse pubblico.       Dovrebbe essere il primo punto della nuova legge.
   Il secondo è che la gara è sempre meglio di un affidamento senza gara. Garantisce trasparenza e confronto fra offerte e soggetti diversi. Deve essere ben strutturata, il bando scritto come si deve. Ma il ritorno all'in house, no grazie. Esalta tutti i conflitti di interesse possibili. Su questo punto la riforma Fitto-Ronchi è un indiscutibile passo avanti.
   Terzo. La partecipazione del cittadino e dell'utente. La proponeva la direttiva Ue 2000/60, ma in Italia non si è fatta alcuna sperimentazione. L'asimmetria informativa fra gestore, utente e regolatore è enorme. La regolazione debole non ha aiutato, ha contribuito a far sentire i cittadini esclusi dal processo di formazione delle decisioni sulle tariffe e sul servizio.
   Quarto, la qualità  del servizio. Il Conviri, appena sciolto, aveva elaborato alcuni parametri su cui stringere i gestori. Lo scioglimento manda perso quel lavoro. Si recuperi. Non mancano modelli di confronto internazionale, che possono fare da bussola, come le norme Iso 24510, 24511 e 24512.
   Quinto, i servizi si pagano e le tariffe devono coprire tutti i costi. E’ un fatto di civiltà economica e ambientale. Il «full cost recovery» è un principio recepito a livello internazionale dagli anni '90, è presente nella direttiva quadro Ue 2000/60.
   Non mancano altri spunti - maggior coordinamento con la gestione dei bacini idrografici previsti dalla legge 183, razionalizzazione degli attuali Ambiti ottimali - ma l'importante è che, passato il referendum, prevalga la volontà bipartisan di confronto e si avvii una stagione lontana dalla retorica di questi giorni.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Axz88softmaker68silas_flannerydelfina19710vitoloduromaurizio.piscitillistudiolegalerodarinamarenalyda75walter.gellioperatore61chesterbos.colellimarconissimoUomoconlaclava76
 

ULTIMI COMMENTI

Un saluto By bed e breakfast palermo
Inviato da: MariaLara
il 28/06/2014 alle 23:22
 
Molto interessante il tuo discorso e credo che al fondo del...
Inviato da: cittadinolaico
il 10/05/2013 alle 19:07
 
ottimo una proposta di semplificazione terminologica:...
Inviato da: urs
il 07/05/2013 alle 12:32
 
Non male...Un pò di autocritica non può che far bene,...
Inviato da: charlyone0
il 03/03/2013 alle 23:49
 
A questo punto, siete voi a non dover cadere nello stesso...
Inviato da: Giona
il 02/03/2013 alle 14:02
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963