Vendola, la sanità di Don Verzè, e i tanti polli con gli occhi chiusi
Enrico Biso
11.08.2010
Nuovo record storico della sinistra governista, nella sua corsa inarrestabile nel tentativo di gestione delle politiche economiche del mercato. In pieno agosto e sfruttando l’ultima riunione prima delle tanto agognate vacanze, il Governatore Vendola è riuscito a regalare 60 milioni di euro per il nuovo ospedale privato proposto da Don Verzè e dalla sua compagnia.
Lo stesso Don Verzè, che da tempo fa sapere il suo alto gradimento per le imprese politiche di chi governa la Puglia, e che dichiara che anche il Berlusconi è del suo stesso parere. E così, pur in tempi di crisi economica e di sanità al collasso, le Fondazioni private continuano a succhiare fondi e ad essere preferite a strutture pubbliche vicine al collasso. E questa non è opera del PdL o dei suoi satelliti, ma la visione politica della sinistra del centrosinistra, che si candida a rappresentare l’alternativa nazionale di governo (???).
Succubi di politiche altre, incapaci minimamente di ipotesi realmente alternative all’esistente, continuano ad usare il voto di sinistra per avallare privatizzazioni in ogni indirizzo. I 60 milioni di euro sono la metà esatta del costo dell’opera, un congruo contributo destinato a sostenere con forza una visione della governabilità che viaggia sostenuta da entrambi i poli. Il pensiero unico dell’intervento della casta politica per la sanità a tutti i livelli. Un buon affare per i privati che continuano ad operare nel mercato “libero” con elargizioni governative.
La Fabbrica di Nicki produce sentieri già sperimentati e che tanta fortuna politica hanno dato alle destre tutte, eppure in giro in tanti ed in tante continuano a voler vedere quello che non c’è. E si continua imperterriti a sperare in successi che anche quando avvengono portano all’insuccesso.
Del resto a che serve una sinistra tanto simile alla destra se non a continuare a spremere batterie di polli destinate ad esser utili ad operazioni elettorali degne di esser annoverate come politica spazzatura? Politica incapace di trasmettere cultura, percorsi, incurante delle necessità di una classe a cui si chiede non solo di sacrificarsi ancor di più, ma di diventare addirittura non vedente. I polli ciechi sono la nuova impresa e la Fabbrica continua a produrre a ritmi serrati.
Papà Amadori osserva e pensa alla sua prossima batteria: lo sa che ha tanto da imparare.
Che Fabbrica ragazzi.
Inviato da: MariaLara
il 28/06/2014 alle 23:22
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il 10/05/2013 alle 19:07
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