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NO al Patto Sociale!

Post n°156 pubblicato il 22 Novembre 2010 da VoceProletaria

NO  AL  “PATTO SOCIALE”.    PAGHINO I RESPONSABILI DELLA CRISI!

Sciopero generale per cacciare Berlusconi e i suoi complici

 di Piattaforma Comunista,  21.11.2010

   Compagni, lavoratori, disoccupati, studenti,

la crisi mondiale del capitalismo si prolunga e si aggrava.    La ripresa non si vede e sono possibili nuove ricadute.    Le gravi conseguenze di questa situazione vengono scaricate dalla borghesia sulle spalle della classe operaia e delle masse popolari.    La verità è che questa crisi ha origine nelle contraddizioni di un sistema che può offrirci soltanto licenziamenti di massa, intensificazione dello sfruttamento, cancellazione dei diritti (come il CCNL e lo Statuto dei lavoratori),  repressione delle lotte ed aggressioni imperialiste contro i popoli.

   Di fronte alla macelleria sociale, di fronte a un Berlusconi che invece di dimettersi minaccia la guerra civile, i socialdemocratici e i liberal-riformisti continuano a frenare le lotte operaie e popolari.    Questi opportunisti si fanno garanti della “stabilità” e della “governabilità” per rassicurare il grande capitale.    Addirittura si appellano a un reazionario come Fini per dar vita a un governo “di transizione” che proseguirà con le solite ricette neoliberiste: tagli ai salari, alle pensioni, alle spese sociali, ai diritti. 

   Dal canto loro i vertici sindacali procedono nel confronto sul nuovo “patto sociale” dettato da  Confindustria, contrario agli interessi dei lavoratori.    Stanno facendo di tutto per scongiurare una grande azione di lotta che darebbe la spallata decisiva a un governo traballante.    E invece essa è sempre più urgente ed indispensabile per impedire altre manovre reazionarie e antipopolari.  

   La classe operaia ha dimostrato il 16 ottobre di essere pronta alla lotta contro l'offensiva capitalista, raggruppando intorno a se la resistenza di tutti i settori sociali che si oppongono ai diktat dei monopoli capitalistici.    La mobilitazione popolare e studentesca cresce in tutto il paese.

   Occorre perciò andare subito allo sciopero generale unitario, che va realizzato assieme a tutte le forze e ai movimenti che intendono resistere e lottare concretamente contro la borghesia, per cacciare il governo Berlusconi ed i suoi complici.

   La manifestazione del 27 novembre non deve aiutare i vertici della CGIL a proseguire nel  confronto con Marcegaglia, ma a sbarrare la strada all’offensiva capitalistica e alla reazione politica, a rafforzare la costruzione dello sciopero generale ed a ribadire con ancora più forza:

“paghino la crisi i capitalisti, i ricchi, i parassiti, non i lavoratori!”

   esigendo misure concrete a tutela degli interessi degli operai, dei disoccupati, dei giovani, etc.

   Sono la classe operaia e i suoi alleati che devono staccare la spina a questo governo reazionario e realmente pericoloso.    Lo devono fare con la lotta di classe dura ed intransigente, costruendo un fronte unico anticapitalista, sbarrando la strada a soluzioni di ricambio interne ai gruppi dirigenti della borghesia che vogliono salvaguardare i loro privilegi.

   La lotta politica contro Berlusconi va sviluppata fino in fondo, con la massima compattezza, decisione e vigilanza, attraverso la più vasta e combattiva mobilitazione delle masse lavoratrici.    Nessuna tregua, ma un salto di qualità del movimento di lotta, per renderlo più forte ed unito.

   Oggi più che mai serve una valida direzione politica, che non può essere quella dei balbettanti riformisti, né può essere surrogata dai sindacati.    Per portare avanti una politica completamente differente, per risolvere i compiti posti dall'aggravamento della crisi, per conquistare un governo operaio e di tutti gli sfruttati ci vuole un partito di classe, indipendente e rivoluzionario.

   E’ dunque indispensabile che il proletariato ricostruisca il proprio reparto d’avanguardia, il partito comunista, strumento fondamentale per dirigere le lotte verso un profondo e radicale rivolgimento economico, politico e sociale diretto dalla classe operaia, per conquistare l’unico futuro necessario e possibile: il socialismo!

www.piattaformacomunista.com              teoriaeprassi@yahoo.it                

 

 
 
 
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